I 16 MILIONI DI UTILE 2021 NON SARANNO DISTRIBUITI. LA COMPAGNIA PUNTA A CRESCERE GUARDANDO A FUSIONI E ACQUISIZIONI
di Anna Messia
Tra frenata del turismo per il covid e aumento dei danni provocati dalle grandinate per il maltempo, il 2021 è stato particolarmente provante. Nobis Assicurazioni è riuscita comunque a chiudere l’anno con un aumento dei premi del 25% a 375 milioni, un utile raddoppiato da 8 a 16 milioni e un Roe stabile al 22,3%. Risorse che la compagnia ha deciso di non distribuire tra i soci, ma accantonare per nuove possibili operazioni straordinarie, come racconta a MF-Milano Finanza il presidente di Nobis Assicurazioni, Alberto Di Tanno, che è anche il primo azionista con circa l’80%, seguito dall’amministratore delegato Giorgio Introvigne (con circa il 9%) e da Investimenti Industriali (5%) a sua volta partecipata dalla Lamse di Andrea Agnelli. «La nostra compagnia è partita nel 2008 come una start up e grazie anche alle acquisizioni di Filo Diretto (specializzata nel turismo, ndr), Apulia Vita e Darag – che opera nei rami auto ed elementari – ha raggiunto in poco tempo una posizione di mercato da media realtà», commenta Di Tanno, che è anche presidente di Intergea, azienda torinese leader nazionale della distribuzione automotive, e che ha creduto nel progetto. «Ora però serve fare un salto dimensionale, con un’operazione straordinaria come una fusione o un’acquisizione, senza escludere neppure una possibile quotazione in Borsa, ovviamente a condizioni di mercato favorevoli», aggiunge il manager, sottolineando come la decisione di non pagare dividendi sia legata alla volontà di farsi trovare all’appuntamento con una situazione patrimoniale solida. Dal punto di vista di Solvency II l’indice del comparto Danni è in particolare pari a 175% e quello di Nobis Vita è pari a 432%, in forte rialzo rispetto al 2020.

Intanto, per l’anno in corso, le previsione sono di un’ulteriore crescita dei premi tra 420 e 430 milioni e il gruppo stima una crescita degli utili a doppia cifra e un Roe ancora intorno al 22,5%. «Ci aspettiamo risultati tecnici in miglioramento ma ci sono inevitabilmente incognite legate all’andamento volatile dei mercati finanziari», aggiunge. Intanto, tornando ai risultati raggiunti nel 2021, l’andamento è stato inevitabilmente influenza dalla pandemia, con i negativi riflessi sul turismo e le difficoltà del settore automotive dovute alle forti grandinate e aggravate dalla crisi dei microchip, due settori chiave per Nobis Assicurazioni. «Ma per effetto dell’acquisizione del portafoglio danni di Darag Italia, siamo riusciti a incrementare la raccolta premi sia sul canale agenziale, sia con prodotti innovativi nell’automotive mantenendo sopra il 20% il Roe, con il raggiungimento di un utile positivo nella compagnia vita che dai 19 milioni di premi di due anni fa è arrivata oggi a superare gli 80 milioni», conclude. (riproduzione riservata)
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