Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Sono Mediobanca e Rothschild gli advisor scelti da Generali per trovare acquirenti per Tua Assicurazioni. L’operazione è destinata a entrare nel vivo nelle prossime settimane, dal momento che l’apertura ufficiale della gara è in prevista per maggio. Sul mercato iniziano già a circolare nomi di compagnie che potrebbero farsi avanti per studiare il dossier, da Reale Mutua ai francesi di Axa e Groupama passando per Nobis, Talanx e Assimoco. Per il momento si tratta solo di contatti informali. Di sicuro c’è che Generali ha ormai deciso di cedere la compagnia ereditata da Cattolica, che opera nel ramo danni con reti di agenti plurimandatari. L’operazione potrebbe valere circa 200 milioni.
Sarà senza la partecipazione del ministero dell’Economia la prossima riunione per la messa a punto del piano di salvataggio di Eurovita. Con l’annullamento dell’incontro che era stato previsto al Tesoro lo scorso 20 aprile ci si è resi conto infatti che suddividere in cinque parti uguali il portafoglio dell’assicurazione finita in amministrazione straordinaria (come previsto nel piano proposto dalle compagnie) è praticamente impossibile. Per questo le banche coinvolte nella partita in quanto distributrici delle polizze (Fineco, Fideuram, Credem e Sparkasse) e le assicurazioni chiamate in campo (Poste Italiane, Intesa Sanpaolo, Generali, Unipol e Allianz) dovranno riunirsi di nuovo per capire chi di loro dovrà farsi carico del peso più ingente del risanamento che interessa circa 400 mila clienti e un portafoglio di polizze vita composto da 9 miliardi di euro gestioni separate e da 6 miliardi di unit linked.
Uno dei cahiers de doléance in cima alla lista delle lagnanze di Francesco Caltagirone nella sua scalata alle Generali erano state le operazioni con parti correlate fra il Leone e l’azionista di riferimento (al 13%) Mediobanca. Ebbene, a quanto sono ammontati nel 2022 gli affari fra le due società, affari che per legge passano sotto la lente di un comitato ad hoc e qual è stato il conto per la compagnia? La risposta la danno la relazione annuale integrata e il bilancio consolidato a pagina 261. «Relativamente ai rapporti con Mediobanca», si legge nella relazione, «i principali saldi patrimoniali al 31 dicembre 2022 sono rappresentati da fondi comuni di investimento per circa 330 milioni di euro, da titoli di debito emessi da Mediobanca e dalle sue controllate per circa 120 milioni di euro e da investimenti azionari per circa 20 milioni iscritti negli investimenti di Generali, nonché da strumenti finanziari derivati di copertura collateralizzati per circa -40 milioni».
Nel decennio che va dal 2012 al 2021 il costo totale dei sinistri in ambito sanitario ha raggiunto 1,4 miliardi di euro e i reparti ospedalieri che hanno registrato il numero maggiore di sinistri sono stati quelli di Ortopedia e Traumatologia (per circa il 13% del totale), seguiti dal Pronto Soccorso (9,5%) e da Ostetricia e Ginecologia (6,8%). Numeri emersi dal database di Aon, azienda leader nel brokeraggio assicurativo e nella consulenza dei rischi a livello mondiale, che il prossimo 3 maggio a Roma al ministero della Salute presenterà la prima edizione dell’Osservatorio Aon Rischi in Sanità-Healthcare Claims Trends, frutto dell’esperienza pluriennale maturata dal gruppo a supporto delle aziende sanitarie sia pubbliche che private.

Super class action dopata. L’azione rappresentativa, l’ultima nata delle azioni collettive, può essere promossa anche dai Garanti, Bankitalia, Ministero delle imprese e altre autorità settoriali, le quali non solo possono intervenire con sanzioni amministrative, ma ora anche iniziando una causa civile per la condanna delle imprese a risarcire i danni ai consumatori. È questa la aperta denuncia di Assonime, associazione delle società per azioni, che ha commentato tutti i punti salienti della nuova azione nella circolare 13 del 26 aprile 2023, dedicata alla illustrazione del d.lgs. 28/2023, attuativo della direttiva UE 2020/1828. La perplessità principale delle imprese riguarda la scelta italiana di includere tra gli enti legittimati a proporre l’azione, se lo richiedono, anche le autorità amministrative indipendenti preposte all’applicazione delle norme a tutela dei consumatori.
Dopo l’incidente stradale l’auto danneggiata deve essere aggiustata e non risarcita la mera perdita di valore. Il responsabile del sinistro è condannato a pagare la riparazione dell’auto se il costo non supera di molto il valore di mercato del veicolo danneggiato. Sbaglia il giudice del merito a scegliere la liquidazione per equivalente, rispetto al valore del mezzo anteriore al sinistro, senza considerare se la reintegrazione in forma specifica determini una locupletazione per il danneggiato: il magistrato non può limitarsi a osservare che la riparazione comporta a carico del danneggiante una somma pari quasi al doppio del valore del veicolo senza nulla dire sul fatto che l’intervento del carrozziere o del meccanico comporti o no un aumento di valore del veicolo rispetto a quello precedente al sinistro. Così la Cassazione nell’ordinanza 10686/23, pubblicata dalla terza sezione civile.

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Dopo la stretta decisa con l’ultima legge di Bilancio, l’Inps ha comunicato ieri che nei primi tre mesi dell’anno le uscite con Opzione donna sono state solo «151 contro le 4.185 del 2022». Hanno pesato «i requisiti molto più stringenti» introdotti con la manovra. Servono infatti, oltre a 35 anni contributi, anche 60 anni di età che si riducono a 59 se la lavoratrice ha un figlio e a 58 anni se ne ha almeno due. Inoltre, bisogna essere caregiver o licenziate o dipendenti di aziende in crisi o invalide.
Il gruppo Generali si prepara per l’assemblea che si terrà a Trieste domani da remoto. Tra i punti che il mercato tiene d’occhio, c’è la nomina del nuovo collegio sindacale per il quale l’assemblea dovrà votare due liste. Quella del Comitato dei gestori con cinque nomi, inclusi quelli di due donne, e quella proposta dal gruppo Caltagirone con Carlo Schiavone, Tazio Pavane, Giuseppe Melis e Mario Civetta. Se dovesse prevalere la lista di Caltagirone, si porrebbe il tema del non rispetto dell’equilibrio tra i generi. Ma nel caso in cui la maggioranza vada ai candidati di Assogestioni, la presidenza del Collegio andrà a Schiavone, primo della lista di minoranza espressa da Caltagirone.