di Luigi Chiarello
I sistemi di Intelligenza Artificiale (I.A.) ad alto rischio saranno soggetti a obblighi rigorosi prima che possano essere immessi sul mercato. Ieri la Commissione europea ha proposto nuove regole e azioni per trasformare l’Unione nel polo mondiale «per un’intelligenza artificiale affidabile». Assicurando ad essa il primo quadro giuridico in materia; il nuovo sistema giuridico viene impostato sull’analisi del rischio nel ricorso alla tecnologia.

Il rischio viene classificato come: inaccettabile (i sistemi I.A. così etichettati vengono considerati una chiara minaccia per la sicurezza, i mezzi di sussistenza e i diritti delle persone. Vengono, dunque, vietati); alto; limitato; minimo.

In particolare, i nuovi meccanismi di Intelligenza Artificiale ad alto rischio dovranno disporre di:

• adeguati sistemi di valutazione e attenuazione dei rischi;

• elevata qualità dei set di dati che alimentano il sistema, per ridurre al minimo i rischi e i risultati discriminatori;

• una registrazione delle attività per garantire la tracciabilità dei risultati;

• una documentazione dettagliata che fornisca tutte le informazioni necessarie sul sistema e sulle sue finalità affinché le autorità possano valutarne la conformità;

• informazioni chiare e adeguate per l’utente;

• appropriate misure di sorveglianza umana, per ridurre al minimo i rischi;

• un elevato livello di robustezza, sicurezza e accuratezza.
Non solo: tutti i sistemi di identificazione biometrica remota verranno considerati ad alto rischio e soggetti a requisiti rigorosi. E il loro utilizzo in tempo reale – a fini di attività di contrasto in spazi accessibili al pubblico – sarà in linea di principio vietato. A riguardo, saranno poche le eccezioni consentite. E queste saranno rigorosamente definite e regolamentate. Ad esempio, si potrà ricorrere all’identificazione biometrica in tempo reale per cercare un minore scomparso solo ove strettamente necessario; oppure per prevenire una minaccia terroristica specifica e imminente; o anche per individuare, localizzare, identificare o perseguire autori o sospettati di un reato grave.

Dunque, il ricorso ai sistemi d’identificazione biometrica in tempo reale saranno soggetti all’autorizzazione di un organo giudiziario e a limitazioni sul tempo, sulla portata geografica e sulle banche dati ricercate.
Tornando al quadro più generale, la Commissione europea ha annunciato prossime interazioni generate tra il futuro quadro giuridico sull’I.A. e un nuovo piano coordinato con gli stati Ue, a garanzia della sicurezza e dei diritti fondamentali di persone e imprese. Accanto a questa architettura regolamentare arriveranno anche nuove norme sulle macchine e per la loro sicurezza.

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