Le perdite da catastrofi per gli assicuratori privati e pubblici raggiungeranno almeno i 14 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2022, secondo un nuovo rapporto di Aon.

Il rapporto di Aon, il Q1 Global Catastrophe Recap, afferma che le perdite economiche totali derivanti da catastrofi nel Q1 2022 sono state di 31 miliardi di dollari in tutto il mondo, di cui poco meno della metà coperti da assicuratori pubblici e privati. IL broker ha anche notato che quest’anno è il sesto di fila che le perdite del Q1 hanno superato i 10 miliardi di dollari.

Il rapporto ha evidenziato diversi eventi meteorologici significativi. Tra questi, le tempeste di vento di febbraio in Europa, che ha definito l’evento più costoso del 1° trimestre 2022 e che ha causato perdite di oltre 4,3 miliardi di dollari per gli assicuratori; il terremoto di marzo in Giappone, che potrebbe causare perdite di oltre 2 miliardi di dollari; le gravi tempeste convettive negli Stati Uniti nello stesso mese, che dovrebbero avere una perdita di miliardi di dollari; e le vaste inondazioni in Australia.

Il crescente impatto delle catastrofi minori

Negli ultimi anni la crescente natura impattante dei “pericoli secondari” come il clima invernale, le inondazioni e le tempeste convettive gravi hanno rappresentato una parte significativa del costo economico trimestrale complessivo.

Questo – secondo gli autori del report – rafforza la questione se il termine ‘secondary peril’ sia diventato obsoleto, perché le perdite associate a questi pericoli stanno colpendo comunità più popolate con intensità crescente e determinando costi di perdita più elevati.

Questo avviene in un contesto in cui le perdite combinate del Q1 per il 2021 e il 2022 sono state le seconde più alte dopo quelle tra il 2020 e il 2021. Quest’ultimo periodo ha visto perdite per 36 miliardi di dollari, rispetto ai precedenti 40 miliardi.

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