ULTIMI RITOCCHI AL DOCUMENTO CHE IL MINECONOMIA PRESENTERÀ SULLA LEGGE DI RIFORMA FISCALE
di Cristina Bartelli
Revisione della tassazione sul risparmio. Si guarderà alle basi imponibili. Due aliquote di tassazione proporzionale per i redditi di capitale anche nel mercato immobiliare. Restyling sull’Ires con la riscrittura dei costi parzialmente e totalmente indeducibili. Sono queste alcune delle novità in arrivo nel documento sulla legge delega fiscale su cui stanno lavorando i tecnici del ministero dell’economia e che ItaliaOggi è in grado di anticipare.

Sulla flat tax confermato l’impianto per l’esistenza del regime di favore e una via di uscita, una exit tax di due anni per chi sfora i tetti. Nella nuova bozza datata 30 marzo non si fa riferimento però alle aliquote per nessuna delle misure sia essa quella della flat tax sia essa quella della revisione per la cedolare secca o tassazione al risparmio. Si rinvia tutto alla fase di scrittura dei decreti delegati.

Tra gli ottimisti della legge delega c’è chi prospetta un testo definitivo condiviso entro domenica per arrivare a un voto se c’è accordo da mercoledì. Ma gli animi non sono pacificati anche da questa operazione di mediazione. Ieri in una nota il leader della Lega Matteo Salvini ha ribadito che: «La Lega non voterà mai in parlamento nessun aumento di tasse, sulla casa, sugli affitti, sui bot, sui conti corrente. Se ci porteranno in aula un aumento di tasse, sicuramente faremo di tutto per evitarlo». Anche Forza Italia in una nota ribadisce la contrarietà a ogni forma di modifica del catasto che possa comportare, tanto nel breve, quanto nel lungo periodo, un aumento delle imposte.

Per quanto riguarda la revisione del sistema degli acconti i tecnici stanno ragionando su un meccanismo che preveda un meccanismo più equo sul campo fiscale nel corso del tempo con un meccanismo di progressiva mensilizzazione degli acconti e dei saldi e l’eventuale riduzione della ritenuta d’acconto senza maggiori oneri per le finanze pubbliche.

Anche in questo caso la delega non si sbilancia rimandando la palla della definizione dei termini di applicazione ai decreti delegati.

Dal riordino delle deduzioni dalla base imponibile e delle detrazioni dell’Irpef è assunto l’impegno a destinare le risorse della loro eventuale eliminazione o rimodulazione a intervenire con ulteriori sgravi per i soggetti che rientrano nella nozione di redditi medio bassi.

Per quanto riguarda la tassazione sul risparmio la novità, rispetto alle bozze di lavoro precedenti è quella di individuare la progressiva armonizzazione dei regimi di tassazione del risparmio anche con riferimento alle basi imponibili tenendo conto dell’obiettivo di contenere gli spazi di elusione di imposta. Attualmente la tassazione è prevista al 12,5%, le ipotesi di calcolo su cui si avrà il tempo dei decreti delegati su cui confrontarsi prevedono una doppia aliquota al 15 e al 23%.

Un discorso similare potrà essere fatto per la cedolare secca dove si indica in via transitoria l’inserimento di due aliquote di tassazione proporzionale e a regime la medesima aliquota proporzionale riferibile al primo scaglione Irpef.

Certo l’arrivo del cashback fiscale partendo dalle detrazioni sanitarie che saranno corrisposte tramite l’app Io.

Inoltre nelle dichiarazioni quadro della legge delega nei meccanismi di contrasto dell’elusione fiscale si dà un posto all’utilizzo dell’intelligenza artificiale negli strumenti per stanare i comportamenti difformi.

Si apre infine accanto all’interoperabilità delle banche dati fiscali alla possibililtà di ottemperare agli adempimenti tributari via web.
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