Com’è che si dice, uomo avvisato mezzo salvato? Con la nota emessa il giorno dopo la presentazione del piano «Awakening the lion» per le Generali da parte del trio Francesco Caltagirone, Claudio Costamagna e Luciano Cirinà, i sindacati hanno espresso preoccupazione per una strategia che può «declinare in maggior parte l’efficientamento dei costi sui lavoratori». Un «avviso ai naviganti, nel caso in cui la contro-lista vincesse», spiega Luca Esposito responsabile settore assicurativo della Fisac-Cgil, la sigla più rappresentativa fra gli occupati del Leone. Parole che fanno subito capire come alle organizzazioni non sfugga «come il contro-piano preveda un obiettivo annuale di doppio contenimento dei costi: dai 300 milioni di Donnet ai 600 di Caltagirone». Ai sindacati non sono per niente piaciute le dichiarazioni di Costamagna sul fatto che il prezzo della compressione del cost/income dal 63,7% a sotto il 55% sarà di «persone che soffriranno». Cosa spaventa? «Tagli occupazionali e esternalizzazioni ricorrendo a società specializzate in intelligenza artificiale, in modo da spingere la ricerca del know-how all’esterno della compagnia». Insomma, all’occorrenza, le barricate sono pronte. (riproduzione riservata)
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