Secondo il rapporto sui rischi politici di Marsh, quasi tutte le regioni stanno sperimentando un deterioramento del contesto commerciale, della sicurezza e degli investimenti dal 2019.

L’aumento di queste crisi interconnesse, o “policrisi”, dovrebbe continuare fino al 2023. Per questo motivo, il broker ritiene che sia essenziale mitigare l’esposizione al credito, ma anche monitorare la performance. “Si consiglia alle aziende di utilizzare strumenti di gestione del credito, della performance e del rischio politico“, afferma Marsh nel suo Rapporto sul rischio politico 2023.

Il rapporto afferma che “gli effetti della volatilità politica sono destinati ad aumentare, in particolare nelle economie emergenti” come Cile, Colombia e Sudafrica, che “potrebbero trovarsi ad affrontare sfide nel prossimo anno“. Per mitigare questi rischi, il rapporto di Marsh sostiene che “i governi dovrebbero continuare a concentrarsi sulla sicurezza economica nazionale” o rischiare di ritirarsi dalle alleanze internazionali e dai mercati aperti, precipitando verso il protezionismo e la frammentazione globale.

Inoltre, il conflitto russo-ucraino ha acuito le tensioni sulle risorse strategiche. “La crisi ha amplificato le pressioni inflazionistiche esistenti e ha accresciuto le preoccupazioni per la sicurezza alimentare ed energetica, anche se nel breve termine questa preoccupazione dovrebbe accelerare la transizione energetica“, si legge nel rapporto.

Infine, le tensioni geopolitiche e commerciali, come il conflitto russo-ucraino o le tensioni intorno a Taiwan, hanno evidenziato la vulnerabilità delle catene di approvvigionamento globali. “Secondo il Global Risks Report di quest’anno, gli scontri geoeconomici sono tra i primi tre rischi percepiti“, si legge nel rapporto. Le aziende devono ripensare le loro catene di fornitura per ottenere l’indipendenza necessaria ad aumentare l’efficienza e la resilienza.

Per Marsh, la parola d’ordine è resilienza. I governi e le aziende dovranno trovare il modo di adattarsi al contesto, ad esempio accelerando la transizione verde per limitare l’esposizione alla volatilità degli idrocarburi. D’altra parte, “gli investimenti infrastrutturali arretrati fanno ben sperare per l’attività e l’espansione future“, scrive Marsh nel suo rapporto. La sicurezza alimentare ed energetica continuerà a offrire opportunità per diversificare le catene di approvvigionamento e garantire le forniture.

Infine, il rapporto sostiene che le aziende devono analizzare accuratamente la loro esposizione ai rischi politici e di credito e valutare il loro potenziale impatto sull’attività aziendale. La mappatura dei rischi consentirebbe alle aziende di identificare la propria esposizione, ma anche di vedere emergere nuove opportunità in un ambiente volatile.