Generali mira ad un accordo industriale con i russi di Vtb per espandersi in Russia attraverso una joint-venture, in tempi rapidi, dove il Leone di Trieste ambirebbe ad avere il 51%. Il chiarimento della posizione della compagnia assicurativa è arrivato ieri dall’a.d. Giovanni Perissinotto che ha escluso «la ricerca di incroci azionari», parlando ieri al convegno Advantage a Milano. «Ci fa piacere che un gruppo importante e ben gestito come Vtb manifesti interesse per il nostro titolo e per le potenzialità. Però noi non siamo in cerca di incroci», ha affermato Perissinotto: «A me, come manager interessa fare l’accordo assicurativo. Questa è la priorità». L’a.d. del Leone ha spiegato che l’accordo industriale con i russi e un eventuale scambio azionario «sono due piani diversi e per il gruppo è più importante la partnership». «Stiamo discutendo, e stiamo già abbastanza avanti in questo, per esplorazione e la creazione di una joint venture sul mercato russo», ha detto, «non solo per la parte bancassurance ma per la creazione di una partnership assicurativa che possa distribuire attraverso una varietà di canali. Nessuna indicazione precisa sulle quote che Generali e Vtb avranno nella futura joint venture. «Per ora», ha detto Perissinotto, «si parla di una joint venture, certo se arrivassimo al 51% mi farebbe piacere». Nella joint venture potrebbe confluire anche la quota detenuta nel gruppo in Ingosstrakh. «Potrebbe, ma non voglio dire nulla perché stiamo ancora negoziando», ha detto Perissinotto ha parlato in generale delle strategie del gruppo Generali, dichiarando che «il gruppo si concentra su tre blocchi: la vecchia Europa, i Paesi dell’est Europa e il blocco asiatico». «In Cina», ha concluso Perissinotto, «siamo la compagnia estera più importante nel ramo vita. Poi siamo in India e abbiamo iniziato in Vietnam». Sull’aumento di capitale di Intesa San Paolo, l’a.d. ha fatto sapere che il gruppo triestino aderirà per una parte all’aumento di capitale dell’istituto di 5 miliardi.