Dall’uso del cellulare alla stanchezza, sono diversi i rischi che le persone sottovalutano quando sono al volante. Da un’indagine di Altroconsumo su 1.700 automobilisti emerge che il comportamento più pericoloso messo in atto da parte dei guidatori è il contestuale utilizzo dello smartphone: il 27% ammette di inviare messaggi al volante, mentre il 17% afferma di dare un’occhiata online durante la guida. Altro comportamento a rischio è la guida in stato di ebbrezza: nonostante la maggioranza (87%) del campione ritenga molto pericoloso mettersi al volante dopo avere assunto bevande alcoliche, il 13% degli automobilisti ammette di guidare anche dopo aver bevuto troppo.
Anche la stanchezza rappresenta un fattore molto rischioso, riducendo notevolmente la capacità di reazione. Ma sembra un elemento alquanto sottovalutato, visto che il 26% afferma di guidare anche quando si sente stanco. Inoltre, il 90% afferma di utilizzare le cinture di sicurezza sempre fuori città, mentre in ambito urbano questa percentuale scende al 76%. Per quanto riguarda i limiti di velocità, la maggior parte (71%) ammette di superare i 70 chilometri all’ora in città, quando il limite è di 50; in autostrada il 43% guida oltre i 150 chilometri orari. Solo il 38% di coloro che tendono a superare i limiti stabiliti pensa che riducendo la velocità si possa contenere il rischio di sinistri, e la percentuale sale al 63% tra gli automobilisti che tendenzialmente si attengono alla velocità imposta dal codice stradale. Altroconsumo ha rilevato poi che il 52% degli intervistati ha avuto almeno un sinistro da quando ha iniziato a guidare; a uno su dieci è capitato negli ultimi tre anni. Nel 21% dei casi con feriti o addirittura decessi. La maggior parte degli incidenti è avvenuta in città (65%), poi su strade provinciali (17%) e su quelle statali (14%). Per gli automobilisti coinvolti, tra le cause più diffuse troviamo il mancato rispetto della distanza di sicurezza e delle precedenze, le manovre irregolari e la velocità elevata.
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