di Silvia Valente
Le sanzioni dei Paesi occidentali ai danni della Russia non sono riuscite a porre fine al conflitto in Ucraina, o almeno a far sedere Putin al tavolo con meno potere negoziale. Eppure le sanzioni non possono dirsi inutili perché «il loro impatto sull’economia russa sarà significativo quantomeno quest’anno e il prossimo», con una contrazione stimata del pil, rispettivamente, dell’11% e del 5%. Lo ha dichiarato Alessandro Terzulli, chief economist di Sace, sulla base delle mappe dei rischi dell’Oxford Economics. Certo la guerra e le sanzioni avranno delle conseguenze su tutte le economie, anche occidentali, ma «una recessione mondiale sembra ancora improbabile». A rischio sono i flussi di esportazioni verso la Russia che valgono, ad esempio, per l’Italia di 7,7 miliardi di euro. Ma è sulle catene di fornitura di materie prime ed energetiche che Russia e Ucraina giocano un ruolo cruciale per il resto del mondo e su cui quindi si vedono maggiormente gli impatti del conflitto con conseguenze generalizzate per gli altri Paesi. La guerra ha infatti acuito gli squilibri tra domanda e offerta già presenti a fine 2021 e inizio 2022 e quindi accelerato ulteriormente l’inflazione. Se, infatti, a febbraio si prevedeva una crescita del pil mondiale al 4% per il 2022, adesso si parla di un +3,4%, in rallentamento dello 0,6% ma «ben lontano da una vera e propria recessione globale», rassicura Terzulli. Anche le stime per il commercio internazionale di beni sono riviste al ribasso di oltre un punto percentuale ma comunque del +3,9% per quest’anno. D’altro canto, l’inflazione globale è quasi triplicata rispetto a prima della guerra. Quanto all’Ue, è ormai chiara la sua «vulnerabilità» agli impatti economici del conflitto. Così, in linea con i trend internazionali, la crescita europea è stata rivista al ribasso mentre l’inflazione in rialzo per il 2022. Molto dipenderà anche dalla risposta della politica monetaria dell’Ue che durante la pandemia «restando accomodante è riuscita ad attenuare lo shock economico». (riproduzione riservata)
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