Gli analisti della divisione Impact Forecasting di Aon hanno stimato le perdite globali per gli assicuratori nel primo trimestre dell’anno a 15 miliardi di dollari, mentre le perdite economiche complessive dovrebbero raggiungere quota 63 miliardi di dollari.

Secondo gli analisti, la stima della perdita assicurata di 15 miliardi di dollari è vicina alla media degli ultimi 10 anni.

Mentre le perdite assicurate nel primo trimestre del 2021 sono state in gran parte guidate dallo storico evento meteorologico invernale in Nord America e dal terremoto di Fukushima in Giappone – spiega Aon – l’inizio del 2022 ha visto costose tempeste di vento in Europa, il disastro australiano più costoso mai registrato, come così come un altro terremoto a Fukushima. Il quadro si presenta in maniera diversa nel 2023, poiché le forti tempeste convettive negli Stati Uniti sono state il motore principale dei danni ($ 5,4 miliardi). Gran parte delle perdite è stata attribuita anche al pericolo di terremoto, pari a circa 3,5 miliardi di dollari”. Aon osserva che il 58% dei sinistri assicurati è stato generato da eventi verificatisi negli Stati Uniti, mentre quelli avvenuti in Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA) hanno rappresentato il 25%.

Un forte contributo al bilancio complessivo del primo trimestre arriva dalla Nuova Zelanda che ha dovuto far fronte a condizioni meteorologiche senza precedenti che si sono susseguite nell’arco di quattro settimane, tra cui l’inondazione di Auckland e il ciclone Gabrielle che hanno provocato perdite assicurate intorno ai 2 miliardi di dollari.

A differenza delle perdite assicurate, i danni economici complessivi registrati nei primi tre mesi dell’anno ammontano a 63 miliardi di dollari, una cifra molto superiore alla media di 53 miliardi del 21° secolo e significativamente superiore alla mediana ($ 38 miliardi).

Aon afferma che le perdite economiche sono state dominate dall’impatto del terremoto in Turchia e in Siria, che ha rappresentato più della metà delle perdite totali (39,1 miliardi di dollari). Il primo trimestre 2023 risulta essere il più costoso nell’area EMEA dal 1990.

Inoltre, il primo trimestre del 2023 è stato anche di gran lunga il più mortale dal 2010, quando un terremoto distrusse Haiti provocando circa 160.000 vittime.