Il valore dell’investimento di Premafin in Fondiaria-Sai non è al momento rappresentato in modo adeguato dai prezzi di mercato e in un «ragionevole orizzonte temporale» sarà colmato il gap rispetto al valore iscritto in bilancio. Lo ha detto ieri, in occasione dell’assemblea Premafin, il presidente Giulia Ligresti, leggendo la relazione sul bilancio 2010 che evidenzia una minusvalenza sulla quota diretta in Fonsai di 557,8 milioni. Insomma, secondo la manager, c’è un errore di valutazione da parte del mercato. Nella stessa giornata di ieri, è emerso che, qualche passo più a valle della catena, Consob abbia espresso qualche dubbio su come Fonsai ha contabilizzato nel bilancio civilistico il proprio avviamento (in particolare quello degli asset immobiliari) e, soprattutto, la partecipazione nella Milano Assicurazioni. Per quest’ultima, la valutazione, a oggi, risulta superiore di circa 960 milioni alla capitalizzazione di Borsa. È una scelta, si legge nel bilancio 2010, dettata dal fatto che la differenza «non è considerata espressione di una perdita durevole di valore». Insomma, lungo la catena dei Ligresti si moltiplicano gli errori di valutazione. Da un lato (Premafin) non è apprezzata abbastanza. Dall’altro, Fonsai sovrapprezza con fiducia. C’è un leit motiv: secondo i Ligresti, sbaglia sempre il mercato. (l.t.)