i Marcello Bussi

Il colosso assicurativo americano Aig e il Tesoro statunitense hanno deciso di collocare 300 milioni di azioni della compagnia, meno della metà di quanto è stato programmato di vendere entro quest’anno. Considerando il prezzo di chiusura di Aig lunedì scorso a Wall Street (29,62 dollari per azione), l’operazione vale 8,9 miliardi di dollari. Il Tesoro Usa, che detiene il 92% delle azioni di Aig dopo il mega-salvataggio da 182 miliardi di dollari (di cui 47,5 miliardi in contanti) avvenuto nel 2008, scenderà così al 77%. Aig collocherà 100 milioni di azioni e il Tesoro 200 milioni. Quest’ultimo darà ai sottoscrittori anche l’opzione di acquistare fino ad altri 45 milioni di titoli se la domanda sarà molto alta. «Ci siamo impegnati a non avere mai più bisogno di piani di salvataggio», ha dichiarato il presidente di Aig, Steve Miller, sottolineando che il gruppo ha ottenuto grandi miglioramenti nel 2010. Mentre il ceo Bob Benmosche ha spiegato che questo è il momento ottimale per monetizzare la quota in mano al Tesoro, sottolineando che l’offerta azionaria aumenta il flottante aiutando così il titolo. Ma in realtà sembra che se durante il road show la domanda di titoli si dovesse rivelare fiacca, il Tesoro sarebbe pronto a mantenere in portafoglio la sua quota. Fino a qualche tempo fa sembrava che il Tesoro potesse ottenere 27 miliardi di utili dal suo investimento in Aig. Ma negli ultimi quattro mesi il titolo ha perso più di un terzo del suo valore, riducendo così i profitti attesi. Per chiudere l’operazione in pareggio il prezzo di vendita è di 28,70 dollari per azione. C’è quindi il rischio che l’operazione si concluda con una perdita per il Tesoro. Finora i salvataggi attuati dal governo Usa nel pieno della crisi seguita al crollo di Lehman Brothers hanno registrato alterni risultati. Se l’investimento in Citigroup ha fruttato 12 miliardi di utili, la vendita della prima tranche dei titoli General Motors si è chiusa in perdita. Ma ormai il Tesoro ritiene che sia arrivato il momento di disimpegnarsi in maniera massiccia ed è pronto a vendere anche la quota detenuta in Ally Financial. (riproduzione riservata)