Mettere in luce l’importanza dei sistemi di gestione della sicurezza e della salute sul lavoro (Sgsl) per un continuo miglioramento della prevenzione e del controllo dei rischi professionali: questo l’impegno rilanciato ieri dall’Ilo nel corso della Giornata mondiale per la sicurezza e la salute e sul lavoro. In un rapporto pubblicato per l’occasione l’organizzazione internazionale – definendo “graduale” l’approccio da seguire nell’attuazione di questi modelli operativi – ne descrive anche i criteri attuativi, in particolare nei settori produttivi caratterizzati da livelli di rischio elevati. L’adozione dei Sgsl è, infatti, indispensabile per contribuire a ridurre un ‘bollettino’ dalle cifre inaccettabili. Secondo i dati dell’Ilo, ogni anno nel mondo sono circa 337 milioni gli incidenti sul lavoro e circa 2,3 milioni i morti. Ossia circa 6.300 morti al giorno.

Somavia: “Un bollettino più tragico di Aids e tubercolosi”. “In questa giornata ricordiamo che, ogni anno, circa 337 milioni di persone sono coinvolte in incidenti sul lavoro e oltre 2,3 milioni muoiono a causa di infortuni o malattie professionali”, ha detto Juan Somavia, direttore generale dell’Ilo. “Dalle miniere agli impianti di prodotti chimici, dai lavori in ufficio a quelli nei campi, gli incidenti sul lavoro e le malattie professionali rappresentano un carico pesantissimo in termini di perdita di vite umane e causa di invalidità rispetto a pandemie come l’Hiv/Aids e la tubercolosi”.

Essenziale adottare misure di prevenzione appropriate. “Il drammatico incidente nucleare di Fukushima in Giappone o l’incidente nella miniera di Pike River in Nuova Zelanda hanno riempito le prime pagine dei giornali”, ha ricordato ancora Somavia. “Tuttavia, molti altri infortuni, malattie e morti sul lavoro rimangono sconosciuti. I lavoratori e le loro famiglie vengono lasciati soli di fronte a queste tragedie”. A rendere ancora più drammatica questa realtà – secondo il direttore generale dell’Ilo – il fatto che buona parte di queste tragedie potrebbero essere evitate utilizzando misure di prevenzione appropriate. “E’ una questione di rispetto di dignità umana attraverso la dignità del lavoro”, ha aggiunto, “di modellare politiche che riflettano il ruolo centrale del lavoro nella vita delle persone, nelle comunità pacifiche, nelle società stabili e nelle economie solide”.

Sgsl: strumenti essenziale per una nuova cultura della sicurezza. Da qui l’esortazione a un’adozione dei Sgsl. “Oggi, l’Ilo vuole mettere in luce il ruolo dei sistemi di gestione della sicurezza e della salute sul lavoro come strumenti per garantire il miglioramento continuo”, ha concluso Somavia. “Costruire un solida cultura della prevenzione sulla sicurezza e la salute dipenderà da un’azione forte in termini di impegno e collaborazione da parte dei governi, dei datori di lavoro e dei lavoratori e di tutti gli stakeholders, non può essere una prerogativa solo degli esperti. Strategie efficaci devono, per esempio, includere la formazione dei lavoratori”.

Fonte: INAIL