CONSOB NON PRENDE MISURE PER STERILIZZARE LE QUOTE DI DEL VECCHIO, CALTAGIRONE E CRT
di Anna Messia
Dopo la politica, con la Commissione Banche che ha rinviato le audizioni dei vertici Generali a ben oltre l’assemblea del 29 aprile, anche le autorità di vigilanza sembrano pronte a lasciare che sia il mercato a decidere quale dovrà essere il futuro assetto della prima compagnia assicurativa italiana. Ieri Consob ha fatto sapere di non ravvisare alcun concerto tra i tre azionisti della compagnia, Francesco Gaetano Caltagirone, Leonardo Del Vecchio e Crt, che alla fine dello scorso avevano firmato un patto di consultazione pronte a chiedere discontinuità rispetto alla passata gestione dell’assicurazione. Un patto che, all’epoca rappresentava il 16,309% del capitale sociale della compagnia, superiore quindi complessivamente al 10% in base al quale, secondo il Tuf, il soggetto che effettua le comunicazioni, è tenuto a dichiarare esplicitamente gli obiettivi che intende perseguire di lì ai sei mesi successivi e a fornire a regulator e mercato altre informazioni. Il sospetto da parte di Generali che aveva presentato il quesito alla Commissione era, in altre parole, che ci fosse un concerto tra i tre azionisti. Un’ipotesi respinta da Consob, secondo cui, come si legge nel consueto bollettino, «in riferimento al superamento individuale delle soglie partecipative non sono emerse violazioni degli obblighi di comunicazione» e non si riscontrano neppure «asimmetrie informative» o «violazione degli obblighi informativi». Anche perché i tre azionisti, saliti tra l’altro ora a ridosso del 20%, con il 9,5% di Caltagirone, l’8% di Vecchio (pronto a salire ancora) e l’1,7% di Crt, hanno sciolto definitivamente il patto di consultazione, prima con l’uscita dell’imprenditore capitolino e poi, nei giorni scorsi, con il passo indietro degli altri due. Ora a dire la sua sulla questione dovrà essere l’Ivass, anch’essa chiamata in campo da Generali, che sarebbe pronta a completare l’istruttoria nei prossimi giorni ma la sensazione, alla luce della decisione Consob, è che alla fine dovrà essere il mercato a scegliere tra le due liste che si contendono la gestione di Generali: quella del cda, che propone la riconferma per un terzo mandato del ceo Philippe Donnet, forte dei buoni risultati raggiunti in questi anni e del record del 2021, che trova il sostegno di Mediobanca (con circa il 17,27%) e quella presentata da Caltagirone, che con Luciano Cirinà al timone, vuole accelerare su acquisizioni e taglio dei costi, e che Del Vecchio, nei giorni scorsi, ha detto pubblicamente di sostenere. Anche la questione del prestito titoli (4,4%), utilizzato da Mediobanca per accrescere la sua quota dal 12,8% al 17,27%, considerata illegittima da Caltagirone e Del Vecchio, sembra destinata a rimanere senza risposta. Non solo perché, formalmente, alla Commissione non è arrivata nessuna domanda specifica sul tema ma soprattutto perché (come era stato già per la lista del cda) manca una norma primaria che regoli la materia e che consenta a Consob di intervenire, anche se la Commissione continua a monitorare con attenzione la vicenda. (riproduzione riservata)

Chi sono le 13 candidate indipendenti delle due liste in corsa per il cda di Trieste
di Andrea Giacobino
Tredici su 26 è un’ottima quota per parlare di un Leone «rosa» per metà. Sono le candidate donne per il nuovo cda che sarà eletto il 29 aprile. Sette sono state indicate dalla lista del consiglio uscente. Ecco il profilo delle tutte qualificate come indipendenti.

Sabine Azancot, nuova candidata (lista del consiglio). Ha lavorato in Ing e JP Morgan, per poi diventare manager di Bain & Company. Dal 2014 all’anno successivo è stata director della strategia di gruppo e dei programmi commerciali di Vodafone, poi lead partner in IBM iX e recentemente general manager dell’inglese Afinity, attiva nell’intelligenza artificiale.

Marina Brogi, indipendente, nuova candidata (lista Caltagirone). Economista con esperienza ventennale nell’ambito della ricerca e della formazione nel settore bancario e finanziario. E’ nel consiglio dell’olandese Mfe, la ex Mediaset. Ha avuto molteplici incarichi in cda di società quotate, che l’hanno resa grande esperta di governance.

Monica De Virgiliis, nuova candidata (lista del consiglio). Per 14 anni in STMicrolectronics, poi vicepresidente in Infineon e integration officer di Octo Telematics. Cso della commissione francese per l’energia, nel 2020 ha fondato Chapter Zero France. Già nei consigli di Prysmian, Stevanato e Snam, oggi è consigliere indipendente di Saras.

Alessia Falsarone, indipendente, cooptata il 28 febbraio 2022. È stata vicepresidente degli investimenti globali a Citigroup e poi in Aig. E’ responsabile degli investimenti sostenibili e di strategie di portafoglio presso PineBridge Investments.

Clara Furse, indipendente, nuova candidata (lista del consiglio). Broker alla Heinold Commodities, poi responsabile del settore futures per Ubs Investment Bank. Group ceo di Credit Lyonnais Rouse e fino al 2009 ceo del London Stock Exchange. E’ presidente di Hsbc Uk, consigliere di Vodafone e senior advisor di Chatham House.

Patrizia Michela Giangualano, indipendente, nuova candidata (lista Caltagirone) – Esperta di governance, siede in numerosi cda di come Leonardo, Ferragamo e Saipem. È consulente in ambito di sostenibilità e Segretario dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. In precedenza associate partner presso PwC.

Antonella Mei-Pochtler, indipendente, consigliere dal 7 maggio 2019. Già consulente di gestione presso Boston Consulting Group a Monaco di Baviera, nel 1990 è diventata la partner più giovane e la prima ad donna in Germania. È stata membro dell’European Management Team dal 2002 al 2006 e membro del Comitato Esecutivo dal 2006 al 2011.

Nicoletta Montella, indipendente, nuova candidata (lista Caltagirone). È responsabile legal e compliance in NTV, dopo esperienze in Tim dove è stata head of legal operations ed è stata consigliere di Nordcom, Tim Trust Technologies e Timvision.

Diva Moriani, indipendente, consigliere dal 28 aprile 2016. Dal 1994 in Intek Group di cui è diventata membro del consiglio nel 2002 e dal 2007 è vicepresidente esecutivo. E’ anche vicepresidente esecutivo e chief transformation officer di Kme.

Roberta Neri, indipendente, nuova candidata (lista Caltagirone). E’ stata ad di Enav di cui ha curato la quotazione. In precedenza è stata cfo di Acea. E’ nei cda di Biancamano, Dovalue e Sorgenia ed è presidente di Monte dei Paschi di Siena Leasing & Factoring.

Paola Schwizer, indipendente, nuova candidata (lista Caltagirone). Ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari all’Università di Parma e professore alla SDA Bocconi. Membro dello Steering Committee del Jean Monnet Center. E’ membro del board di Hera e di Ferrovie dello Stato.

Luisa Torchia, indipendente, cooptata il 28 febbraio 2022. Accademica presso le università di Urbino, La Sapienza di Roma e la Princeton University, ora è ordinario di Diritto amministrativo all’Università di Roma Tre. È stata nei cda di Acea, Autostrade, Cdp, Erg e Nexi.

Maria Varsellona, indipendente, nuova candidata (lista Caltagirone). Dal 1° aprile counsel global di Unilever. È stata general counsel e membro del comitato di ABB e presidente di Nokia Technologies, consigliere in Alcatel Lucent, Nordea Bank e Nokia Shangai Bell. (riproduzione riservata)