Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

Il rilancio della previdenza complementare è uno degli obiettivi che ci si pone con il confronto che governo e sindacati riprenderanno sui temi pensionistici dopo che saranno state affrontate, come sottolineato dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando, le urgenze rappresentate dalla riforma degli ammortizzatori sociali e le politiche attive del lavoro. Sul tavolo del dibattito si posizionano ora due nuove proposte espresse dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato e da parte di Assofondipensione.
Nei primi tre mesi del 2021 l’indice Ftse Mib di Piazza Affari ha guadagnato quasi l’11% tornando a ridosso del livello massimo pre-Covid toccato il 20 febbraio 2020 (25.080), il giornoprecedente la scoperta del primo caso italiano di Coronavirus. Il Dj Euro Stoxx 50 delle borse europee ha fatto +10%, il Cac 40 di Parigi oltre l’8,3% e il Dax 30 di Francoforte ha superato il 9%. A Wall Street il Dow Jones è avanzato dell’8,8%, lo S&P 500 del 6,8% e il Nasdaq del 3,1%. In Asia l’indice Nikkei di Tokyo ha registrato un progresso del 6,3%, Shanghai dell’1,7% e l’Hang Seng di Hong Kong del 4,5%. Praticamente tutti i maggiori listini azionari del mondo hanno chiuso il trimestre in positivo. Merito della spinta al rialzo prodotta dall’avvio delle campagne vaccinali, motivo per cui gli investitori hanno fiutato in anticipo la fine della crisi del Covid. Al contrario è stato un avvio d’anno negativo per le obbligazioni: la corsa ai bond dell’ultimo anno ha frenato per via delle prospettive di incremento dell’inflazione e quindi dei tassi, legate alla svolta economica nel post-Covid. Attese che hanno fatto salire oltre l’1,7% i rendimenti dei titoli di Stato Usa a 10 anni, un termometro globale per tutto il settore.
Assicurazioni, banche e persino alberghi. In poco più di sei anni il group ceo di Unipol, Carlo Cimbi, a suon di operazioni straordinarie e aggregazioni ha fatto crescere considerevolmente il business e il raggio d’azione della compagnia. Unipol è oggi la prima assicurazione Danni in Italia, ha il primato nel settore salute, controlla la prima catena alberghiera italiana del Paese (gli hotel di Una) e in queste settimane ha visto crescere il suo ruolo anche nel settore bancario, dove è azionista di riferimento di Bper.
Il nuovo e minuzioso libro di Piero Barucci offre l’opportunità di ripercorrere la storia di Unicredit e, nella presentazione che si è tenuta martedì 30 marzo, l’argomento è stato oggetto di un appassionato confronto tra l’autore, il presidente Cesare Bisoni, il successore Pier Carlo Padoan e il numero uno dell’Abi Antonio Patuelli. Saggistica a parte, in queste ultime settimane la storia di piazza Gae Aulenti è tornata sotto i riflettori per più di una ragione. Un azionista storico come Allianz, per esempio, ha quasi triplicato la partecipazione nella banca, portandola dall’1,2 al 3,11% con gli acquisti di fine marzo. Da quando, nel 1994, entrò nel capitale del Credito Italiano chiamato da Enrico Cuccia, il gruppo assicurativo tedesco guidato oggi da Oliver Bäte è stato un socio stabile. Da qualche anno però la partecipazione si era assottigliata, scendendo sotto la soglia del 2%, e proprio per questo il balzo compiuto a marzo ha catturato l’attenzione dei mercati. Degli acquisti sono state fornite diverse interpretazioni, riconducendo la mossa della compagnia ora ai buoni rapporti di Monaco con il futuro ceo Andrea Orcel, ora a un’accelerazione dei progetti sul fronte della bancassurance. Più probabilmente però Allianz ha voluto dare una prova dell’alto livello di attenzione con cui seguirà il nuovo corso di Unicredit.
A più di due anni di distanza da quel tentativo, si può affermare che la decisione di sospendere lo sbarco in Borsa non abbia rallentato i piani di crescita di Octo Telematics, l’azienda italiana dell’hi-tech che ha come primo azionista il gruppo russo Renova (48,5%), seguito dal fondo Pamplona. Da quella proiezione verso Piazza Affari, Octo ha portato a casa una lusinghiera valutazione di mercato fino a 1,2 miliardi di euro, un rimescolamento della compagine azionaria, che ora vede il 5% in mano ai manager, e ha semmai rafforzato la propensione all’espansione geografica.
  • La polizza di Intesa in aiuto dei disabili
Il prodotto “Tu dopo di noi” mira a fornire un sostegno alle persone con handicap grazie a rendimenti attesi importanti. E’ un contratto di assicurazione sulla vita a premio unico e a vita intera, che ha l’obiettivo di costituire un capitale da destinare, in caso di decesso del contraente/assicurato, ad un beneficiario in condizioni di disabilità
  • Money Up si affida alla cedola periodica
Il prodotto di Sara Vita offre prestazioni lineari e semplici. E per i soci Aci sono previsti anche vantaggi aggiuntivi. E’ un prodotto di investimento assicurativo rivalutabile a vita intera e a premio unico, collegato alla gestione separata Fondo più. Mira ad incrementare gradualmente il valore del capitale investito attraverso scelte finanziarie oculate ed è prevista la garanzia della restituzione del capitale assicurato con il consolidamento anno delle rivalutazioni

Assegni pensionistici dei «camici bianchi» che non hanno «deposto lo stetoscopio» rimpinguati, ad aprile: scattano, infatti, da questo mese i primi aumenti annuali del trattamento percepito, giacché, rende noto l’Enpam (la Cassa previdenziale dei medici e degli odontoiatri), «i ricalcoli non saranno più triennali, come in passato». E, così, dichiara il presidente Alberto Oliveti, si realizza «un impegno che avevamo preso» nei confronti di quella fetta della platea di professionisti associati che ha preferito continuare a lavorare, una volta raggiunti i requisiti per andare in quiescenza.
  • Cattolica assicurazioni
È stata convocata l’assemblea degli azionisti per il 13 e 14 maggio (in prima e seconda convocazione). Fra i punti all’ordine del giorno il bilancio 2020 e la nomina del nuovo cda
  • Alleanza assicurazioni
accelera nel suo impegno in ambito protection ed entra nel segmento casa.

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  • Allarme siccità. Il Po a secco come ad agosto
Dagli inizi di marzo la portata del Po è calata del 45% ed è sotto la media «come alla fine di agosto», rileva una nota dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po. Nel corso del sopralluogo al Ponte della Becca — in provincia di Pavia alla confluenza del Ticino —, il Po si attestava a -2,90 metri sotto lo zero idrometrico. «Un andamento che non stupisce se raffrontato agli ultimissimi anni». Al Nord non piove da circa due mesi. In Lombardia è crollata la portata del fiume Adda, mentre restano in media i corsi d’acqua del Veneto. In sofferenza anche i laghi dell’Italia settentrio-nale: quelli di Iseo e di Como sono sotto la media con quest’ultimo al 10,6% di riempimento.
  • La banda dei testamenti falsi. «Così incassavano le eredità di chi non aveva parenti»
Lo «zio d’America» spuntava sempre tempestivo, quando in giro per l’Italia un attento studio dei giornali locali, e forse qualche dritta bancaria, coglievano la giacenza di consistenti eredità lasciate da persone morte senza familiari o amici che le reclamassero. Ma spuntava, guarda caso, sempre a fare l’esatto contrario del proverbiale «zio d’America»: a sorpresa arrivava non a portare soldi insperati, ma a portarli via, «impossessandosi di eredità cospicue e potenzialmente accaparrabili per la probabile assenza di parenti». Sempre con lo stesso canovaccio inscenato dalla stessa compagnia di giro: testamenti fatti da due notai statunitensi Carmine J. Guadagno e Cirino Liotta, con i quali già almeno tre persone di tre distinte zone del Nord Italia (Milano, Vicenza e Mantova), sole al mondo e con pochi rapporti sociali, mai state in America, risultano aver anni fa designato propri eredi tre calabresi da tempo a New York, in forza di documenti apparentemente di provenienza ufficiale americana ma a ben vedere popolati da personaggi ricorrenti e indirizzi inesistenti all’interno di atti redatti in un inglese tradotto dall’italiano con Google. Ora la Procura di Milano — a partire da una denuncia presentata dall’avvocato Lodovico Della Penna per la persona offesa del curatore Mattia Tosi dell’eredità di un signore morto nel 2018 — sequestra d’urgenza l’eredità di L. P. (due case da 300.000 euro, mezzo milione in banca, una Bmw), ritenendo di avere già elementi per contestare la falsità dei testamenti, nonché delle certificazioni dell’asserito funzionario Luis Diaz della contea del Bronx.
  • Zurich, la polizza per i vaccini
Una polizza contro eventuali effetti collaterali dei vaccini contro il Covid-19: il servizio di Zurich è dedicato alle aziende e ai loro dipendenti. Un’assicurazione che offre un’indennità in caso di reazioni e allergie entro 30 giorni dal vaccino.

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  • Pasticcio negli Usa, da buttare 15 milioni di fiale J&J
Un errore umano ha mandato in rovina 15 milioni di dosi di vaccino anti-Covid di Johnson& Johnson. L’incidente è avvenuto nello stabilimento della Emergent BioSolutions a Baltimora, nel Maryland. Nella fase di preparazione delle dosi sarebbero stati mischiati erroneamente componenti destinati a un altro tipo di vaccino, quello di AstraZeneca. La Food and drug administration ha deciso il blocco di tutte le spedizioni programmate, lasciando senza scorte migliaia di centri vaccinali e farmacie che stavano programmando le prenotazioni. La Casa Bianca, secondo i media americani, sapeva da almeno tre settimane del problema nella produzione.

  • Covid, Suez e Stati Uniti: catene (meno globali) del valore e ruolo delle Pmi
Il processo di globalizzazione ha fatto del commercio internazionale e del flusso ininterrotto di merci da un capo all’altro del mondo una realtà, spesso data per scontata. La pandemia di Covid-19, e più di recente il blocco temporaneo del canale di Suez causato dalla nave Ever Given, hanno fatto riflettere se questo modello di interconnessione globale sia stato portato al suo estremo. In un contesto internazionale in subbuglio, scosso da crescenti tensioni commerciali tra Cina e Occidente, oltre che da difficoltà di approvvigionamento di mascherine e camici prima e vaccini poi – emblematiche dell’interdipendenza tra sistemi industriali e commerciali – l’Italia è chiamata a trovare un giusto equilibrio tra esigenze contrapposte. Le catene globali del valore hanno da un lato permesso di ridurre i costi di produzione di molti beni, con vantaggi per i consumatori, e dall’altro hanno liberato risorse finanziarie e capitale umano affinché ci si potesse dedicare a produzioni a maggior valore aggiunto, che spesso vengono a loro volta esportate. Il made in Italy non avrebbe così successo se le nostre aziende non avessero avuto la possibilità di dedicarvisi, investendo in innovazione.
  • Boom apparente di vendite d’auto: +497% a marzo sullo zero del 2020
Un mese con 169.684 immatricolazioni, che se confrontato con marzo 2020, periodo del primo lockdown nazionale, segna volumi moltiplicati per 5 (+497%) rispetto alle 28mila unità di un anno fa, ma che se messo in relazione con marzo 2019 evidenzia un calo del 12,7%. Segno che il mercato stenta a ripartire e a ritrovare i numeri precedenti alla crisi innescata dalla pandemia.
  • La Consob:Generali può salire al 30% di Cattolica
Dopo 125 anni di cooperativa Cattolica si è trasformata in spa. Come previsto dagli accordi con Generali è infatti diventata efficace la trasformazione deliberata dall’assemblea a luglio, e presupposto dell’intervento del Leone nella ricapitalizzazione da 500 milion. Prossimo appuntamento il 14 maggio, quando l’assemblea eleggerà il nuovo consiglio. La lista che il cda uscente sta predisponendo dovrebbe confermare il solo ad, Carlo Ferraresi, e i tre consiglieri espressi da Generali. L’authority ha chiarito che il gruppo triestino potrà salire, con acquisti sul mercato o nell’ambito dell’aumento da 200 milioni, fino al 30% dei diritti di voto dopo aver superato la soglia del 25% per effetto dell’acquisto, da parte di Cattolica, delle azioni oggetto del recesso.
  • Zurich, polizza anti Covid per aziende
Zurich Italia sostiene la campagna vaccinale creando una soluzione assicurativa dedicata alle aziende italiane per offrire maggiore serenità ai loro dipendenti che dovessero avere timore di sottoporsi al vaccino. Zurich offre un’indennità in caso di reazioni avverse, che si manifestino entro 30 giorni dalla somministrazione del vaccino e che comportino un ricovero ospedaliero. Al costo di 5 euro a dipendente, le aziende con più di 50 dipendenti potranno garantire al personale un’indennità di 2.000 euro, in caso di ricovero pari almeno a 3 notti consecutive, e ulteriori 3.000 euro, in caso di ricovero di durata superiore a 5 notti consecutive.