Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Il Covid-19 e le conseguenti restrizioni imposte dai governi per fronteggiarne la diffusione hanno avuto un effetto dirompente sulle imprese di ogni settore, molte delle quali sono state costrette a interrompere le proprie attività commerciali. Gli esercenti di tutto il mondo, se titolari di polizze assicurative cosiddette business interruption, si sono rivolti alle proprie assicurazioni per attivare le relative coperture. In questo contesto, va guardato con attenzione l’approccio delle corti inglesi al problema: nel mondo assicurativo è, infatti, nota la rilevanza del diritto inglese, dal quale prendono forma le principali market practice di settore. Nel giugno 2020 la Financial Conduct Autority (Fca), l’autorità inglese che vigila anche sulle compagnie assicurative, ha avviato un’azione di accertamento preventivo nei confronti di alcuni assicuratori al fine di ottenere dei chiarimenti dai giudici inglesi circa la corretta lettura di alcune tipiche clausole delle polizze di business interruption (di diritto inglese) e valutare così l’estensione delle coperture assicurative nell’era della pandemia. Tra le varie questioni analizzate, uno dei temi più importanti era quello del nesso di causalità: in buona sostanza, sono i singoli contagi o sono i lockdown ad aver provocato i danni agli assicurati? La domanda è centrale nel determinare la copertura, o meno, dei danni subiti.
La previdenza complementare obbligatoria per i giovani. Per legge. La proposta è stata avanzata e discussa mercoledì pomeriggio durante il dibattito online «Fondi pensione: strategie di investimenti per il welfare dei giovani e il rilancio del Paese» organizzato dalla Fabi (il principale sindacato dei bancari in Italia) che sarà trasmesso domani e domenica su ClassCNBC. Quello dei fondi pensione è un argomento fondamentale non solo per il mondo bancario dove, peraltro, si registrano punte di adesione che superano il 90% della forza lavoro. Tuttavia quando fatto finora non basta e il rischio per i più giovani è quello di avere pensioni assai basse senza adeguate integrazioni.
  • Venture capital, Credem punta su startup e pmi
Il Credem accelera la strategia di investimenti in innovazione dotandosi di un plafond dedicato al corporate venture capital, attività di investimento nel capitale di startup o pmi ad alto potenziale innovativo e di crescita. In particolare, tramite la collaborazione con Credemtel (società specializzata in servizi digitali per le imprese) il gruppo punta ad acquisire partecipazioni in start-up o fintech con finalità industriali, ad esempio nell’ambito dell’instant lending e del wealth management grazie a soluzioni fintech o nel settore della sicurezza informatica della supply chain con nuovi ecosistemi di business. L’attività di investimento avrà un orizzonte pluriennale attraverso un prima dotazione di alcuni milioni di euro. Le opportunità saranno selezionate da un investment team coordinato dalla divisione Innovazione e saranno valutate da un comitato composto da membri del management e del board del gruppo avvalendosi di volta in volta di advisor specializzati nel settore.

Riscatto soft degli studi in caso di opzione donna o di opzione per la pensione contributiva. In entrambi i casi, infatti, anche se il periodo universitario si colloca nel «sistema retributivo» di calcolo della pensione (cioè prima del 1° gennaio 1996) il riscatto avverrà con le regole del «sistema contributivo» con possibilità di scelta, per il lavoratore, del calcolo soft degli oneri. A precisarlo è l’Inps nella circolare n. 54/2021.
L’onere di riscatto. L’onere di un riscatto contributivo (cioè i contributi da versare per ottenere la validità del periodo riscattato a fini di diritto e/o misura della pensione), spiega l’Inps, è determinato con il criterio c.d. «a percentuale», se il periodo da riscattare si colloca dal 1° gennaio 1996 (da quando vige il «sistema contributivo» di calcolo della pensione); ovvero con il criterio c.d. della «riserva matematica», se il periodo da riscattare si colloca prima del 1° gennaio 1996 (fino a quando vige il «sistema retributivo» di calcolo della pensione). La regola vale per ogni tipo di riscatto (lavoro all’estero; astensione facoltativa fuori rapporto di lavoro; periodo studi ecc.).
Il 110% verso la proroga ma torna l’allarme sui prezzi gonfiati. «Il governo lavora alla proroga del superbonus del 110% (scade il 30/6/2022, ndr), alla semplificazione del sistema dei permessi e dei certificati di impatto ambientale e di quelli per le bonifiche delle aree inquinate, che devono poter essere rapidamente reindustrializzate o restituite ai cittadini. Per evitare nuove calamità, è altrettanto necessario investire risorse in opere pubbliche che aumentino la resistenza del territorio che appare sempre più fragile ed esposto al rischio idrogeologico». Così il sottosegretario alla Transizione ecologica, Vannia Gava (Lega), al termine di un incontro al ministero con il presidente dei costruttori edili dell’Ance, Gabriele Buia. «La rigenerazione urbana non solo renderà più sicure e più belle le nostre città», ha detto ancora Gava, «ma può essere uno straordinario volano per l’economia italiana che, nei prossimi mesi, deve assolutamente ripartire. Siamo al lavoro per approvare misure che possano essere stimolo e sostegno al mercato dell’edilizia privata, che avranno effetti positivi non solo sul mercato del lavoro in un momento di grande difficoltà, ma anche sull’impatto ambientale, sulla resistenza antisismica e ridurranno infine l’inquinamento».
  • La raccolta Mediolanum a 885 milioni
Banca Mediolanum ha raggiunto in marzo un risultato commerciale di 1,259 miliardi di euro, con la raccolta netta pari a 885 milioni. Le erogazioni di mutui e prestiti sono ammontate a 359 milioni e la raccolta polizze protezione a 15,1 milioni. «Chiudiamo il primo trimestre con dati commerciali superlativi per quantità e qualità», ha commentato l’a.d. Massimo Doris. Il mese di marzo ha visto una raccolta totale di 885 milioni e una raccolta in risparmio gestito di 61 mln. E se escludiamo i certificati rimborsati in anticipo per avere raggiunto la loro performance obiettivo e guardiamo ai soli fondi e polizze unit linked, la raccolta di 715 milioni consacra questo mese come il più forte di sempre. Marzo si distingue inoltre sul fronte del credito alla clientela: altro record mensile con 359 milioni di mutui e prestiti erogati, risultato che porta il primo trimestre di quest’anno a superare il 2020 del 37%».

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  • Rubati dati da milioni di profili Linkedin
A pochi giorni dalla notizia del maxi furto di dati dai profili Facebook, una mega razzia di informazioni personali e professionali da quasi tutti gli utenti di Linkedin. A finire in mano agli hacker sono stati questa volta nomi, email, numeri di telefono, dettagli sul posto di lavoro trafugati da 500 milioni di profili della piattaforma di Microsoft (su un totale di 600 milioni iscritti). Tutte credenziali che potrebbero essere usate per ulteriori attacchi, phishing e truffe online. Secondo i ricercatori di Cyber News, l’archivio è in vendita sul dark web. Per l’accesso al database completo delle informazioni rubate viene richiesto il pagamento di 1.800 dollari. Come è accaduto per il furto su Facebook, anche per LinkedIn si tratta di «scraping», un’estrazione di dati da un sito web per mezzo di un software.
  • Unipol chiude l’era Ligresti con 42 milioni di danni incassati
Unipol si prepara a incassare 42 milioni dalla famiglia Ligresti e da ex manager e consulenti Fonsai (tra cui l’ex ad Fausto Marchionni, Antonio Talarico, Scenari Immobiliari, Roland Berger) e a chiudere così l’azione di responsabilità contro la vecchia gestione della compagnia fusa oggi in UnipolSai. La richiesta era maggiore ma i legali di UnipolSai, Bonelli Erede e Bussoletti Nuzzo hanno ritenuto che difficilmente si potranno ottenere i 60 milioni richiesti fra il 2013-2014.
  • Invalidità, 1,8 milioni in lista d’attesa
Gli effetti collaterali della pandemia si sono abbattuti su una categoria particolarmente debole, quella dei pensionati di invalidità civile. Nel 2020 il rallentamento delle attività ha compromesso il già farraginoso smaltimento delle domande, allungando del 50% circa la lista d’attesa. Tradotto in numeri, mentre al 31 dicembre 2019 le persone che avevano fatto richiesta di pensione d’invalidità e ancora in attesa di essere convocate per la visita medica erano 1.261.373, un anno dopo, cioè alla fine del 2020, le persone in attesa erano salite a 1.819.028, cioè 557.655 in più. Nel 2020, a fronte di oltre 4 milioni di domande presentate ne sono state esaminate meno di 3,5, di cui 2,1 milioni direttamente dall’Inps e il resto dalle strutture sanitarie delle Regioni. L’esame medico può essere infatti svolto dalle Regioni con le Asl o in convenzione con i medici Inps. Nel 2020 i titolari di prestazioni d’invalidità sono calati di 52.611 «prevalentemente tra i percettori di indennità di accompagnamento». Il calo si è verificato per il 70% nel Nord e per l’85% tra gli ultraottantenni. Facile intravedere in questi numeri anche la mannaia del Covid.
  • Itas, Conci: «Rimandare il rinnovodelle cariche»
«il cda dovrebbe entrare in regime di prorogatio e l’assemblea dovrebbe essere rimandata a settembre quando sarà possibile la partecipazione in presenza». Giovanni Conci, storico agente di Itas Mutua ed ex presidente del Gruppo agenti italiano, chiede l’intervento dell’Istituto per la vigilanza per le assicurazioni (Ivass) in vista dell’assemblea dei delegati del 30 aprile, che si svolgerà tramite la formula del rappresentante designato e che vedrà la lista di Giuseppe Consoli, oggi vicepresidente vicario di Itas Vita, unico candidato alla presidenza, visto che ha già raccolto il sostegno da parte della maggioranza dei delegati. Due gli aspetti critici rilevati da Conci. Il primo lo «scambio di ruoli tra Consoli e Lorenz», con il secondo (attuale presidente) che si appresta ad assumere la guida del ramo vita.  Il secondo aspetto riguarda il presunto conflitto di interessi del futuro presidente con il suo ruolo di ex agente, che lo stesso Consoli ieri sul Corriere del Trentino ha detto di non ricoprire più dal 2015. Intanto ieri Itas Mutua ha firmato un accordo con Cassa centrale banca per agevolare l’accesso al credito nell’ambito del Superbonus 110% in favore dei propri soci.

  • Grandi fondi alla caccia globale: 3mila miliardi per lo shopping
La maxi-offerta da 15 miliardi del fondo Cvc per il gruppo Toshiba rappresenta solo la punta di un iceberg: sotto i riflettori c’è infatti la grande liquidità che hanno in questo momento i fondi di private equity e gli investitori istituzionali in generale. Il potere finanziario ormai passa sempre più dalle decisioni dei gestori dei grandi fondi. La cifra della liquidità disponibile è impressionante: secondo alcune stime di Bain & Co, si parla di 3mila miliardi dal 2013, compreso il venture capital, i fondi infrastrutturali e growth fund, dei quali mille miliardi tra buyout e Spac. Si tratta di soldi raccolti e non ancora spesi.
  • Fineco, raccolta marzo a 1,2 miliardi di euro
FinecoBank ha registrato a marzo una raccolta netta positiva di 1,2 miliardi di euro, in crescita del 13% rispetto a un anno fa, portando a 3,3 miliardi il totale da inizio anno. La componente gestita è cresciuta al 62% nel mese e al 57% nel 2021.
  • Azimut, masse gestite record a 72,3 miliardi
Azimut ha registrato una raccolta netta positiva per 943 milioni di euro a marzo. Record per le masse comprensive del risparmio amministrato: 72,3 miliardi a fine marzo.
  • Mediolanum, nel 2021 flussi per 2,2 miliardi
Banca Mediolanum ha registrato a marzo una raccolta totale netta positiva per 885 milioni di euro che porta il totale del trimestre a 2,188 miliardi . Il dato si confronta con gli 1,37 miliardi di marzo 2020 e con i 3,29 miliardi del primo trimestre 2020.