A LANCIARE L’ALLARME È LA FABI, CHE RILEVA UN AUMENTO DEL 7% RISPETTO AL FEBBRAIO 2021
di Teresa Campo
La pandemia comincia a pesare sui bilanci familiari, rendendo più difficile il rimborso dei debiti, e la guerra Russia-Ucraina sembra destinata a peggiorare la situazione. E’ cresciuto di quasi 1 miliardo di euro negli ultimi 12 mesi l’ammontare delle rate non pagate relative ai mutui e ai prestiti concessi dalle banche. Anche se di importo non così rilevante, si tratta di una brusca inversione di tendenza, la prima dopo quasi sei anni di progressivo calo del credito deteriorato riconducibile alla clientela privata: l’ultimo dato in crescita risale a maggio 2016, quando lo stock di sofferenze era salito di 100 milioni di euro a 37,5 miliardi dai 37,4 miliardi di aprile. In dettaglio, da febbraio 2021 a febbraio 2022 le sofferenze delle famiglie sono salite da 11,559 a 12,373 miliardi, 804 milioni in più (+7,04%). E il fenomeno è in accelerazione visto che da novembre 2021, in soli tre mesi, si è registrato un aumento dello stock di prestiti non saldati di 1,476 miliardi (+13,55%). È quanto emerge da un’analisi della Fabi, la Federazione autonoma dei bancari italiani. «È un’importante spia di difficoltà di cittadini e clienti, che non va sottovalutata, anche se la cifra, circa 800 milioni, è relativamente contenuta», ha spiegato Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi. «Per la prima volta infatti dopo molti anni sono tornate a crescere le sofferenze delle famiglie che fanno fatica a pagare le rate. Sono i primi effetti della crisi economica generata dalla pandemia, solo in parte tamponata con le moratorie dello Stato, primi segnali di incertezza delle fasce più deboli della società. La guerra tra Russia e Ucraina, purtroppo, aumenterà difficoltà economiche e disagi, per cui ritengo che il governo debba confermare una serie di interventi, prorogando le garanzie sui nuovi prestiti e le moratorie su mutui e finanziamenti già erogati in passato, almeno fino al termine del conflitto». Non crescono tuttavia solo gli arretrati della clientela nel rimborso dei finanziamenti bancari. Nello stesso arco di tempo analizzato, il credito finalizzato all’acquisto di abitazioni è salito di 18 miliardi e 439 milioni, in aumento del 4,69%, mentre lo stock complessivo è passato da 393 miliardi e 457 milioni di febbraio 2021 a 411 miliardi e 896 milioni di un anno dopo. In totale i finanziamenti alle famiglie sono cresciuti di 23,244 miliardi, considerando anche l’aumento del credito al consumo (+1,45% a 111,82 miliardi) e dei prestiti personali (+2,31% a 142,285 miliardi). (riproduzione riservata)
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