Rating delle migliori assicurazioni e controllo dei consumatori sugli atti e sull’attività dell’Ivass. È la richiesta di Assoutenti che, insieme ad altre 7 associazioni del Cncu, è stata ascoltata nel corso dell’audizione sul disegno di legge 2104 in materia di RC in Commissione Finanze della Camera.

Abbiamo chiesto la creazione di una specifica piattaforma che assegni un “rating “ alle imprese assicuratrici, valutandone correttezza, condizioni di vendita delle polizze, tempi di liquidazione dei risarcimenti, e altri elementi utili agli utenti nella scelta della compagnie con cui assicurare la propria autovettura”, afferma in una nota Stefano Mannacio, Responsabile assicurazioni e ambiente di Assoutenti. “Le associazioni dei consumatori chiedono inoltre da tempo una riforma radicale della governance dell’Ivass e la possibilità di controllare gli atti dell’organo di vigilanza, eliminando un segreto istruttorio assoluto quanto ingiustificato”.

Furio Truzzi, presidente di Assoutenti aggiunge: “Abbiamo presentato alla Camera un pacchetto di proposte per disboscare il mercato da clausole vessatorie, superare il fallimentare indennizzo diretto, introdurre la portabilità del certificato assicurativo e incrementare la concorrenza tra imprese, in modo da portare ad una strutturale riduzione dei costi delle polizze che oggi scendono meno di quanto dovrebbero e continuano ad essere caratterizzate da andamenti anomali a livello territoriale”.

Di seguito le proposte presentate da Assoutenti per riformare l’Rc Auto:

  • Portabilità del certificato assicurativo (sul modello di quanto già accade nella telefonia), per ridurre i premi, visto l’ampio utile di cui godono le compagnie.
  • Credito di imposta per chiusura di posizioni radicate in giudizio: concedere al debitore, in questo caso le assicurazioni, un credito di imposta direttamente proporzionale all’importo da risarcire e inversamente proporzionale al livello di radicamento in giudizio con lo scopo di liberare i tribunali da centinaia di migliaia di cause civili pendenti.
  • Accorciamento termini di legge e sanzioni: per le pratiche già istruite e mature per la liquidazione non vi devono essere dilazioni termini di pagamento o mancate sanzioni da parte dell’Organismo di Vigilanza.
  • Eliminazione delle clausole limitative del risarcimento integrale, per evitare che la vittima di un incidente subisca indebite decurtazioni del danno.
  • Il contratto base per consentire finalmente ai consumatori di comparare le offerte per la sola RC auto. Fallite monte tentativi di comunicare il presso reale di una polizza perché manca tale dato.
  • Misure atte ad incentivare l’introduzione di operatori esteri così da incentivare la concorrenza.
  • Rottamazione del risarcimento diretto e ritorno ad un sistema di responsabilità civile pura, dove “chi rompe paga” e chi paga possa accertare con scrupolo il danno.
  • Riparazioni a regola d’arte ripartendo dalla norma della Legge sulla Concorrenza che prevedeva la costituzione di un tavolo tra ANIA, Riparatori e Consumatori.
  • Scatola nera: è necessario mettere mano a tutto l’impianto normativo che ne regola l’utilizzo per evitare che lo strumento, nato con finalità antifrode, venga utilizzato con finalità di pricing.
  • Riforma Autorità di Vigilanza: è anomalo aver passato le competenze in materia di assicurazioni alla Banca d’Italia. Occorre ripristinare il controllo del Parlamento, con rigorose procedure di selezione, nella nomina dei quadri apicali.
  • Riforma del Fondo Vittime della Strada: riforma dei criteri di assegnazione delle concessioni, obbligo di rotazione, premialità nella velocità di accertamento e liquidazione.