Crotone, Salerno, Frosinone e Ragusa sono le province più “protestate” d’Italia, mentre Bolzano, Trento e Belluno le più virtuose.

Lo si apprende da uno studio di D.A.S. Italia (gruppo Generali) che ha analizzato i dati sui protesti degli ultimi tre anni (2008-2010), un fenomeno che coinvolge non soltanto i consumatori privati, ma che sta prendendo piede anche tra le aziende. L’indagine è stata condotta per valutare eventuali sviluppi della polizza Difesa Business, che fornisce, con una linea di 10 prodotti dedicati, assistenza e consulenza legale alle Pmi per i possibili inconvenienti legati alla gestione aziendale.

“In una nostra recente indagine“, afferma Marco Rossi, responsabile della Divisione Tecnico-Commerciale di D.A.S. Italia, “oltre il 70% degli imprenditori e il 78% dei liberi professionisti interpellati aveva manifestato l’esigenza di una polizza di tutela legale per gestire il recupero dei crediti, a riprova di quanto tale ambito rappresenti in questo periodo una necessità prioritaria e legata alla sopravvivenza stessa dell’azienda. Riscontrando questa esigenza sempre più forte, abbiamo creato una struttura interna dedicata a questo tipo di attività, il Centro Servizi Legali, che in poco più di un anno ha recuperato oltre tre milioni di euro di crediti pendenti in favore delle aziende assicurate. Stiamo ora proseguendo con ulteriori analisi di mercato che ci consentiranno di comprendere sempre meglio i bisogni delle imprese e dei liberi professionisti con l’intento di perfezionare ancor più i servizi offerti dalla Compagnia”.

Nel 2010 il numero dei protesti ha subito un calo del 7,2% rispetto all’anno precedente, tuttavia il fenomeno rimane molto diffuso, sia tra i consumatori, sia tra gli imprenditori.

In provincia di Crotone la densità dei protesti è di uno ogni 22 abitanti, che scende a 23 a Salerno e Frosinone. Al quarto e quinto posto quasi appaiate le province di Ragusa e di Roma (1 protesto ogni 23,4 abitanti). Immediatamente alle spalle della provincia capitolina si colloca Milano con un rapporto di 1 protesto ogni 24,1 residenti. Catanzaro (1/26 abitanti), Brindisi (1/26,2 abitanti), Latina (1/26,3 abitanti) e Caserta (1/26,5 abitanti) sono rispettivamente settima, ottava, nona e decima. Le province più “virtuose”, che possono vantare cioè una minore “densità” di protesti, sono nell’ordine Bolzano (1/277,5 abitanti), Trento (1/243,2 abitanti) e Belluno (1/235,6 abitanti), mercati dove si registra peraltro la più alta diffusione di coperture di tutela legale. Tra le migliori c’è anche Rieti (1/157,9 abitanti) nonostante il Lazio sia tra le regioni più “protestate” della penisola.

Secondo l’analisi di D.A.S., negli ultimi tre anni (2008-2010) il numero dei protesti è aumentato più che in qualsiasi altra provincia italiana a Siena (+51,4%) e Oristano (+48,8%). Incrementi superiori al 40% si sono registrati a Vicenza (+44,8%), Venezia (+42,3%) e Rovigo (+40,6%) e nonostante tutto il Veneto rimane tra le regioni a minor incidenza di protesti. In alcune realtà la situazione dal 2008 a fine 2010 è migliorata anche in maniera significativa. A Rieti i protesti sono più che dimezzati (-72,6%). Sono diminuiti di quasi un terzo a L’Aquila (-33,6%) e Ascoli Piceno (-28,8%).

“In queste regioni del centro-sud“, continua Marco Rossi, “stanno iniziando a diffondersi sempre di più le polizze di tutela legale, uno strumento che incoraggia un comportamento virtuoso nella relazione tra aziende e tra imprese e clienti”.

Riduzioni superiori al 20% si rilevano nelle province di Verbano-Cusio-Ossola, Enna, Aosta, Gorizia e Rimini. Fra le grandi città notevoli miglioramenti rispetto a tre anni fa ci sono stati a Milano (-16,4%), Napoli (-13,5%), Palermo (-10,2%) e nella stessa Capitale (-5,5%).

Guardando, invece, il valore degli importi soggetti a protesto nel triennio esaminato sono quasi triplicati a Viterbo e raddoppiati a Rovigo e Grosseto. Incrementi “pesanti” anche a Prato (+74,6%), Siena (+45,35), Bergamo (+44,7%), Belluno (+44,5%), Forlì-Cesena (+40,2%) e Cagliari (+40,1%). Anche in tal caso esistono province virtuose, quali ad esempio Rieti, dove il valore complessivo dei protesti si è più che dimezzato (-79%). Buone notizie anche per le province di Arezzo (-43,8%), Bolzano (-43,7%), La Spezia (-39,1%), Aosta (-38%), Pordenone (-34,3%), Ascoli Piceno (-33,9%) e Massa Carrara (-32,7%).

“Nonostante i protesti nel 2010 siano calati per numero e soprattutto per l’ammontare rispetto al 2009”, conclude Marco Rossi, “la garanzia di recupero crediti inclusa tra le opzioni facoltative del prodotto Difesa Business, risulta essere tra le più richieste dai piccoli imprenditori italiani“.