LA SOCIETÀ PARTECIPATA ANCHE DA INTESA E GENERALI OFFRE LA SUA PIATTAFORMA ALLE RETI

di Anna Messia
L’intenzione è aggiungere il canale fisico, fatto di broker e agenti, a quello digitale, che consente di acquistare una polizza assicurativa in rete con pochi click. Un concetto che in inglese si sintetizza con la parola «phygital» e che in Yolo, l’insurtech co-fondata da Gianluca De Cobelli e Simone Ranucci Brandimarte, stanno cercando di sviluppare. Per questo, dopo aver lavorato in questi anni con banche e altri partner, dalle società multiservizi alla grande distribuzione, come Carrefour, con un’offerta totalmente digitale in Yolo hanno deciso ora di offrire la propria piattaforma tecnologica anche agli agenti e broker presenti sul mercato.

«Ci rivolgiamo agli intermediari che potranno arricchire la propria offerta con prodotti di instant insurance, come la polizza per il monopattino, la copertura cyber dedicata alla piccole aziende o quella per gli animali domestici he abbiamo sviluppato in partnership con primarie compagnie di assicurazione», spiega De Cobelli che è anche amministratore delegato della società. Per avvicinarsi al mondo della distribuzione fisica Yolo ha anche deciso di rilevare il 51% di Bartolizzi, un broker di Pistoia. Ma «per il futuro guarderemo ad accordi individuale con singoli broker e agenti plurimandatari che vorranno arricchire la loro offerta», continua De Cobelli sottolineando che «la distribuzione assicurativa sta evolvendo verso un approccio combinato tra canali fisici e digitali, in linea con quanto già avvenuto in altri settore. Yolo Insurance network (questo il nome della piattaforma dedicata a broker e agenti, ndr) ci consentirà di posizionarci anche in questo nuovo ambito, senza perdere di vista il nostro ruolo di abilitatori nel mercato della diffusione di polizze proposte insieme ad altri servizi, cosiddette embedded». Gli intermediari potranno accedere in particolare sia a polizze native digitali sia a polizza tradizionali ridisegnate però in chiave digitale e la ricerca di agenti e broker interessati a lavorare con la società è già partita.

I piani di crescita di Yolo, poi, non trascurano neppure l’estero. La società insurtech è già presente in Spagna grazie ad un accordo con Imagin, la banca totalmente digitale controllata da Caixa, mentre lo sbarco nel Regno Unito è avvenuto per il tramite dell’italiana Crif, la Centrale Rischi Finanziari, con cui Yolo ha firmato un accordo, con un’offerta che guarda in particolare alle imprese (btb). «Vogliamo rafforzare queste partnership», spiega De Cobelli che non esclude operazioni straordinarie destinate a raccogliere nuovo capitale per finanziare l’ulteriore sviluppo della società.

Nell’azionariato di Yolo, oltre ai due soci fondatori che restano gli azionisti più importanti, ci sono anche Intesa Sanpaolo e Generali Italia, oltre a Crif. Azionisti che si sono aggiunti ad altri soci della prima ora, come Neva sgr, Primo Venture sgr o Net Insurance, arrivando a un capitale complessivo di oltre 12 milioni di euro. Ma è evidente che, per spingere sul pedale della crescita, come per altre Insurtech internazionali, ci sia bisogno di nuovo capitale e non è escluso che Yolo, per reperirlo, possa decidere di guardare alla borsa. «Stiamo valutando tutte le possibili ipotesi per finanziarie l’ulteriore sviluppo della società», dice De Cobelli ricordando i numeri della crescita sostenuta registrata nell’ultimo triennio da Yolo. Dalle 100 mila polizze intermediate nel 2019 si è passati alle 300 mila del 2020 per arrivare al milione l’anno scorso. «Un tasso di crescita che contiamo di continuare a registrare ancora nei prossimi mesi grazie anche alla nuova piattaforma offerta su misura per i broker e gli agenti», conclude il manager.
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