Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Il blitz che giovedì 7 ha portato il Crédit Agricole al 9,2% di Banco Bpm è arrivato ieri al vaglio del board di piazza Meda. Nell’ambito di una seduta dai toni che i partecipanti hanno definito «cordiali» il ceo Giuseppe Castagna, il presidente Massimo Tononi e gli amministratori hanno compiuto una prima ricognizione del deal che di fatto ha trasformato una public company in una società ancorata a un gruppo internazionale. Pur rinnovando l’apprezzamento per gli acquisti, un punto su cui Castagna avrebbe insistito è che l’iniziativa non è stata concordata con il vertice del Banco.
Intanto, già si discute su di un interesse all’operazione in questione per gli asset assicurativi – in contrasto o anche in raccordo con l’Agricole – della connazionale compagnia di assicurazione Axa, cosa che accentua l’esigenza di chiarezza.
Mediobanca risponde alla Consob in relazione all’operazione di prestito titoli che nel settembre scorso l’ha proiettata dal 12 9 al 17,2% delle Generali. In una nota Piazzetta Cuccia «conferma di essere pienamente legittimata ad esercitare nella prossima assemblea» del Leone «i diritti di voto relativi alle azioni prese a prestito».
Un solo progetto per Consob e uno per Ivass mentre, per quanto riguarda Banca d’Italia, ci sono 21 domande sotto esame, di cui ancora però non si conosce l’esito. La sandbox italiana, l’iniziativa nata per testare in un ambiente controllato, con un dialogo costante tra società e autorità, prodotti e servizi tecnologicamente innovativi nel settore bancario, finanziario e assicurativo è partita, anche se a rilento.

Banco Bpm ha deciso di esercitare l’opzione call sull’81% del capitale di Bipiemme vita. A vendere la quota è il partner Covea. L’istituto guidato dall’amministratore delegato Giuseppe Castagna detiene già una quota del 19%. Bipiemme vita, a sua volta, possiede l’intero capitale di Bipiemme assicurazioni, che è attiva nel ramo danni.

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  • Banco Bpm accelera e sale al 100% di Bipiemme vita
Bpm stringe i tempi sulla bancassurance. Anticipando il piano strategico, che prevedeva l’internalizzazione dell’attività assicurativa in joint-venture con Covéa entro la fine del 2023, il cda della banca milanese ha deciso di esercitare l’opzione per acquistare l’81% di Bipiemme Vita, di cui Banco Bpm possiede già il 19%. A sua volta Bipiemme Vita controlla il 100% di Bipiemme Assicurazioni, che opera nel ramo danni. Il prezzo dell’operazione è stimato in 310 milioni. L’accelera-zione non sarebbe legata all’ingresso nel capitale del Crédit Agricole, dal 7 aprile primo socio di Bpm con il 9,18%, di cui circa il 6,5% è stato girato da Jp Morgan, come emerge dagli aggiornamenti Consob sulle partecipa-zioni rilevanti (la banca Usa figura azionista con tale quota il 4 aprile). Oltre a un extra dividendo di 120 milioni per Bpm, l’acce-lerazione su bipiemme Vita porterà 29 milioni di utile netto in più nel 2023. ’integrazione di Vera Vita e Vera Assicura-zioni, in partnership con Cattolica, invece non potrà avvenire prima di gennaio 2023, quando scade la call.
  • Assicurazioni Generali, gli sfidanti a caccia dei voti sulle liste per l’assemblea
Manca un giorno alla record date, termine ultimo in cui gli azionisti possono registrare i titoli per votare all’assemblea del 29 aprile per il rinnovo del consiglio di Generali. Ora si aspetta la risposta del mercato. Martedì sera Mediobanca ha dichiarato di essere «legittimata» a esercitare i diritti di voto anche sul prestito titoli, pari al 4,4%. Un’interpretazione che la lista contendente di Francesco Gaetano Caltagirone non condivide perché nel caso in cui fosse eletta «la lista del cda» con uno scarto inferiore al 6% il consiglio sarebbe «delegittimato di fatto». Mediobanca ribatte che un’analoga operazione sarebbe stata fatta anche da Caltagirone. In questo caso però si tratta di strumenti derivati a copertura del rischio oscillazioni del titolo, in scadenza a giugno. Ieri intanto ha preso avvio la campagna stampa di «Awakening the Lion», il programma per il rilancio del Leone presentato dallo stesso Caltagirone, che segue a ruota quella avviata domenica dalla lista che punta al rinnovo del ceo Philippe Donnet e che ha avuto il sostegno dei proxy.

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  • Banco Bpm si ricompra la joint venture assicurativa da portare in dote ai francesi
Il Banco Bpm si ricompra la joint venture Bpm Vita dai francesi di Covea. Una fabbrica prodotto che, ad onta del nome, finora era controllata all’81% dal partner assicurativo e solo al 19% da Piazza Meda. Che, con un esborso di 310 milioni (ma 120 torneranno come dividendo straordinario staccato dalla compagnia, al perfezionamento) si porta a casa il primo pezzo delle sue attività di bancassicurazione. È l’inizio di un progetto complessivo, annunciato con il piano strategico al 2024, e che vede il Banco intenzionato a internalizzare anche l’altra compartecipata – ben più grande – con Cattolica, la cui finestra di esercizio scatta il prossimo gennaio. Mossa attesa quindi, dal punto di vista strategico, ma che forse ha visto un’accelerazione, dopo che Crédit Agricole ha annunciato di aver comprato il 9,18% di Banco Bpm (oggetto ieri di un’informativa nel cda di Piazza Meda) e di cui proprio ieri è arrivata la comunicazione in Consob: il 6,47% è arrivato da Jp Morgan. È stata la banca americana, tradizionale advisor dei francesi in Italia, a costruire la prima parte del pacchetto complessivo, come aveva già detto Agricole, che nel comunicato aveva citato «un’operazione con una primaria banca internazionale». Ma in quel comunicato c’era già indicato anche altro, l’intenzione dichiarata di «ampliare l’oggetto della partnership strategica» con Banco Bpm, con cui da tempo c’è in essere la joint venture nel credito al consumo, con Agos (61% Agricole, 39% Banco). Ebbene, proprio la bancassicurazione è uno dei terreni più fertili di attività non strettamente creditizie, ma ben profittevoli per le banche. E secondo voci di mercato l’Agricole starebbe spingendo proprio per diventare il partner delle attività di bancassicurazione dei milanesi, forte anche del fatto che, in Francia, gestisce “in casa” le polizze agli sportelli, ed è leader di mercato.

  • Polizze sotto la lente per rispondere dei danni verso i condòmini
  • BancoBpm ricompra l’81% del Vita: mani libere su partnership assicurative

Handelsblatt

 

  • I capi economisti degli assicuratori: l’incertezza sull’approvvigionamento di gas è la più grande sfida per l’economia
I capi economisti dei principali assicuratori vedono la guerra di aggressione russa all’Ucraina come un punto di svolta per il modello economico della Germania. Oltre ai problemi di approvvigionamento in corso nella crisi di Coronavirus e l’alta inflazione, l’incerto approvvigionamento di gas è una delle maggiori sfide in Germania. La Germania sta attualmente vivendo il suo “momento greco”, ha detto il capo economista di Allianz Ludovic Subran martedì in una discussione organizzata dall’associazione GDV. A causa della sua dipendenza dal gas russo, la Repubblica federale sta affrontando problemi simili a quelli della Grecia durante la crisi del debito sovrano a partire dal 2010, ha detto, aggiungendo che è necessaria una più forte cooperazione europea per sostenere la trasformazione energetica. “La prosperità della Germania era basata sull’auto-inganno”, ha continuato Subran. Con bassi costi per l’energia, l’ambiente e la sicurezza, la gente si è illusa per anni. Il “dividendo della pace” era un’illusione. Ora ci viene presentato il conto. La Germania potrebbe andare avanti senza il gas russo, ma la conversione sarebbe costosa.
  • Il regolatore vuole la divulgazione degli stress test degli assicuratori
I grandi assicuratori europei dovranno rivelare le loro prestazioni negli stress test in futuro, secondo la volontà della loro autorità di vigilanza. Il regolatore assicurativo EIOPA, con sede a Francoforte, ha invitato martedì la Commissione UE e il Parlamento a consentire la pubblicazione dei risultati individuali, come è stato per anni per le banche. “La nostra esperienza negli ultimi anni ha dimostrato che la divulgazione senza un obbligo legale rimarrà l’eccezione piuttosto che la regola”, ha detto il presidente dell’autorità, l’olandese Petra Hielkema. “L’industria assicurativa e il suo quadro normativo sono abbastanza solidi e pronti per questo cambiamento”.La divulgazione potrebbe essere adottata come parte della riforma del quadro Solvency II dell’UE, ha suggerito l’EIOPA. Il predecessore di Hielkema, il portoghese Gabriel Bernardino, aveva sempre fatto affidamento sulla divulgazione volontaria.