L’istituto Lloyds Banking Group ha schockato gli investitori con un rosso del tutto inatteso di 2,4 miliardi di sterline nel primo trimestre del 2011, pari a 2,7 miliardi di euro. A pesare sui conti del gruppo londinese sono stati accantonamenti per 3,2 miliardi di sterline per risarcire i propri clienti per l’utilizzo di pratiche scorrette nella vendita di polizze assicurative a copertura dei finanziamenti, così come stabilito da una sentenza dell’Alta Corte di Giustizia.
Lloyds ha anche effettuato accantonamenti per 1,14 miliardi a copertura di potenziali perdite in Irlanda. Nei primi tre mesi del 2010 la banca guidata António Horta-Osório (ex chief executive di Santander Uk) aveva invece realizzato un utile di 169 milioni. Sulla Borsa di Londra i titoli della società controllata al 41% dal governo di Londra hanno chiuso le contrattazioni con un crollo dell’8% a 688,5 pence, ma la perdita è arrivata a sfiorare il 10% nel corso della seduta. Per Gareth Hunt, analista di Investec, gli accantonamenti per i risarcimenti sono stati il doppio rispetto a quanto atteso dal mercato e potrebbero rappresentare una cattiva notizia anche per altri istituti coinvolti. «Almeno ora è chiaro, sappiamo a quanto ammonta l’onere e la banca può andare avanti, ma è senza dubbio più grande delle previsioni», spiega Hunt.
I risultati hanno anche evidenziato che le sofferenze sono salite a 2,6 miliardi di sterline nel primo trimestre, in rialzo dai 2,4 miliardi di un anno prima, ma in calo dai 3,8 miliardi del trimestre precedente. La banca ha sottolineato che nel primo trimestre le sofferenze sono state 500 milioni in più di quanto atteso, principalmente a causa dell’Irlanda. Al netto di queste e altre partite straordinarie Lloyds ha fatto registrare utili di 284 milioni e una solida capacità di raccolta. Il gruppo nei prossimi mesi si dovrà sottoporre a una massiccia cura dimagrante con la cessione di centinaia di agenzie e filiali in ottemperanza alle imposizioni della Commissione Ue, legate all’approvazione degli aiuti di Stato.