PRIVACY/IL DATA PROTECTION OFFICER (DAL 2012) DEL PARLAMENTO UE FA IL PUNTO SUGLI SCENARI
di Antonio Ciccia Messina
Quasi impossibile rispettare il Gdpr al 100%, ma le imprese devono cercare in buona fede la strada migliore per rispettare la privacy. Così Secondo Sabbioni, Data Protection Officer dal 2012 del Parlamento europeo, per il quale la collaborazione tra istituzioni e operatori economici è la chiave del successo delle norme sulla protezione dei dati, che non mancano, però, di chiaroscuri.

A un quarto di secolo dall’inizio dell’era italiana della privacy (l’8 maggio 1997 entrava in vigore il grosso della legge 675/1996, la prima legge sulla riservatezza) è tempo di fare il punto della situazione. Ma in una prospettiva europea.

Per fare ciò ItaliaOggi ha incontrato Sabbioni, che è un osservatore privilegiato, avendo visto nascere il Gdpr (General data protection regulation)nelle stanze di Strasburgo. Con il Gdpr (operativo dal 2018), infatti, la disciplina della protezione dei dati è tendenzialmente unica in tutta l’Ue e non si può stimare il futuro della applicazione della privacy se non abbracciando tutto il Vecchio Continente.

A Sabbioni chiediamo, dunque, un punto di vista sull’attualità e sui possibili sviluppi del Gdpr.
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