Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

Il profilo fiscale, pur non rappresentando il motivo principale per cui sottoscrivere una forma pensionistica, costituisce un elemento di interesse notevole. MF-Milano Finanza ne ha parlato con l’avvocato Flavio De Benedictis, legale e consulente del Mefop con competenze di risparmio previdenziale.
Per i giovani Brambilla (Itinerari Previdenziali) propone di uniformare il metodo contributivo a quello misto, superando la Fornero Il sistema è sostenibile? Sì, se tutti lavorano fino all’età che gli spetta
Secondo l’Onu entro il 2100 l’aspettativa di vita potrà arrivare a un secolo La longevità obbliga a ripensare il welfare per adattarlo alle esigenze del cambiamento demografico in corso. E all’impatto delle nuove scelte di vita e di carriera sulle pensioni
Sostenere le imprese e lo sviluppo del paese nonostante il periodo di tensioni internazionali e gli ultimi strascichi della pandemia, senza mai perdere di vista la stabilità patrimoniale. Sono le sfide a cui deve rispondere il settore bancario italiano, le cui eccellenze sono state premiate in occasione della diciannovesima edizione degli MF Banking Awards, l’annuale riconoscimento di MF-Milano Finanza assegnato ai protagonisti del settore finanziario che più si sono distinti nei dodici mesi precedenti. Il premio per il bancassicuratore dell’anno è stato invece assegnato a Carlo Cimbri, ceo di Unipol, «per l’espansione del gruppo in campo bancario che sta dando luogo a un nuovo polo nazionale alternativo a quelli tradizionali».
E’ indubbio che gli obiettivi di crescita presentati al mercato lo scorso 25 aprile dal tandem Luciano Cirinà e Claudio Costamagna, rispettivamente candidati ceo e presidente della lista messa a punto da Francesco Gaetano Caltagirone, siano attraenti. La promessa di realizzare un tasso medio annuo di crescita (cagr) dell’utile per azioni (eps) superiore al 14%, puntando anche sulle operazioni straordinarie, ben oltre il 6-8% promesso dall’attuale ceo della compagnia, Philippe Donnet, che ha il sostegno del cda per un terzo mandato (oltre che di Mediobanca), rappresenta un richiamo allettante. Ma tanti sono i dubbi espressi dagli analisti dopo la presentazione a Milano di «Awakening the lion», alludendo al fatto che c’è bisogno di svegliare il Leone (simbolo delle Generali) che negli ultimi anni è rimasto dormiente mentre le altre grandi assicurazioni europee continuavano a crescere.
Una delle critiche che ha occupato quattro pagine della presentazione del piano “Awakening the Lion” che è alla base del programma della lista che fa capo a Francesco Gaetano Caltagirone per le prossime elezioni del consiglio delle Generali riguarda il difetto del modello di governance. Secondo la lista Tripla C (Caltagirone- Claudio Costamagna- Luciano Cirinà), la governance del Leone è troppo schiacciata sulla figura e sui poteri del Ceo-Amministratore delegato, Philippe Donnet, e i rimedi proposti sono l’istituzione di un Comitato Esecutivo, di un direttore generale diverso dall’amministratore delegato e di un Lead independent director. Sia la lista presentata dal Cda attuale delle Generali sia quella antagonista vantano fior di professionisti esperti nella corporate governance, per cui l’addentrarsi in questa materia rischia di essere foriero di inesauribili dibattiti, a beneficio di pochi.
La guerra in Ucraina ci lascia una consapevolezza in più: ormai anche gli attacchi cibernetici e l’utilizzo criminale dell’intelligenza artificiale sono una minaccia per la sicurezza. Di questo ha parlato con chi scrive Roberto Baldoni, direttore dell’Autorità per la cybersicurezza nazionale, durante gli Stati Generalid dell’IA di Class Editori. Questo è il resoconto della sua intervista a 360 gradi.
Non ci sono più aggettivi per descrivere il disastro del mercato dell’auto. I dati rilasciati da Unrae hanno mostrato come anche marzo si sia chiuso con 119.497 immatricolazioni, il 29,7% in meno (oltre 50mila veicoli) rispetto allo stesso mese del 2021. Il primo trimestre, che storicamente rappresenta circa il 30% del volume annuale, a quota 338.258 unità, ha segnato una flessione annua (109mila veicoli in meno) del 24,4%.
La polizza di Axa Mps si appoggia unicamente alla stabilità della gestione separata Mpv12, con rendimenti attesi blandi
Il prodotto di Poste Vita si appoggia a duna ricca schiera di fondi esterni ed Etf, con buona offerta di opzionalità

corsera

  • Generali, ora la sfida è anche sulle deleghe di voto
Anche sulle deleghe di voto si gioca la battaglia per la conquista del board Generali tra la «lista del cda» appoggiata dal primo socio Mediobanca con il 17,2% dei voti e quella presentata da Francesco Gaetano Caltagirone e sostenuta da Leonardo Del Vecchio, insieme attorno al 18%. Una disfida che ieri il Wall Street Journal, evocando Guelfi e Ghibellini, ha evidenziato come esempio di scontro per il controllo: «A parte la dubbia pratica dei voti presi in prestito (il riferimento è al 4,4% in mano a Mediobanca, ndr), il caso mostra in qualche modo come dovrebbe funzionare la corporate governance. Assomiglia a una situazione di attivisti negli Stati Uniti, solo con imprenditori miliardari». Decisivi all’assemblea del 29 aprile saranno i soci, investitori istituzionali e risparmiatori, che in questo momento vedono il titolo volare in Borsa: ieri 21,11 euro, +22,5% nell’ultimo mese. Ed è a loro che da ieri si rivolge Generali, con il proxy advisor Morrow Sodali, mentre Caltagirone si è già affidato a Proxitalia-Georgeson. Il rischio evidenziato dal quotidiano americano è che lo scontro possa paralizzare Generali, come è successo per esempio nelle vicende di Tim.

  • Generali, il Parlamento esce dalla partita sul vertice
Il Parlamento non giocherà la partita di vertice alle Generali. Ma entrerà in campo a battaglia finita, quando sarà ormai definito l’esito dello scontro fra la «lista del cda» che ricandida l’attuale ceo Philippe Donnet e quella animata da Francesco Gaetano Caltagirone che propone Luciano Cirinà alla guida del Leone con Claudio Costamagna alla presidenza. Slitta al 31 maggio l’audizione chiesta dalla bicamerale sulle banche a Donnet, inizialmente fissata per il 5 aprile cioè tre settimane prima dell’assemblea del 29. Il rinvio ufficialmente accoglie una richiesta arrivata dallo stesso Donnet, come spiega una nota della presidenza della bicamerale
  • Howden compra e apre a Venezia
Il gruppo assicurativo inglese Howden, già impegnato in un’offerta per Assiteca, ha annunciato l’acquisizione a Treviso dei broker Nord Est e Asi e l’apertura degli uffici di Howden Italia a Venezia-Mestre. «La nuova base operativa di Mestre – si spiega in un comunicato – conferma la scelta strategica di Howden, broker assicurativo indipendente, maggior gruppo europeo e uno dei più importanti a livello mondiale, di puntare su un’area ad alta densità imprenditoriale come il Nordest».

  • Consulenza. Quando i profili di rischio risentono di misurazioni inadeguate
  • Consulentia 2022 Anasf guarda al mondo delle assicurazioni
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  • Auto. La guerra mette sotto pressione il settore soprattutto in Europa
  • Gli assicuratori e il tesoretto di BTp da oltre 312 miliardi Cosa si rischia?