Sono tre gli elementi positivi che hanno consentito a Banca Generali di chiudere il primo trimestre dell’anno con utili quasi raddoppiati (39,2 milioni) rispetto a marzo dello scorso anno (20 milioni). Il primo fattore positivo, probabilmente il più importante, è stata la crescita della raccolta realizzata dalla rete di promotori finanziari che da gennaio a marzo ha avuto un incremento del 51%, a 543 milioni mentre ad aprile è salita a 686 milioni (+60%). La prova che la controllata delle Assicurazioni Generali sembra reggere bene anche nei momenti di crisi. Tanto che i clienti continuano a crescere al ritmo di mille nuovi risparmiatori ogni mese. Poi c’è stato l’effetto benefico delle operazioni di rifinanziamento lanciate dalla Bce, da cui Banca Generali, tra fine 2011 e febbraio scorso, ha attinto complessivamente per 1,6 miliardi. E infine non è mancato neppure l’aiuto dei mercati, cui si è aggiunta la riduzione nel trimestre degli spread sui titoli di Stato italiani; così la società guidata da Piermario Motta ha beneficiato sia dell’incremento del rendimento del portafoglio titoli della banca (passato dall’1,9% del primo trimestre 2011 al 3% del marzo scorso) sia dell’attività di trading, passata dai 2,5 milioni di marzo 2011 ai 7,7 milioni del primo trimestre di quest’anno. Insomma, un mix di fattori che ha permesso a Banca Generali di chiudere il trimestre con numeri da record. Alcuni di questi elementi positivi probabilmente non si ripeteranno, anche perché lo spread è tornato a salire. Ma Motta resta ottimista, soprattutto alla luce del trend di crescita della raccolta che sembra destinato a proseguire. «Ci attendiamo un consolidamento di questi risultati nei prossimi mesi, anche se siamo consapevoli dell’elevato grado di volatilità dei mercati finanziari e delle dinamiche macroeconomiche», spiega Motta. «Ma stiamo continuando a inserire nuovi private banker, campagna che produrrà effetti nei prossimi mesi». Dei 686 milioni di raccolta dei primi quattro mesi circa un quinto è arrivato proprio dall’inserimento di nuovi promotori; una quota che è destinata a salire fino al 40% già nei prossimi mesi. E poi c’è una nuova attività: l’offerta di credito ai propri clienti che non riescono ad approvvigionarsi al sistema bancario tradizionale. Per Banca Generali è più semplice offrire finanziamenti, perché interamente controgarantiti dagli investimenti dei clienti in fondi e polizze. Già lo scorso anno erano stati offerti 250 milioni, che sono stati messi in conto anche nel budget di quest’anno. (riproduzione riservata) Anna Messia