Lunedì scorso il mercato assicurativo “marine” di Londra ha aggiunto tutte le acque russe all’elenco delle aree ritenute ad alto rischio, il che comporterà un inevitabile incremento dei costi delle coperture andando ad aggiungere nuove pressioni alle strutture logistiche di Mosca.

Le osservazione del Joint War Committee, che include membri dei sindacati del Lloyd’s Market Association (LMA) e rappresentanti elle compagnie assicurative londinesi, sono seguite con molta attenzione e influenzano le considerazioni dei sottoscrittori sui premi assicurativi.

Dopo l’invasione russa dell’Ucraina erano state inserite nell’elenco delle aree ad alto rischio le acque ucraine e russe intorno al Mar Nero e il Mar d’Azov, così come le acque vicino alla Romania e alla Georgia.

L’estensione di lunedì delle aree giudicate ad alto rischio per le navi mercantili per via della guerra, pirateria, terrorismo e pericoli correlati, significa che le navi dovranno avvisare i sottoscrittori quando salperanno dai porti, oltre a dover pagare un premio aggiuntivo per le coperture.

Con questa decisione aumenta ulteriormente la possibilità del commercio con la Russia che fa affidamento sui suoi porti del Mar Baltico e del Mar Nero per le esportazioni di petrolio e cereali, che sono importanti fonti di approvvigionamento di valuta estera. Altri terminal, come Kozmino in Asia, sono invece necessari per le esportazioni russe in quella regione.

Sarà difficile per i commercianti europei trovare armatori disposti a dirigersi vero un qualunque porto della Russia, oltretutto senza garanzie certi di potersi assicurare contro il rischio guerra.