Solo pochi giorni fa gli organizzatori avevano comunicato la cancellazione della 134° edizione del torneo di Wimbledon che avrebbe dovuto tenersi dal 29 giugno al 12 luglio 2020. Ma Wimbledon è l’unico grande torneo del mondo a essere stato così lungimirante da assicurarsi contro il rischio pandemia e ora, tanta previdenza si è dimostrata un colpo di genio poiché l’All England Lawn Tennis Club (AELTC) di Wimbledon riceverà un indennizzo di circa 130 milioni di euro, come previsto dal contratto assicurativo che comprende l’annullamento del torneo in caso di pandemia.

Per la prima volta dai tempi della seconda guerra mondiale non ci sarà quindi alcuna sfida sui celebri campi verdi londinesi. Far disputare il torneo sarebbe stata una decisione irresponsabile e troppo rischiosa per via dei contagi di coronavirus. La speranza degli appassionati è di poter rivedere ancora, almeno una volta, Roger Federer chiamato ad allungare la sua carriera infinita almeno fino ai prossimi Championship del 2021.

“Avere una copertura assicurativa ci è di grande aiuto – ha dichiarato il Ceo di AELTC, Richard Lewis – ma non risolve tutti i problemi. Ci sono molti dettagli ancora da definire e l’assicurazione ci aiuterà in larga parte a far fronte alle spese”.

Secondo Darren Rovell di Action Network, nel 2003 Wimbledon stipulò una polizza assicurativa di 2 milioni di dollari (circa 1,83 milioni di euro) all’anno per la copertura pandemica a seguito dell’epidemia del virus SARS. Diciassette anni dopo, quella scelta si è rivelata alquanto azzeccata.

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