Nel corso degli ultimi dodici mesi il Solvency ratio complessivo è passato da 247% a fine dicembre 2022 a 258% di fine dicembre 2023 passando per il 267% registrato a fine giugno, secondo quanto emerge da ANIA Trends.

Il Solvency Ratio misura quanto i mezzi propri delle imprese siano adeguati a far fronte ai rischi tecnico/finanziari specifici del settore assicurativo e viene calcolato mettendo a rapporto i fondi propri ammissibili (pari a circa 153 miliardi in aumento dello 0,6% rispetto a settembre 2023) e il Solvency Capital Requirement (SCR, pari a 59 miliardi in aumento dell’1,4% rispetto al trimestre precedente).

L’analisi per settore di attività evidenzia come l’aumento dell’indicatore nel periodo dicembre 22 – dicembre 23 abbia riguardato le imprese Danni e Vita ma con dinamiche diverse. In particolare, per quelle Danni il Solvency ratio è passato da 227% a 233% con un incremento di 6 punti base, mentre per le imprese Vita da 213% a 254%.

Diverso l’andamento delle imprese Miste che registrano, invece, un decremento dell’indicatore da 270% a fine dicembre 2022 a 263% a fine dicembre 2023 dopo aver raggiunto il valore di 284% a fine giugno 2023.

L’indicatore è stato anche analizzato per dimensione (premi contabilizzati) di impresa. I risultati (che raffrontano i dati di fine dicembre 2022 e 2023) evidenziano un valore molto più elevato per le grandi imprese con premi maggiori di 4,5 miliardi (270% a fine 2023, in aumento rispetto al 265% del 2022).

L’aumento dell’indicatore ha interessato tutte le imprese. In particolare, l’incremento del Solvency ratio è stato più accentuato per le imprese di media grande dimensione (con premi compresi tra 1 e 4,5 miliardi), il cui indicatore passa da 191% a dicembre 2022 a 221% a dicembre 2023. Le imprese di piccola e media dimensione (premi contabilizzati inferiori al miliardo) hanno registrato un incremento prossimo ai 15 punti base.