UN SOLO PROGETTO È STATO APPROVATO IN CONSOB E UNO IN IVASS, CON IL VIA LIBERA A SARA ASSICURAZIONI. BANKITALIA STUDIA 21 DOSSIER
di Anna Messia
Un solo progetto per Consob e uno per Ivass mentre, per quanto riguarda Banca d’Italia, ci sono 21 domande sotto esame, di cui ancora però non si conosce l’esito. La sandbox italiana, l’iniziativa nata per testare in un ambiente controllato, con un dialogo costante tra società e autorità, prodotti e servizi tecnologicamente innovativi nel settore bancario, finanziario e assicurativo è partita, anche se a rilento.

Lo scorso 15 gennaio si è chiusa la Call for Proposals, ovvero la prima finestra temporale per le richieste di ammissione alla sperimentazione e, almeno per ora non ci sono ancora grandi numeri. Per quanto riguarda Banca d’Italia sono state presentate in particolare 31 domande, a fronte delle quali sono stati avviati 21 procedimenti amministrativi per le relative valutazioni di merito che sono però ancora aperte. Progetti per i quali si richiede soprattutto di accedere alla sperimentazione che riguarda prodotti e servizi basati su applicazioni dlt e la tokenizzazione degli asset, come annunciato da Alessandra Perrazzelli, vice direttrice generale della Banca d’Italia, nel corso dell’Assiom forex tenutosi lo scorso 11 febbraio 2022, e poi ancora alla Luiss Business School il 25 febbraio successivo. Per Consob si sa già che il progetto accolto è stato uno solo e così pure per Ivass. L’autorità di controllo del settore assicurativo ha dato in particolare il via libera alla realizzazione di un progetto di Sara assicurazioni, la compagnia controllata dall’Aci, per creare un registro digitale e della proprietà dei velocipedi, come biciclette, e-bike o monopattini elettrici, basato su tecnologia blockchain.

A sottolineare che ci fosse bisogno di rivedere un po’ le norme sulla sandbox per ampliare il raggio d’azione dei progetti era stata la stessa Consob. «Gli approfondimenti che si stanno svolgendo stanno facendo emergere spazi di manovra piuttosto contenuti per le sperimentazioni in ambito di prestazioni di servizi di investimento, a causa degli stringenti vincoli posti allo svolgimento di tali attività dal quadro normativo europeo Mifid/Mifir», ha scritto la Commissione di controllo dei mercati e della Borsa nella memoria consegnata nelle scorse settimane alla commissione Finanze della Camera in merito alla risoluzione Zanichelli sulla tutela del risparmio. L’esame delle proposte ha già fornito prime indicazioni su quali siano le caratteristiche e le esigenze del mercato del Fintech italiano e su quali siano gli ostacoli normativi, regolamentari e di vigilanza all’innovazione che discendono direttamente da fonti nazionali di derivazione non europea, aveva spiegato ancora l’autorità presieduta da Paolo Savona. Aggiungendo che in un assetto regolamentare oggetto di massima armonizzazione a livello europeo, «i margini entro i quali la Consob potrà garantire deroghe o disapplicazioni temporanee della disciplina secondaria saranno limitati» o almeno lo saranno sino alla definizione del regime pilota Ue sulle infrastrutture di mercato a registri distribuiti (dlt).

Ma anche se a rilento i progetti stanno attivando. Dopo il via libera all’iniziativa di Sara Assicurazioni, Ivass sta infatti valutando altre tre iniziative che potrebbero chiudersi entro un paio di mesi. (riproduzione riservata)
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