Unipol ha chiuso il primo trimestre del 2011 con un utile netto consolidato di 33 milioni, al netto dell’apporto di Bnl Vita, a fronte della perdita da 15 milioni registrata nello stesso periodo del 2010.

“La progressione costante e lineare dei risultati trimestrali conseguiti nell’ultimo  anno testimonia l’efficacia  delle azioni gestionali e strategiche intraprese”, ha dichiarato  Carlo Cimbri, Amministratore Delegato di Unipol. “Ciò non può che  rafforzare la fiducia con la quale guardiamo al raggiungimento degli obiettivi  industriali e di redditività definiti per quest’anno dal Piano”. 

Nel business assicurativo danni si continuano a registrare gli effetti positivi delle  numerose azioni del Piano industriale tese al recupero della redditività tecnica. Nel  complesso la raccolta premi diretti danni  si è attestata a 1.067 milioni di euro  (+8,5% sul primo trimestre 2010), di cui 627 milioni di euro nei rami Auto e 440  milioni di euro nei rami non auto. 

Nel ramo R.C. auto le politiche assuntive restano improntate alla qualità del portafoglio contratti. La raccolta premi del ramo, sempre considerando i dati a perimetro omogeneo, si è attestata a 520 milioni di euro (+1,3% sul primo trimestre 2010). 

In sensibile crescita il comparto non  auto, con premi per 423 milioni di euro (+8,6%), grazie al rilevante contributo di UniSalute (96 milioni di euro, +56,5% rispetto al primo trimestre 2010), specializzata nel settore salute, che sta espandendo con successo il proprio peculiare modello di business e che ha anche beneficiato di alcuni anticipi di contabilizzazione di contratti di importo rilevante. Continuo lo sviluppo di  Linear (48 milioni di euro, +16,4%), specializzata nel settore dell’assicurazione auto attraverso il canale diretto  (telefono/internet). 

Arca Assicurazioni, infine, sta procedendo – secondo gli obiettivi previsti dal Piano industriale – alla razionalizzazione della rete composta dal canale agenziale multimandatario ed al rafforzamento della raccolta da canali bancari.

Gli effetti delle azioni intraprese hanno prodotto effetti  positivi sull’andamento dei sinistri denunciati. In questo contesto, nel primo trimestre 2011 il Gruppo registra un  rapporto sinistri a premi del lavoro diretto del 78,7% contro l’83,1% del primo trimestre 2010 e l’80% di fine esercizio 2010.

L’expense ratio  del lavoro diretto è pari al 21,5% inferiore al 22% del primo  trimestre 2010, beneficiando dell’incremento della raccolta premi che si è  particolarmente concentrata nel primo trimestre. 

Pertanto il Gruppo registra al trimestre un  combined ratio (lavoro diretto) del  100,3%, valore inferiore di 4,8 punti rispetto al 105,1% segnato al primo trimestre  2010 ed in diminuzione di circa 2 punti rispetto al dato di fine 2010 (102,1%). 

Per quanto concerne  il comparto cita, ricordiamo che la holding Unipol Gruppo Finanziario e BNP Paribas hanno già definito i termini per la cessione della partecipazione di controllo, pari al 51% del capitale sociale, detenuta da Unipol in  BNL Vita, come comunicato al mercato lo scorso 7 aprile 2011. La compagnia in  oggetto, che ha realizzato nel primo trimestre 2011 una raccolta pari a 754 milioni  di euro (+3,5% rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente) continua ad essere consolidata dal Gruppo Unipol in  attesa delle necessarie autorizzazioni di legge per il perfezionamento dell’operazione.  

Escludendo l’apporto di BNL Vita, il nuovo perimetro del Gruppo ha raccolto nel  comparto vita premi per 637 milioni di euro in crescita del 37% sul primo trimestre  2010 beneficiando dell’apporto delle compagnie Arca Vita e Arca Vita International,  non consolidate nella prima parte del 2010, che hanno realizzato una raccolta premi di 174 milioni di euro. UGF Assicurazioni ha contabilizzato premi per 462 milioni di  euro, sostanzialmente in linea con il primo trimestre dell’esercizio precedente.

Considerando il prospettato nuovo perimetro  del Gruppo che esclude BNL Vita, il volume dei nuovi affari in termini di APE proquota è pari, nel primo trimestre 2011, a circa 62 milioni di euro, contro i 48 milioni di euro del primo trimestre 2010, di cui 18 milioni di euro apportati dalle compagnie del Gruppo Arca.

Per quanto riguarda la  gestione finanziaria degli  asset relativi al comparto  assicurativo, il primo trimestre 2011 ha continuato ad essere influenzato dalle tensioni sul debito dei Paesi  periferici dell’Area Euro a  cui si sono aggiunte quelle innescate dalle rivolte che hanno interessato alcuni Paesi nordafricani, con conseguente rialzo del prezzo del petrolio, e le calamità che hanno colpito il  Giappone. In un contesto ancora caratterizzato dall’incertezza, le politiche di  investimento del Gruppo si mantengono  prudenti, tese a garantire un adeguato  equilibrio tra rischio e rendimento, la coerenza tra le attività e le passività assunte  verso gli assicurati e a conservare un elevato livello di liquidità.

La gestione finanziaria, nel periodo in esame, ha ottenuto una redditività lorda a  conto economico, esclusa BNL Vita, pari a circa il 4,8%.

Nel comparto bancario, prosegue la focalizzazione del business verso i segmenti  retail e  small business, in crescita sia sul versante impieghi che in termini di  raccolta diretta, nonché l’azione di riposizionamento delle filiali esistenti nelle aree  di maggiore interesse per il Gruppo. Nonostante la crisi economica in atto e l’ancora  contenuto livello dei tassi di interesse di mercato, che penalizza il margine  finanziario, il risultato economico del comparto è positivo ed in crescita rispetto al  31 marzo dell’esercizio precedente, confermando il miglioramento già registrato  nello scorso esercizio.

In dettaglio, la raccolta diretta consolidata, al netto delle cartolarizzazioni, si è  attestata a 8,9 miliardi di euro e, al proprio interno, la raccolta da clientela terza è  salita a 7,3 miliardi (+2,1% rispetto al dato di fine 2010). Gli impieghi consolidati  (escluse le cartolarizzazioni) hanno raggiunto gli 8,2 miliardi di euro (+5,5%  rispetto a fine 2010). 

Il margine di intermediazione si attesta a 84,2 milioni (+0,9% rispetto a marzo  2010).

Il primo trimestre chiude con un utile netto consolidato di 1,8  milioni di euro in  crescita rispetto all’utile di 1,1 milioni al 31 marzo 2010.    

Il patrimonio netto di Gruppo si è attestato a 3.739 milioni di euro al 31 marzo  2011 (3.648 milioni di euro a fine 2010). La situazione di solvibilità consolidata si è  mantenuta pari a circa 1,3 volte i requisiti regolamentari, in linea con il dato di fine  2010, e sale a circa 1,4 volte considerando gli effetti della prossima dismissione  della partecipazione in BNL Vita.

Sulla base dei risultati conseguiti nel primo trimestre e degli andamenti in atto, il  Gruppo conferma per fine anno un obiettivo di ulteriore crescita del risultato  economico rispetto allo scorso esercizio, salvo il verificarsi di eventi straordinari al  momento non prevedibili.