?Si tratta di un valore più basso delle attese che dovrebbe garantire un esito positivo E tutte le Fondazioni sottoscriveranno 

di Luca Gualtieri

Intesa Sanpaolo non vuole correre rischi per l’aumento di capitale da 5 miliardi in arrivo a fine mese. Per questo la banca guidata da Corrado Passera ha messo in cantiere un’operazione a forte sconto, che supera le stime formulate dagli analisti.

 

Ieri il consiglio di gestione ha determinato le condizioni definitive dell’aumento, compreso il numero e il prezzo di emissione delle nuove azioni. Nel dettaglio, Intesa Sanpaoloemetterà 3.651.949.408 nuove azioni da offrire in opzione ai titolari di azioni ordinarie e di risparmio al prezzo di 1,369 euro (di cui 0,849 euro di sovrapprezzo). Lo sconto calcolato sulla chiusura borsistica di ieri (2,01 euro, +0,20%) è di oltre il 30% anche se, in relazione al Terp (il prezzo teorico dell’azione ex diritto) risulta del 24%. Il concambio è stato fissato in due azioni di nuova emissione ogni sette azioni ordinarie o di risparmio possedute. Va detto che il mercato si aspettava un’operazione con uno sconto leggermente superiore alla media dei recenti aumenti di capitale, in un range compreso tra il 20 e il 25%. Ad esempio Cheuvreux, in una nota diffusa ieri, si attendeva un prezzo a 1,4 euro per azione, con una diluizione dell’eps rettificato del 14-15%.

L’operazione partirà il prossimo 23 maggio per terminare il 10 giugno, mentre i diritti saranno negoziabili in borsa tra il 23 maggio e il 3 giugno.

 

Entro cinque giorni dalla chiusura del periodo di offerta verranno comunicati i risultati, mentre entro il mese successivo i diritti di opzione non esercitati saranno offerti in borsa per almeno cinque giorni. Il consorzio di garanzia è coordinato e diretto da Banca Imi e Bofa-Merrill Lynch come joint global coordinator e joint bookrunner. Bofa-Merrill Lynch, Goldman Sachs, Credit Suisse, Deutsche Bank e Morgan Stanley, come joint bookrunner, insieme agli altri membri del consorzio si sono impegnati a sottoscrivere l’inoptato al termine dell’offerta. Partecipano al consorzio come co-bookrunner: Commerzbank, Bnp Paribas, Unicredit, Citi, Banco Santander e Hsbc. Banca Akros, Mps Capital Services, Bankia, Ing, Natixis, Nordea, Société Générale, Standard Chartered, Equita sim, Intermonte, Kbc Securities e Royal Bank of Scotland sono invece co-jead manager.