Dopo aver pesato sui conti di Berkshire Hathaway, il sisma giapponese ha costretto anche un altro colosso della riassicurazione, Hannover Re, a lanciare un profit warning. La società tedesca ha rivisto decisamente al ribasso le stime per l’intero 2011: la previsione di utile netto è stata portata a circa 500 milioni di euro, dai precedenti 650 milioni.
Secondo la stima della società di consulenza Risk Management Solutions il sisma giapponese potrebbe avere un peso complessivo sui bilanci delle compagnie assicurative e riassicurative compreso fra 21 e 34 miliardi di dollari. Anche il leader di settore Munich Re lo scorso 20 aprile aveva indicato come «chiaramente negativo» l’impatto del sisma sui conti del primo esercizio, tagliando il suo obiettivo nell’anno, 2,4 miliardi di euro di profitti, a causa di risarcimenti stimati in circa 1,5 miliardi per la catastrofe giapponese.
Hannover Re, intanto, ha visto ridursi l’utile nel primo trimestre a 52,3 milioni, un terzo di quello dell’anno prima, mentre i costi legati alla catastrofi naturali sono più che raddoppiati a 572 milioni, con il sisma e lo tsunami giapponesi costati da soli 232 milioni e il terremoto in Nuova Zelanda altri 152 milioni.Gli analisti si attendevano comunque un risultato ancora peggiore (30,7 milioni di utile netto). Va però detto che Hannover Re ha beneficiato di un rimborso di natura fiscale nell’ordine di 113,5 milioni. Sulla Borsa di Francoforte i titoli della società guidata da Ulrich Wallin hanno lasciato sul terreno il 2,39% a 40,08 euro.