Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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A dicembre 2021 i pagatori puntuali rappresentano il 38,5% del totale, mentre i pagamenti con oltre 30 giorni di ritardo raggiungono l’11%. Si tratta dei migliori dati dallo scoppio della pandemia, che certificano la ripresa economica in atto. I dati emergono dallo Studio Pagamenti aggiornato al 31 dicembre 2021 e realizzato da Cribis
Una vittoria della lista Caltagirone per Generali sarebbe allarmante. Con l’avvicinarsi dell’assemblea del 29 aprile che dovrà definire il nuovo vertice della prima compagnia assicurativa italiana si alzano i toni della contesa. In un’intervista rilasciata a Bloomberg, Lorenzo Pellicioli, ceo di De Agostini, azionista di Trieste con l’1,44% (ma in fase di dismissione) ha sottolineato come la strategia dall’imprenditore romano sia «poco chiara» e per questo motivo «rischia di rendere insicuri gli investitori sul futuro della compagnia».

È stalking aggravato il mobbing del datore. Condannato per atti persecutori il manager che vessa i dipendenti con contestazioni disciplinari pretestuose, creando un clima di terrore in azienda: «l’efficienza» nella produzione «non può essere raggiunta attraverso l’umiliazione dei dipendenti».
Gli investimenti nella tecnologia blockchain a livello mondiale arriveranno quest’anno a 11,7 miliardi di dollari (10,7 mld euro) e il sistema bancario italiano è pioniere in Europa: è quanto emerge da una ricerca della Rome Business School.
  • Generali
L’Ivass ha comunicato che attualmente non ci sono elementi per individuare un concerto fra gli ex pattisti Caltagirone-Crt-Delfin.

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  • L’Ivass su Generali: non c’è concerto dei pattisti nell’acquisto di quote
Francesco Gaetano Caltagirone, Leonardo Del Vecchio e Fondazione Crt non hanno compiuto attività di «concerto» nel loro patto parasociale su Generali. Lo ha stabilito ieri l’Ivass in risposta a una «segnalazione» che Generali aveva inviato alla vigilanza sulle assicurazioni il 3 febbraio «in merito agli acquisti concertati» di titoli del Leone di Trieste. Caltagirone aveva lasciato il patto che aveva costituito a settembre 2021 solo con Delfin (Del Vecchio) cui pochi giorni dopo si era aggiunto l’ente torinese. La compagnia guidata da Philippe Donnet aveva chiesto a Ivass di «accertare se sia stata posta in essere e continui, pur in diversa forma, un’attività in concerto da parte di taluni soci». L’Ivass ha «comunicato ieri alla compagnia che, «sulla base delle verifiche finora condotte, anche nell’ambito della collaborazione tra autorità, non si riscontrano, allo stato, utili elementi per l’avvio di un procedimento amministrativo». L’Ivass comunque «nell’ordinaria attività di vigilanza, continua a seguire con attenzione gli eventi che riguardano gli assetti partecipativi della compagnia». Il parere Ivass si affianca a quello diffuso lunedì da Consob che non ha ravvisato «violazioni» negli acquisti dei membri del patto che — al suo livello massimo — era arrivato a comprendere oltre il 16% di Generali. Pochi giorni fa il patto è stato sciolto: se il concerto fosse stato ravvisato, i pattisti avrebbero dovuto chiedere l’ok Ivass per andare cumulativamente oltre il 10%.

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  • Ivass: nessun accordo tra ex pattisti
L’Ivass non ha riscontrato attività di concerto nell’acquisto di azioni Generali da parte dei tre “ex pattisti” Francesco Gaetano Caltagirone, Leonardo Del Vecchio e Fondazione Crt. L’autorità che vigila sulle polizze, tuttavia, «continua a seguire con attenzione gli eventi che riguardano gli assetti partecipativi della compagnia e si riserva di adottare le iniziative necessarie ove ne ricorrano i presupposti di legge». Lo scorso 3 febbraio, Generali aveva inoltrato a Ivass una segnalazione «in merito agli acquisti concertati di azioni di Generali», in cui chiedeva di accertare un eventuale “concerto” fra i tre soci, che avrebbe portato a sterilizzare una parte dei loro diritti di voto all’assemblea che il 29 aprile dovrà rinnovare il cda del Leone. Una simile segnalazione Generali l’aveva inoltrata in Consob, che l’altro ieri ha reso noto di non ravvisare un concerto o la violazione degli obblighi informativi da parte dei tre soci critici di Generli. L’Ivass ha fatto sapere di non avere ravvisato neanche «elementi utili per avviare un procedimento amministrativo» sulla possibile violazione delle soglie autorizzative in Generali da parte dei tre ex pattisti in solido.

  • Blackstone: a UnipolSai Palazzo Mancini, la sede di Gucci a Roma
Il gruppo assicurativo capitanato da Carlo Cimbri ha definito l’acquisizione, al termine di una gara coordinata dall’advisor Cushman & Wakefield, dello storico Palazzo Mancini a Roma di proprietà del colosso americano Blackstone. Avviata nell’ottobre 2021, come anticipato a suo tempo dal Sole24 Ore, la gara si è appena conclusa dopo aver richiamato un parterre di investitori internazionali, Sgr, ma anche family office e privati. L’operazione sarà definita a maggio, mese per il quale si attende l’ok della Sovrintendenza.
  • Unipol, Cimbri presidente Nessun ceo e deleghe a Laterza

Handelsblatt

 

  • R+V aumenta significativamente i profitti – nonostante il disastro dell’inondazione
La tempesta Bernd ha portato al più grande volume di sinistri nella storia della compagnia. R+V è soddisfatta dell’inizio del 2022, ma il resto dell’anno è gravato da incertezze. Nell’attività assicurativa primaria, la raccolta premi è aumentata del 4,3 per cento a 5,9 miliardi di euro nel primo trimestre, come ha annunciato martedì la società di Wiesbaden.