Addio ai pagamenti diretti, più sostegno alle assicurazioni sui raccolti e agli strumenti di gestione del rischio: ecco la prima bozza del Farm Bill 2012. Approvata dalla Commissione agricoltura del Senato Usa, la legge che governerà la politica agricola americana nei prossimi cinque anni dovrà ora essere discussa dall’Aula e dalla Camera dei rappresentanti. L’impianto messo a punto dalla commissione guidata dalla democratica Debbie Stabenow ha incassato consenso bipartisan. Recepisce la proposta di Obama di eliminare il regime dei pagamenti diretti e anticiclici, prevede i tagli della spesa chiesti a gran voce dai repubblicani, con 23 miliardi di dollari di risparmi previsti in dieci anni, non allenta le maglie della rete di sicurezza degli agricoltori, fondendo due programmi per la gestione del rischio e rafforzando il sostegno all’assicurazione dei raccolti. Tra i settori produttivi, a sorridere saranno soprattutto i produttori di ortofrutta, che vedranno molte risorse destinate alla promozione del consumo delle loro primizie. A perderci saranno principalmente le commodities come il cotone, il grano e i cereali da mangime. Alle critiche mosse da questi comparti è sensibile il repubblicano Frank Lucas, presidente della Commissione agricoltura della camera dei rappresentanti, che dovrà esaminare il testo. Altro capitolo su cui potrebbero arrivare modifiche sostanziali da parte dell’altra Camera del Congresso è lo SNAP, schema che comprende anche l’aiuto agli indigenti, con i repubblicani che chiederanno tagli ulteriori rispetto a quelli già previsti dalla bozza approvata in Senato.