Nel 2021 le imprese hanno raccolto nel comparto salute globalmente premi per 6.418 milioni di euro, in linea con il 2020. Il risultato complessivo del conto tecnico è stato di 524 milioni di euro, in decisa riduzione rispetto al precedente esercizio, anche per effetto dell’aumento dei sinistri nel ramo malattia.

E’ quanto emerge dal Bollettino statistico IVASS sui principali dati sull’attività assicurativa delle imprese vigilate nel comparto salute, rami infortuni e malattia.

L’andamento del ramo Infortuni nel 2021

I premi del lavoro diretto italiano nel ramo infortuni raccolti nel 2021 dalle 63 imprese vigilate che hanno esercitato il ramo sono pari a 3.274 milioni di euro, in crescita del
+3,2% rispetto al 2020 e del +8,8% rispetto al 2016.

I premi del ramo rappresentano il 9,6% del totale della raccolta dei rami danni, quota stabile nel periodo di osservazione.

Frequenza e costo medio dei sinistri

Il numero dei sinistri denunciati con seguito si incrementa nel 2021, da 253.567 accaduti nel 2020 a 292.700, con una crescita del +15,4%. L’incremento della frequenza sinistri è anche conseguenza dell’uscita dalla pandemia e della ripresa dell’attività economica.

Il costo medio dei sinistri indennizzati nello stesso anno di accadimento è di 3.108 euro, con una riduzione, a prezzi 2021, rispetto all’anno precedente (-6,4%) ma in forte crescita
rispetto al 2016 (+24,7%). L’ammontare medio accantonato a riserva è pari a 5.471 euro per la generazione di sinistri del 2021, con un decremento del -6% rispetto al 2020 (+16,8% rispetto al 2016).

Ne deriva un costo medio complessivo di 4.677 euro (-5% rispetto all’anno precedente).
Il prodotto tra il costo medio complessivo dei sinistri e la relativa frequenza sinistri fornisce il premio di puro rischio, pari a 24,2 euro. L’indicatore del premio puro si incrementa rispetto al 2020 (+10%), ma si riduce rispetto al 2016 (-12%).

Velocità di liquidazione dei sinistri

La velocità di liquidazione dei sinistri in termini di numeri (compresa la stima IBNR), ammonta al 33,6%, in calo rispetto al 2020, quando era pari al 35,7%. In termini di importi pagati, lo stesso indicatore ammonta al 22,3%, in riduzione sul 2020 (24,1%).
La velocità di liquidazione, al lordo della la stima IBNR, entro l’anno successivo a quello di
generazione segnala che il 70,9% degli importi per i sinistri accaduti nel 2020 è stata liquidata entro il 2021, risultando equivalente al dato della generazione 2019.

Costi di gestione

L’expense ratio è pari al 36,7% e scende di due decimi di punto rispetto al 2020, ritornando ai livelli del 2019. La riduzione è dovuta al contenimento delle provvigioni di acquisto e di incasso e delle altre spese di acquisizione, mentre crescono le altre spese di amministrazione.

Rispetto al 2016, inizio del periodo considerato, l’expense ratio sale dal 35,9% al 36,7%, principalmente per effetto dell’incremento dell’incidenza relativa delle spese di amministrazione e delle spese di acquisizione diverse dalle provvigioni.

Nel 2021 le provvigioni totali rappresentano il 25,1% dei premi, le altre spese di acquisizione incidono per il 5,3% e le spese di amministrazione per il 6,3%.

Nel 2021 gli indicatori tecnici del loss ratio e combined ratio, dopo la flessione osservata nel 2020, anno caratterizzato dalla riduzione dell’attività economica per effetto della pandemia, risalgono rispettivamente al 38,7% e 75,4%, ma rimangono inferiori ai valori osservati nel 2016.

Risultato del conto tecnico

Il risultato del conto tecnico al netto della riassicurazione ammonta a 712 milioni di euro (21,8% dei premi di competenza), in calo del 9,3% rispetto al 2020. La flessione rispetto
all’anno precedente riflette l’incremento degli oneri per sinistri (+139 milioni) e delle spese di gestione (+28 milioni), solo in parte bilanciati dalla crescita dei premi di competenza (+78 milioni).
Il risultato del conto tecnico è in aumento sul 2016 (+8,7%), grazie alla crescita della raccolta.

Analizzando le sue singole componenti, il risultato del conto tecnico beneficia dei
proventi da investimenti (54 milioni), ma è penalizzato dal peggior risultato delle cessioni in
riassicurazione (-78 milioni) e delle altre partite tecniche (-63 milioni).
In termini relativi, il risultato tecnico è pari a 12,6 euro per unità di rischio con una riduzione di 1,2 euro rispetto al 2020 e di 0,9 euro rispetto al 2016.

Profittabilità attesa per polizza

Il premio medio pagato per singola unità di rischio assicurata nell’anno è pari a 57,8 euro, superiore di 33,6 euro al premio puro pari a 24,2 euro. Il margine tecnico atteso per polizza, al netto della quota dell’utile degli investimenti trasferita dal conto non tecnico, è pari a 12,4 euro (13,2 euro nel 2020). Il valore, in calo rispetto al 2020, presenta livelli simili a quelli di inizio periodo.