«I risultati trimestrali sono confortanti e alla fine del primo semestre verificheremo la possibilità di migliorare gli obiettivi». Lo ha spiegato ieri l’amministratore delegato diFonsai, Emanuele Erbetta, che ha parlato di «cauto ottimismo» durante la conference call con gli analisti, la prima dopo i conti presentati sabato e dopo l’ok di Consob alla ricapitalizzazione dal 460 milioni insieme con Unicredit. I primi tre mesi della compagnia si sono chiusi con un risultato consolidato in perdita di 24,9 milioni (-104,4 milioni un anno prima), frutto di una perdita di 25 milioni nei rami danni (da -118 milioni) e di un utile di 10 milioni nel vita (da +27 milioni). Il margine di solvibilità è tornato sopra quota 100 al 100,9%. «Ci pare che il cambio di rotta abbia rilasciato i primi effetti già nel primo trimestre e che per quanto riguarda l’Rc Auto gli effetti si siano confermati ad aprile», ha detto Erbetta. «Sostanzialmente la gestione tecnica danni è tornata in utile e questo ci permette di essere fiduciosi sull’evoluzione del business nell’esercizio», ha aggiunto. Per il 2011 il gruppo ha già prospettato il ritorno all’utile. L’ad ha rilevato a fine aprile una crescita del 9% dei premi medi rispetto a un anno prima e del 3,2% da inizio anno e un calo del 5,8% delle polizze, «in linea con il piano e legato alle azioni risanamento», ha sottolineato Erbetta. «Ci conforta che nei prossimi mesi i risultati si inseriranno in un contesto patrimoniale più solido, con un margine di solvibilità dopo l’aumento di capitale in crescita intorno a 30 punti percentuali». Per quanto riguarda le attività diversificate, fonti di perdite per 13 milioni nel trimestre, Erbetta ha rilevato che sono oggetto di iniziative per renderle più appetibili al mercato. L’esercizio beneficerà anche del nuovo sistema anti-frode legato alla gestione dei sinistri che ha consentito risparmi che per sola Rc auto valgono circa 500 mila euro a settimana. «La cifra dovrebbe aumentare con l’ingresso nel sistema della Campania e della provincia di Foggia, non ancora comprese nel sistema e con tassi di frode elevati», ha spiegato Ettore Rigamonti, responsabile danni del gruppo. Le parole del management però non hanno convinto la borsa: il titolo ieri ha chiuso in flessione dell’1,2% a 5,93 euro. (riproduzione riservata)