Gli investimenti globali in insurtech hanno raggiunto 10,1 miliardi di dollari nel 2021 (circa 9,3 miliardi di euro), con un aumento del 38% rispetto al 2020, secondo la sesta edizione del rapporto Insurtech Global Outlook 2022 di NTT DATA.

Questa cifra rappresenta un nuovo aumento storico e un chiaro consolidamento del mercato. Infatti, le insurtech hanno ricevuto il 50% dei loro finanziamenti storici negli ultimi 2 anni.

La crescita degli investimenti è anche un riflesso dell’impegno degli assicuratori nell’ambiente insurtech, dato che hanno aumentato i loro investimenti del 175% rispetto al 2020.

In termini di numero di accordi chiusi a livello globale, c’è una leggera tendenza al ribasso rispetto al 2019, che ha visto un record di 393 accordi. Nel 2021, la dimensione media dell’accordo è cresciuta fino alla più alta media storica per accordo: 41 milioni di dollari.

Il rapporto analizza anche le tendenze chiave dell’ecosistema insurtech. L’AI, l’IoT e l’analitica predittiva hanno visto un maggiore interesse degli investitori negli ultimi anni e hanno attirato grandi somme di investimento da parte di assicuratori e giganti della tecnologia.

L’Europa sta raggiungendo gli Stati Uniti per investimenti in insurtech

Nel 2021, l’Europa ha finalmente ridotto il suo divario con il Nord America. L’area nordamericana mantiene il vantaggio generale, anche se non concentra più le aziende più finanziate, mentre lo fa l’area europea. Le regioni in cui i finanziamenti sono cresciuti di più sono Asia, Europa e Nord America.

Gli Stati Uniti hanno continuato ad essere la regione che ha accumulato più investimenti. Tuttavia, il ritmo di crescita più veloce dell’Europa significa che ha finalmente colmato parte del divario. Al contrario, la crescita dell’Asia è stata più piatta.

In termini di presenza di investitori, il venture capital spicca, mostrando una crescita in tutte le regioni. Durante il 2021, la presenza del capitale di rischio in Europa è cresciuta fino a 3,3 volte la dimensione che aveva nel 2015.

Attrazione per gli unicorni

Il rapporto ha classificato le insurtech in 3 categorie principali: startup, che sono quelle fondate meno di 3 anni fa e con un importo massimo di finanziamento totale ricevuto di 5 milioni di dollari; scale up, quelle che hanno ricevuto un importo totale di finanziamento tra 5 e 100 milioni di dollari con un massimo di 2 anni tra i round di finanziamento; e outlier o unicorni, quelli che hanno ricevuto più di 100 milioni di dollari di finanziamento e hanno una valutazione di più di 1 miliardo di dollari.

È interessante notare che gli outliers o unicorns rappresentano solo il 10% delle insurtech, ma hanno rappresentato il 75% dei finanziamenti nel 2021. Infatti, il numero di aziende che hanno ricevuto più di 100 milioni di dollari di finanziamenti è quintuplicato dal 2017. Le startup costituiscono il 45% del campione, ma accumulano solo il 2% del totale dei finanziamenti.

Tra i principali risultati del rapporto, si evidenzia anche che c’è stato un forte calo nella creazione di nuove aziende insurtech, quindi il mercato sta iniziando a comportarsi con una certa maturità.

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