LA CASSAZIONE PRECISA QUANDO IL CONDOMINIO È RESPONSABILE PER L’INFORTUNIO E QUANDO NO
di Gianfranco Di Rago
Conoscere bene un luogo, quale per esempio la rampa di scale o il cortile condominiali, non sempre si rivela un vantaggio. Infatti, chi subisce un infortunio durante un tragitto che è solito compiere abitualmente avrà maggiori difficoltà a ottenere il risarcimento del danno dal custode dell’area nella quale è avvenuto l’incidente. Come confermato dalla Corte di cassazione, sezione sesta civile, con la recente ordinanza n. 9437 del 23 marzo 2022, la conoscenza dello stato dei luoghi e il mancato utilizzo dell’ordinaria diligenza da parte del danneggiato possono escludere il diritto al risarcimento, laddove la condotta della vittima si sia rivelata la causa diretta del danno.

Non è raro che all’interno del condominio si verifichino infortuni ai condomini o a terzi che utilizzino le parti comuni. In tali casi i danneggiati spesso pretendono di essere risarciti sull’erronea convinzione che il condominio, per il semplice fatto di essere custode delle parti comuni, sia obbligato a rispondere di qualunque incidente si verifichi su di esse. Ma non è sempre così, perché volta per volta occorre verificare anche il comportamento osservato dal danneggiato e le sue conseguenze nella concreta dinamica del fatto dannoso, nonché l’eventuale apporto causale derivante dalla condotta di soggetti terzi o da eventi di forza maggiore.
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