Premafin rimodula il debito da 322,5 milioni con le banche; era l’ultima condizione (assieme all’ok Consob all’esenzione dall’opa, atteso entro la settimana) cui era vincolato l’aumento di capitale di FonSai e Milano Assicurazioni cui deve partecipareUnicredit, principale finanziatore del gruppo assicurativo controllato dalla famiglia Ligresti. La rimodulazione dell’ammortamento prevede la riduzione della rata del 31 dicembre 2013 da 35 a 20 milioni e di conseguenza una rata finale da 317,5 milioni a fine 2014, che comprende anche il rimborso della linea revolving da 15 milioni, già prevista dalla prima rimodulazione del dicembre scorso e che ieri le banche hanno concesso. Il pool di istituti finanziatori è composto da Unicredit (esposta per 110 milioni) e Mediobanca (per 60 milioni) e per quote minori da Cariparma, Interbanca,Intesa Sanpaolo, Banco Popolare e Bpm. In pegno c’è l’intera quota in FonSai (pari al 37%, che si ridurrà al 35% dopo l’aumento). La liberazione delle azioni in pegno, è specificato nella nota di Premafin diffusa ieri sera, «potrà avvenire in relazione all’andamento» del titolo FonSai e «del margine di solvibilità del gruppo Fondiaria-Sai».Premafin si è impegnata a non staccare dividendi e a non chiedere ulteriori finanziamenti, tranne eventualmente fino a 20 milioni per finanziare Porta Nuova-Varesine. Infine, circa l’equity swap sul 2,8% di FonSai sottoscritto da Premafin conUnicredit, la banca ha rinunciato al deposito collaterale da 10 milioni. (riproduzione riservata)