Nel 2012 il fondo di previdenza complementare di categoria
 di Ignazio Marino  

Le adesioni al fondo di previdenza complementare per geometri dal 2012. La Cassa di previdenza di categoria che ha promosso la prima iniziativa del genere, infatti, aspetta solo una serie di chiarimenti da parte della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip) per poter predisporre il regolamento necessario e sottoporlo all’organismo vigilante per l’approvazione.

Le stime della Cipag parlano di 5.500 adesioni previste in 18/24 mesi per una somma di oltre 14 milioni di euro all’anno, pari ad una media di 2.600 euro di versamenti pro capite. Il nuovo patrimonio sarà gestito in maniera separata e autonoma. Gli ulteriori dettagli del progetto (partito un anno fa) sono stati illustrati ieri dai vertici dell’istituto pensionistico a Milano nel corso della giornata nazionale della previdenza. Dati alla mano, l’ente ha reso noti anche i dati dello studio realizzato su un campione rappresentativo dei circa 95 mila iscritti per comprendere l’interesse al risparmio previdenziale. Un sondaggio che ha visto la partecipazione attiva di 11.599 geometri e dal quale è emerso, come ha annunciato il presidente della Cipag Fausto Amadasi, «che almeno il 20% degli iscritti risulta avere una propensione molto alta a sottoscrivere il nostro fondo di previdenza complementare appena sarà operativo». Il numero uno della Cassa ha anticipato anche che «per non creare spese inutili, gli organi si amministrazione e controllo della Cassa coincideranno con quelli del fondo, con la sola eccezione della nomina della responsabile legale, che sarà l’unica in termini di governante». Presente a Milano anche Eligio Boni, commissario Covip, a testimoniare l’attenzione che la commissione sta dedicando a questa iniziativa, possibile grazie al dlgs 252/05, unica nel suo genere per quanto riguarda il soggetto promotore (una cassa di previdenza) e i destinatari (i liberi professionisti). «Con i tassi di sostituzione in calo, oggi la pensione va creata», ha detto Boni, «per questo la Covip darà tutto il supporto possibile all’istituzione del fondo. Attenzione però, la fase più difficile sarà quella della raccolta delle adesioni. Dovrete convincere i vostri iscritti sull’opportunità di fare un investimento che ha anche un trattamento fiscale di favore». Infine Francesco Vallaqua, direttore del Master universitario «assicurazioni, previdenza e assistenza sanitaria» presso l’Università C. Cattaneo Liuc di Castellanza, ha posto l’accento sull’importanza dell’informazione agli iscritti. «Solo se si farà comprendere ai geometri», ha concluso, «tutte le opzioni possibili che hanno davanti e convincerli dell’opportunità del Fondo avremo un grande riscontro. Tutti i quesiti posti alla Covip, del resto, permetteranno di creare un modello replicabile in tutte le professioni».