Inizio anno positivo per Cattolica Assicurazioni, che ha registrato nel primo trimestre 2011 un utile netto consolidato pari a 17 milioni di euro, in miglioramento del 13,3% rispetto ai 15 milioni di euro dello stesso periodo del 2010 e un risultato netto di Gruppo pari a 15 milioni di euro, in crescita del 7,1% rispetto ai 14 milioni di un anno fa.

La raccolta complessiva del lavoro diretto e indiretto risulta pari a 1,02 miliardi di euro, in calo del 25,5% a confronto dei primi tre mesi 2010 (1,45 mld). In crescita del 2,3% la raccolta nei rami danni a 399 milioni di euro, mentre nel vita si registra un calo del 35,8% a 681 milioni.

La raccolta premi del lavoro diretto dei rami danni passa da 380 milioni di euro a 385 milioni nei primi tre mesi del 2011 per un miglioramento dell’1,4%.

Nel comparto auto la raccolta è stata di 227 milioni, in crescita del 2,4% rispetto allo stesso periodo del 2010. Stabile la raccolta del Gruppo nei rami non auto con una raccolta premi pari a 158 milioni (+0,1%).

Nel business danni la buona performance industriale raggiunta si riflette nel combined ratio a 97,7%, che conferma una sostanziale stabilità rispetto allo stesso periodo del 2010 (97,5%) e al 31 dicembre 2010 (97,7%).

La raccolta del lavoro diretto dei rami vita si attesta è stata di 681 milioni di euro a fronte dei 1.060 milioni dei primi tre mesi del 2010 (- 35,8%).

La flessione, spiega Cattolica, è principalmente dovuta al calo della raccolta del canale bancario che nel 2010 aveva beneficiato di una congiuntura particolarmente favorevole; viceversa le reti dirette incrementano la raccolta dell’11,7%.

Le riserve tecniche lorde dei rami danni ammontano a 2.931 milioni e le riserve dei rami vita, comprese le passività finanziarie, si attestano a 13.108 milioni.

Intanto prosegue il processo di razionalizzazione della rete agenziale che a fine marzo 2011 contava 1.384 agenzie così distribuite: 54% nel nord d’Italia, 24% nel centro e 22% nel sud e isole. Gli sportelli di istituti bancari che collocano prodotti del Gruppo al 31 marzo 2011 erano 5.828, i promotori finanziari 1.030 e i consulenti previdenziali 441.

Per quanto riguarda le prospettive dell’esercizio in corso, ci si attende un risultato industriale dei rami danni in linea con gli obiettivi grazie alle azioni intraprese da Cattolica e dalle società del Gruppo finalizzate ad incrementare l’efficienza e la redditività tecnica. Per quello che riguarda i rami vita proseguiranno le azioni volte a perseguire lo sviluppo fondato su un’adeguata redditività, mentre la gestione finanziaria opererà con il consueto approccio prudenziale in un contesto di mercato che continua a presentare un’elevata volatilità.

Infine il Gruppo ha deliberato l’avvio delle operazioni finalizzate alla fusione di San Miniato Previdenza, controllata al 100% dalla Capogruppo, in Cattolica Assicurazioni.