Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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È stato un 2023 solido quello di Fonage, il fondo pensione preesistente degli agenti assicurativi, pensato per garantire una tutela previdenziale ai professionisti del settore. Nel dettaglio, il bilancio tecnico del fondo ha registrato un avanzo di 208 milioni di euro, in aumento di circa 26 milioni rispetto all’avanzo tecnico registrato il 31 dicembre 2022. Un risultato che, si legge in una nota diffusa dal fondo stesso, «ne conferma anche quest’anno la solidità prospettica».
L’intelligenza artificiale è pronta a rivoluzionare il settore assicurativo migliorando la gestione delle compagnie, ma anche la sottoscrizione e la prevenzione dei rischi, dalle catastrofi alla salute, passando per le auto a giuda autonoma. Tema al centro della quarta edizione dell’Innovation Day organizzato dall’Ania, l’associazione delle compagnie assicurative.
Oltre 4 milioni di lavoratori iscritti a 32 fondi pensione negoziali a fine 2023, con un risparmio accumulato destinato alle future prestazioni previdenziali superiore a 67 miliardi di euro: è la categoria di fondi pensione più rilevante sia dal punto di vista delle posizioni in essere, sia dal punto di vista patrimoniale. Questa la fotografia scattata da Assofondipensione, l’associazione dei fondi pensione negoziali, nella sua relazione all’assemblea 2024, ieri a Roma. «Quasi il 40% dei lavoratori dispone di una posizione di previdenza complementare e tra questi il 48% ha scelto un fondo pensione negoziale. La previdenza complementare italiana raccoglie un patrimonio che a fine 2023 aveva un valore di 223 miliardi di euro e i fondi pensione negoziali rappresentano la quota più rilevante tra le diverse forme previdenziali, gestendo il 30,5% del totale. Nel corso del 2023 la previdenza complementare ha raccolto 14,6 miliardi di euro senza considerare i fondi pensione preesistenti, di cui il 44% i soli fondi pensione negoziali», ha spiegato il presidente di Assofondipensione, Giovanni Maggi.
Tra il 2015 e il 2022 il rapporto agenti-mediatori per sportello è salito di circa 15 punti percentuali per effetto dell’incremento dei professionisti del credito (+6,2%) e della riduzione del numero di sportelli (- 30,6%). E in futuro la riorganizzazione del settore bancario può portare a un’ulteriore crescita del peso di agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi. È quanto emerge dal rapporto «Agenti e mediatori in Italia: posizionamento e traiettorie evolutive», realizzato dall’ufficio studi dell’Oam (organismo per la gestione degli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi presieduto da Francesco Alfonso) in collaborazione con Prometeia.
Giacomo Trovato è il nuovo amministratore delegato e direttore generale di Genertel, compagnia diretta del gruppo Generali. Un posto che era stato lasciato libero da Maurizio Pescarini a luglio, chiamato alla guida di Facile.it.
Saverio Perissinotto è stato nominato presidente di Eurizon Capital sgr e Maria Luisa Gota amministratore delegato e direttore generale. Ad Alessandro Solina è stata attribuita la carica di vicedirettore generale e il manager mantenrrà anche il ruolo di responsabile della direzione investimenti.  Riccardo Ranalli è stato poi nominato presidente di Intesa Sanpaolo Vita e Virginia Borla amministratore delegato e direttore generale. Lunedì 22 era stata la volta di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking dove Paolo Molesini è stato confermato presidente mentre Lino Mainolfi è stato nominato amministratore delegato e direttore generale.

Obbligo per il fabbricante di riparare il prodotto a un prezzo conveniente ed entro un termine ragionevole oltre il periodo della garanzia legale. Accesso dei consumatori a pezzi di ricambio, strumenti e informazioni sulla riparazione. Incentivi a optare per la riparazione, come buoni acquisto e fondi. Mentre le piattaforme online aiuteranno i consumatori a trovare servizi di riparazione locali e negozi che vendono prodotti ricondizionati. Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva la direttiva sul cosiddetto “diritto alla riparazione” per i consumatori con l’obiettivo di ridurre i rifiuti e rendere la riparazione dei prodotti più facile ed economica.
Paga tutto il consiglio di amministrazione se l’amministratore delegato ruba alla società. Anche il presidente del cda, dunque, risponde del passivo della srl se non ferma i prelievi indebiti compiuti dall’amministratore dai conti in banca dell’impresa. Il consigliere non esecutivo, infatti, è responsabile in solido dei danni arrecati all’ente e ai creditori, se di fronte ai segnali d’allarme sulla gestione – emersi o rilevabili – non chiede conto al delegato delle operazioni compiute. E ciò sia per negligenza sia per inerzia. Vale il principio dell’agire informato: l’amministratore senza delega non può limitarsi ad aspettare di ricevere le informazioni sulla gestione da parte dell’ad, ma deve attivarsi per ottenere i chiarimenti e i dati mancanti oppure adottare i rimedi giuridici più adeguati quando non è soddisfatto: dalla revoca della delega all’avocazione al consiglio di amministrazione fino alle misure cautelari. Così la Cassazione, I sez. civ., nell’ordinanza n. 10739 del 22/04/2024.
Sboccia l’idea del «macro-contenitore unico per gli investimenti» delle Casse previdenziali private, «fatta salva, però, l’autonomia» del comparto: a ventilarla il sottosegretario all’economia Federico Freni che, intervenuto ieri mattina tramite un videomessaggio al XIV Forum della Cassa dottori commercialisti (Cdc), a Roma, s’è spinto ad ipotizzare una sorta di «scatola», in grado di «riordinare la dinamica» delle operazioni finanziarie per meglio orientarle verso l’economia reale del Paese. E ha incassato fulmineamente la «disponibilità» a discuterne sia del «padrone di casa» Stefano Distilli, sia della guida dell’Adepp (l’Associazione degli Enti) Alberto Oliveti senza «imposizioni dall’alto», stando, soprattutto ben attenti, vista la missione del settore, che è quella di pagare le pensioni dei professionisti iscritti, alla «rischiosità» di talune azioni, giacché il rappresentante governativo ha anche sottolineato che «il futuro è nell’equity».
Ricavi per 292 milioni di euro (+ 6,2% rispetto al 2022), un avanzo di esercizio di quasi 100 milioni e un patrimonio che supera la cifra di 1,63 miliardi di euro (+6,5%), tale da garantire oltre 10 volte la spesa per pensioni in essere. Questi i numeri principali che fotografano il bilancio consuntivo 2023 dell’Ente di previdenza e assistenza dei consulenti del lavoro (Enpacl), approvato ieri dall’assemblea dei delegati, impegnati (oggi) nelle elezioni per il rinnovo del nuovo Consiglio di amministrazione per il mandato 2024-2028. Nel 2023, fanno sapere dall’Ente, si sono iscritti 1.078 consulenti del lavoro (di cui 494 donne). Il numero degli associati al 31 dicembre 2023 è stato 25.265, di cui il 47% donna, a conferma di un trend iniziato già da anni e che vede sette regioni (Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Sardegna, Umbria) a maggioranza femminile.
Impennata dei redditi e dei volumi d’affari dei geometri italiani, complice lo «sprint» che il legislatore ha impresso (dallo scoppio della pandemia in avanti) alle agevolazioni in edilizia: nel 2023, infatti, la media delle entrate è di 37.635 euro, quella del «business» di 52.592, rispettivamente in salita del 19,38% e del 13,89%, al confronto con l’anno precedente. Un’ascesa considerevole, se si confrontano le cifre con quelle del 2020, quando i professionisti tecnici, mediamente, dichiaravano guadagni per 22.895 euro e un giro d’affari di 33.818 euro, tanto che, nel quinquennio 2019-2023, si registra un incremento cumulativo dei livelli reddituali di circa il 72%. È quel che fa sapere a ItaliaOggi l’Ente previdenziale di categoria presieduto da Diego Buono, in occasione dell’approvazione del bilancio consuntivo per il 2023, caratterizzato da un risultato economico positivo di 182,9 milioni; al 31 dicembre dell’annualità scorsa, inoltre, la platea degli iscritti è composta da 75.393 soggetti, in decremento del 2% circa, al confronto con il 2022.
Svetta fino ai 14,2 miliardi il patrimonio di Inarcassa (l’Ente di previdenza dei 175.319 ingegneri e architetti liberi professionisti del nostro Paese), grazie ad un avanzo di «oltre un miliardo» conseguito al 31 dicembre scorso, anno nel quale la spesa per le prestazioni di welfare a beneficio degli iscritti ha oltrepassato la soglia dei 40 milioni. E, nel frattempo, a crescere, nel 2023, è pure il fatturato e il reddito medio della platea (+20%), tanto che «le entrate contributive hanno raggiunto il massimo storico di 1,7 miliardi», pertanto «la gestione previdenziale e assistenziale s’è chiusa col saldo positivo di 757 milioni (+30% in un anno).

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«Siamo di fronte a una svolta dalle implicazioni positive attuali e potenziali profondissime; ma, per cogliere il meglio di questa nuova ondata di innovazione, serve, oltre che una buona dose di entusiasmo e di saggezza, anche una grande capacità di pensiero strategico di lungo periodo». Ha aperto così Maria Bianca Farina, presidente di Ania, la quarta edizione dell’ “Innovation by Ania 2024”, ponendo l’attenzione sulle potenzialità e sulle opportunità legate all’intelligenza artificiale per il mondo assicurativo e per l’intero sistema Paese. «Noi tutti, insieme al Governo e alle Istituzioni, possiamo trasformare l’innovazione in un vantaggio competitivo per l’Italia, favorendo al tempo stesso il bene comune — ha sottolineato Farina nel suo intervento —. La rilevanza delle sfide che abbiamo davanti e la complessità introdotta da questa tecnologia impone una riflessione aperta con le istituzioni e con gli operatori non solo assicurativi. La promozione di partnership pubblico-private finalizzate allo sviluppo di nuove applicazioni genereranno nuovi modelli di business ed ecosistemi più efficienti e capaci di generare valore per tutti gli attori coinvolti».

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Il virus dal 7 gennaio 2022 ha fatto scattare l’allarme per il comparto suinicolo italiano, non riguarda la salute dell’uomo, che non può essere contagiato, ma quella sul futuro di aziende e famiglie. Negli ultimi mesi il cuore della Food Valley, Parma e il suo distretto del prosciutto, è sotto attacco: i ritrovamenti di carcasse di cinghiali infetti da peste suina sono avvenuti di recente sempre più vicino ai paesi protagonisti nella produzione di salumi. In Emilia Romagna i casi sono ormai diventati 150 (soprattutto tra Piacenza e Parma) e crescono le segnalazioni ai confini, per esempio in Liguria. Dopo gli ultimi ritrovamenti il 17 aprile scorso l’Unione europea ha pubblicato di conseguenza un nuovo regolamento che amplia le “zone soggette a restrizione”.

La spinta finanziaria all’intelligenza artificiale passerà interamente dalla Cassa depositi e prestiti con 1 miliardo di euro. Due agenzie governative controlleranno il governo stesso sulle politiche di settore. I danni gravi causati a terzi da un uso ingannevole della tecnologia saranno puniti penalmente e sulla protezione del diritto d’autore ci sarà una prima forma di protezione per gli editori. Sono alcuni dei punti centrali del disegno di legge per l’intelligenza artificiale approvato ieri in consiglio dei ministri. La bozza di ingresso in Cdm, 26 articoli, è maturata dopo lunghe settimane di valutazioni, anche per la delicatezza di un intervento mediante norme nazionali in un ambito da poco regolato a livello europeo con l’Ai Act.
Nel 2024 il mercato globale dell’auto dovrebbe recuperare i volumi pre-Covid (+3% e 89 milioni di veicoli attesi) soprattutto grazie alla Cina, primo mercato per volumi (26 milioni di veicoli nel 2023, +6% rispetto al 2022) e primo esportatore al mondo. Intanto, però, l’auto elettrica in Europa schiaccia il pedale del freno. La crescita della quota di mercato si è appiattita nei principali mercati del Vecchio continente. È quanto emerge dall’aggiornamento infra-annuale del Global Automotive Outlook di AlixPartners, che conferma come la domanda aumenti con tassi inferiori alle attese.
Un dato spicca sugli altri: se nel 1951 ogni 100 giovani c’erano 31 anziani, al 1° gennaio 2024 ogni 100 giovani gli anziani sono diventati 200. Secondo le proiezioni Istat, andando avanti con questa tendenza, nel 2050, ogni 100 giovani gli anziani saranno più di 300. Il dato emerge dal rapporto “Esserci – più giovani più futuro. Dai numeri alla realtà” diffuso ieri alla presentazione della IV Edizione degli Stati Generali della Natalità – che si terranno a Roma il 9-10 maggio