Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Lo scenario si fa più incerto, a causa della pandemia, e l’Ivass affila tutte le sue armi per vigilare al meglio sulle compagnie di assicurazioni con l’introduzione di misure eccezionali che potranno essere applicate qualora gli altri strumenti di controllo già previste dalla normativa si rivelassero inefficaci o inadatti. Ci potranno essere richieste di maggiorazione di capitale in tre casi: scostamento significativo sul requisito patrimoniale di solvibilità; scostamento significativo per quanto riguarda la governance e scostamento significativo per quanto riguarda gli aggiustamenti al tasso privo di rischio pertinente e le misure transitorie.
Non è una novità assoluta e i precedenti sono di peso come Unicredit e la ex Ubi Banca. In ogni caso ieri ha creato qualche tensione il sorpasso che Assogestioni ha messo a segno su Unipol nella nomina del nuovo consiglio di amministrazione di Bper. Nel corso dell’assemblea infatti la compagnia bolognese guidata da Carlo Cimbri (primo socio dell’istituto di Modena al 18,9%) ha ottenuto il 35,3% dei voti contro il 44,3% messo a segno da Assogestioni. Un risultato che non avrà effetti sulla governance di Bper (visto che i fondi non ambiscono a ruoli di maggioranza nei board), ma che sicuramente lancia un messaggio al nuovo gruppo dirigente.
  • Ue, sostenibilità per 50 mila imprese
La Commissione europea ha adottato un nuovo pacchetto di misure intese a favorire i flussi di capitale verso attività sostenibili in tutta l’Unione. Tra le novità c’è il fatto che gli obblighi di informativa sulla sostenibilità saranno estesi a tutte le grandi imprese e le società quotate, cosicché diverranno quasi 50 mila le imprese dell’Unione che dovranno conformarsi a standard dettagliati, rispetto alle 11 mila attuali. Novità anche per investimenti e assicurazioni. Quando valuta se un investimento è adatto al cliente, il consulente dovrà per esempio discutere con quest’ultimo le sue preferenze di sostenibilità. I realizzatori di prodotti finanziari e i consulenti finanziari dovranno poi considerare i fattori di sostenibilità nel confezionare i loro prodotti.
  • Credem, sindacati in pressing sulla fusione di CariCento
Posizioni ancora distanti tra i sindacati e i vertici di Credem sul processo di integrazione di CariCento. Dopo l’interruzione della trattativa del 9 marzo tutte le sigle – Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin – hanno portato a casa la firma dell’accordo per l’applicazione del fondo esuberi per i dipendenti CariCento, che consentirà l’uscita su base volontaria per i lavoratori che matureranno il diritto pensionistico fino al 30 giugno 2026 (con possibile estensione al 31 dicembre). Ciononostante per i sindacati rimangono in sospeso i termini di armonizzazione contrattuale e di definizione delle ricadute organizzative, in particolare la mobilità territoriale e la salvaguardia delle professionalità. Le trattative riprenderanno dopo le assemblee, chiamate a esprimersi sulla fusione.

Sempre di più, la comunicazione finanziaria realizzata attraverso il bilancio d’esercizio o consolidato è «integrata» da informazioni ambientali e sociali che – utilizzando un termine di attualità – si possono inquadrare nell’ambito Esg (Environmental, social e governance). Queste informazioni di carattere quantitativo e qualitativo, espresse molto spesso in unità di misura non monetarie, sono normalmente lontane dalle competenze e dalle «corde» dei soggetti che partecipano ai processi legati al bilancio (direttori amministrativi, cfo, commercialisti, revisori ecc.) ma sono sempre più spesso interpretate da parte di chi le legge come di importanza fondamentale per la comprensione non tanto solamente delle «performance» ottenute, quanto della capacità di sopravvivenza nel lungo periodo e dei futuri rischi, in un’ottica di forward looking.
I sistemi di Intelligenza Artificiale (I.A.) ad alto rischio saranno soggetti a obblighi rigorosi prima che possano essere immessi sul mercato. Ieri la Commissione europea ha proposto nuove regole e azioni per trasformare l’Unione nel polo mondiale «per un’intelligenza artificiale affidabile». Assicurando ad essa il primo quadro giuridico in materia; il nuovo sistema giuridico viene impostato sull’analisi del rischio nel ricorso alla tecnologia.
Non basta subire un furto e perdere i dati personali contenuti nel proprio dispositivo elettronico. Il rischio è anche quello di essere sanzionati dall’autorità dopo aver fatto regolare denuncia. Lo ha chiarito il garante per la protezione dei dati personali con il provvedimento n. 5/2021. L’Arpa Campania ha denunciato sia ai carabinieri che al garante l’avvenuta sottrazione di un hard disk: usato da tutti gli operatori dell’agenzia, anche per motivi personali, conteneva numerosi dati personali. Senza alcuna cifratura o tecnica di protezione. Il garante ha ritenuto che nonostante il furto la responsabilità del titolare del trattamento resti evidente per la mancata adozione di regole preventive di sicurezza.
Axa Italia lancia Futuro Green per investire nei prodotti assicurativi in maniera flessibile su innovazione e sostenibilità. Si tratta di un fondo unit-linked con sottostanti collegati a tematiche di responsabilità ambientale e criteri Esg. Attualmente il fondo è disponibile all’interno della soluzione multiramo Doppio motore. Esso è proposto nell’ambito di un profilo bilanciato tra fondi azionari e obbligazionari, per mantenere un livello di rischio medio-basso, con la capacità di diversificare per regioni geografiche, per classi di attivo, settore di investimento e modificare l’asset allocation nel corso del tempo.
  • Gam, masse gestite in crescita
Gam ha registrato, nel primo trimestre, asset in gestione pari a 124,5 miliardi di franchi (112,8 mld euro), in progresso rispetto ai 122 mld di fine 2020. Nell’investment management le masse gestite si sono attestate a 35,5 miliardi di franchi, in ribasso dai 35,9 mld precedenti, con deflussi di clienti netti pari a 989 milioni e fondi in liquidazione per 0,8 miliardi, compensati da movimenti positivi del mercato e valutari per 1,4 miliardi. Per quanto riguarda la performance degli investimenti, il 92% del patrimonio gestito ha sovraperformato il proprio benchmark su cinque anni. «Sono soddisfatto del progresso costante della nostra strategia e, nonostante i deflussi constatati nella gestione degli investimenti, vediamo un’attività incoraggiante della clientela in base a una forte performance degli investimenti», ha osservato l’a.d. Peter Sanderson.
  • Bper, parte l’era Montani
Via libera dell’assemblea degli azionisti di Bper al bilancio 2020, alla distribuzione del dividendo da 0,04 euro e alla nomina del nuovo cda che, di fatto, chiude l’era dell’amministratore delegato Alessandro Vandelli. Il board ha nominato Flavia Mazzarella presidente e Piero Luigi Montani amministratore delegato. La lista numero 1, presentata dallo studio Legale Trevisan & associati per conto dei fondi, ha ottenuto il 44,26% dei voti espressi in assemblea. La lista 2 della Fondazione di Sardegna ha ottenuto il 19,76% e la lista 3 di Unipol il 35,29% dei voti.
  • Generali Italia al fianco di STEMintheCity.
Generali Italia sostiene STEMintheCity, iniziativa promossa dal Comune di Milano e sostenuta dalle Nazioni Unite, nata con l’obiettivo di diffondere la cultura delle Stem (Science, Technology, Engineering, Mathematics), rimuovendo gli stereotipi culturali. Il gruppo assicurativo si impegna a sviluppare le competenze tecnologiche più richieste dal mercato supportando la formazione delle giovani donne per le professioni del futuro, anche con l’offerta di borse di studio a ragazze meritevoli che decidono di intraprendere un percorso di laurea nelle discipline Stem
  • Thun cresce e diventa Lenet
Più che come nuovo gruppo con diversi marchi in portafoglio, Lenet si vuole presentare al mercato come piattaforma di vendita omnicanale e polo logistico, in grado di promuovere sia i propri brand sia pure quelli di aziende terze. Così Thun, azienda bolzanina di ceramiche sul mercato dal 1950, annuncia il piano di sviluppo al 2024 e al contempo lancia l’integrazione con la controllata Connecthub Digital & Logistics, specializzata proprio in logistica a 360° e digitale. Da questo presupposto Thun diventa Lenet group. Sul tavolo ci sono la crescita del catalogo Thun e in particolar modo dei marchi Unitable acquisiti lo scorso gennaio (La Porcellana Bianca, Rituali Domestici, Rose e Tulipani e Domino), ma anche l’ingresso in nuovi settori come quello della cura degli animali domestici con Luxpets, marketplace creato dal gruppo altoatesino nel segmento di fascia alta per accessori, cibo e servizi (dal veterinario all’assicurazione e toelettatura) destinati agli animali da compagnia.

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  • Morandi, chiusa l’inchiesta «Incoscienza e immobilismo, ignorati i segnali di allarme»
Scrivono di «incoscienza», di «negligenza», di «immobilismo», di «comunicazioni incomplete, equivoche, fuorvianti». E, naturalmente, di «manutenzioni inadeguate». Il professor Pier Giorgio Malerba e l’ingegner Renato Buratti, consulenti della Procura di Genova, hanno lavorato per due anni sul disastro del ponte Morandi con l’obiettivo di individuare le cause del crollo del 18 agosto 2018 e i possibili responsabili. Un’indagine monstre: oltre 200 testimoni, migliaia di intercettazioni, delle quali 480 accolte dal giudice, 60 terabyte di materiale sequestrato da computer e telefonini, quasi 2 mila pagine complessive di accuse, che vanno dal disastro e omicidio colposo all’attentato alla sicurezza dei trasporti alla rimozione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro. Da ultimo, anche l’omicidio stradale. Sono state prese in considerazione le altre possibili cause del disastro: fulmine, carichi eccessivi, caduta della bobina d’acciaio da un mezzo pesante, esplosione e attentato. «Nessuna determinante per il crollo. Ma anche se lo fosse stato, si sarebbe trattato solo dell’innesco della fase ultima di perdita di integrità strutturale di un’opera già gravemente compromessa… C’era un diffuso stato di corrosione delle armature. Il grave ammaloramento delle parti più critiche è la più probabile causa di innesco del crollo».
  • Mazzarella presidente Bper, la banchiera delle privatizzazioni
Al vertice di Bper si insedia no i nuovi vertici voluti da Unipol, con Piero Montani ceo e una donna presidente: Maria Mazzarella, 62 anni, attuale numero uno di Banca Finnat, in precedenza a lungo ai vertici dell’Ivass e prima ancora al Tesoro (1994-2002) dove è stata dirigente per le privatizzazioni nell’era di Mario Draghi direttore generale. Ma l’altra novità è che i grandi soci dell’ex popolare emiliana guidata fino ad ieri da Alessandro Vandelli non sono riusciti a imporsi in assemblea. La maggioranza dei voti è andata alla lista «di minoranza» di Assogestioni, sostenuta da soci pari al 23% del capitale; tutti e tre i candidati — Silvia Elisabetta Candini, Alessandro Robin Foti e Marisa Pappalardo — sono stati eletti ma il board è stato comunque composto dai sette candidati della lista Unipol (che ha preso di fatto solo i voti pari al 18,9% posseduto) e dai cinque della Fondazione Sardegna (anch’essa ha avuto solo i propri voti, pari al 10,2%). Oltre a Mazzarella e Montani, gli eletti sono Gianni Franco Papa, Elena Beccalli, Maria Elena Cappello, Gian Luca Santi e Roberto Giay (per Unipol), Riccardo Barbieri, Alessandra Ruzzu, Gianfranco Farre, Monica Pilloni e Cristiano Cincotti (per Fondazione Sardegna).

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  • Unipol, Mazzarella da ex vigilante a presidente Bper
Flavia Mazzarella diventa presidente di Bper, la quarta banca italiana. Con l’ex dirigente dell’Isvap-Ivass, che finora presiede Finnat, salgono a sei le presidenti di blue chip domestiche. Tutte aziende di peso (Eni, Poste, Terna, Mps, Enav le altre): benché le cariche operative siano ancora quasi nulle. Mazzarella l’ha spuntata, un po’ a sorpresa, sul più esperto banchiere ex Unicredit Gianni Papa, pure indicato dal primo socio Unipol nei sette nomi per il cda, insieme a quello del neo ad Piero Montani. Certo Carlo Cimbri, capo di Unipol, la conosce bene: nella calda estate 2012 proprio lei arbitrò l’aspra battaglia per Fondiaria Sai. E dalle intercettazioni disposte gli stessi inquirenti segnalarono la vicinanza dei vertici Unipol con l’arbitra Mazzarella, «con l’intento verosimile di fare fronte comune», contro i concorrenti esclusi Sator e Palladio. Ieri, nell’assemblea Bper la lista Unipol è stata tra l’altro battuta da quella degli investitori del mercato: i tre nomi dei fondi li ha votati il 23,7% del capitale, Unipol e Fondazione Sardegna si sono votate in pratica “da sole” (18,91% e 10,5%)

  • Istat, in marzo-aprile 2020 il Covid seconda causa di morte
  • Consumi delle famiglie, nel primo trimestre calo medio del 38,3%
Il crollo della ristorazione (-51,2%) e dell’abbigliamento (-42%) trascinano al ribasso l’indice dei consumi che nel primo trimestre 2021 segna un -38,3% sul primo quarto del 2020. In decisa controtendenza invece l’andamento della spesa non food che chiude a -1,7% in una Italia rossa e arancione. È quanto rivela l’Osservatorio permanente sull’andamento dei consumi nei settori ristorazione, abbigliamento e non food di Confimprese-EY. Guardando all’intero mercato e considerando l’anno mobile emerge una flessione di -41,9%, con la ristorazione a -52,2%, abbigliamento e accessori a -42,3%, il non food a -22,8%.