Negli Usa le assicurazioni hanno restituito 10 miliardi di dollari ai clienti perché i sinistri sono crollati. Adesso tocca alle italiane, che preparano un buono da spendere per altre polizze. Con qualche difficoltà

di Anna Messia

Negli Stati Uniti le compagnie di assicurazione Rc Auto, tra sconti e bonus, hanno già rimborsato 10,5 miliardi di dollari ai clienti che hanno dovuto bloccare le proprie automobili a causa dell’emergenza sanitaria determinata dal Covid-19. La più attiva è stata AllState, compagnia che anni fa aveva progettato lo sbarco in Italia e che da sola ha rimborsato 600 milioni di dollari ai propri clienti. Proprio come nel caso del sostegno economico a privati e imprese, che negli Usa si ottiene compilando semplicemente un modulo, in Italia la macchina si è messa con più lentezza e minor efficacia pure nella questione Rc Auto. Finora gli interventi governativi per andare incontro agli automobilisti danneggiati dallo stop alla circolazione e beffati dal pagamento delle polizze Rc Auto sono stati piuttosto limitati. Prima, con il Cura Italia, c’è stata la proroga della copertura di 15 giorni per le polizze in scadenza tra il 21 febbraio e il 30 aprile, che si è aggiunta ai 15 giorni già previsti dalla legge. Poi, con un emendamento allo stesso provvedimento, è stato regolato anche l’istituto della sospensione, già previsto dalle norme e consentito quando il veicolo non circola e non è parcheggiato in una strada pubblica. La novità dell’emendamento è che le compagnie non potranno prevedere costi per l’attivazione della sospensione ma, come detto, il provvedimento, riguarda esclusivamente chi dispone di un garage. Un beneficio destinato a una fetta piuttosto limitata di italiani, ma qualcos’altro sta finalmente prendendo forma con una portata più ampia.
Unipol, leader in Italia nel settore con una quota nel ramo Rc Auto di circa il 25%, è stata la prima a decidere cosa fare e ha annunciato la restituzione di un mese di copertura ai suoi 10 milioni di clienti. A pochi giorni di distanza è arrivata l’Ania. L’associazione guidata da Maria Bianca Farina è scesa in campo per spronare all’azione le sue associate (tra cui resta fuori Unipol) a tenere conto della frenata del numero di incidenti dell’ultimo mese. Del resto, dopo lo stop forzato alla circolazione di inizio marzo, determinato dai provvedimenti governativi per l’emergenza coronavirus, i sinistri auto sono scesi vertiginosamente in Italia. Le prime stime proiettano un calo dei veicoli in circolazione dell’80% e del 50-60% dei sinistri. Benefici che le compagnie di assicurazione, a questo punto, sembrano intenzionate a riconoscere, almeno in parte, ai propri clienti. Un po’ tutte stanno ragionando sul come, da Generali a Cattolica, passando per Zurich. «Nei prossimi giorni lanceremo un’iniziativa a favore dei nostri 2 milioni di clienti, privati e piccoli e medie imprese, per farli beneficiare del potenziale risparmio che la compagnia ha ottenuto col calo della frequenza dei sinistri», ha commentato Michele Colio, head of retail distribution di Zurich Italia. «Lo faremo tramite i nostri agenti, che più di tutti sono stati vicini alla clientela in questa fase di grande difficoltà».

Resta da capire quali saranno le modalità dell’intervento. Finora le compagnie, per rispondere all’emergenza coronavirus, si sono focalizzate sul sostegno alle reti agenziali e sull’offerta di polizze sanitarie ampliando le coperture e le garanzie a vantaggio dei clienti in caso di malattia per il Covid19 o di quarantena. Nel caso dell’Rc Auto l’Ania ha fatto sapere che «le compagnie metteranno in campo delle iniziative specifiche, studiate, in piena autonomia, per restituire alla collettività il beneficio derivante dal calo della frequenza dei sinistri in questo periodo». Del resto l’azione dell’associazione non può che essere di indirizzo, onde evitare possibili censure dell’Antitrust. Nel caso di Unipol lo sconto previsto dal mese di stop potrà essere utilizzato al rinnovo della polizza Rc Auto a scadenza. Ma il resto del settore sembra intenzionato ad ampliare il raggio d’azione del beneficio non solo alla polizza auto, ma consegnando al cliente una sorta di voucher. Uno sconto da utilizzare anche per altri tipi di coperture assicurative. «In Sara Assicurazioni metteremo a punto la nostra proposta nei prossimi giorni e stiamo ragionando sia su uno sconto al rinnovo dell’RcAuto sia sull’ipotesi di un voucher, magari più consistente, da utilizzare per altri prodotti o per ampliare le coperture», dice Alberto Tosti, direttore generale di Sara Assicurazioni, compagnia controllata dall’Aci. «Intanto in queste settimane abbiamo introdotto una flessibilità straordinaria per le agenzie che possono fare sconti più ampi per i contratti Rc Auto, con un intervento che vale 1,5 milioni», continua il numero uno di Sara Assicurazioni.

In queste manovre, del resto, bisognerà stare ben attenti a non danneggiare gli agenti, anche loro colpiti dallo stop alle attività, in un complicato equilibrio. I consumatori, da parte loro, hanno già fatto ricorso all’Antitrust perché non considerano l’intervento di Unipol un vero rimborso ma uno sconto che vincola in cliente a rimanere con la stessa compagnia il prossimo anno. Mentre nel caso del voucher il rischio è quello di tagliare fuori le famiglie meno abbienti che, specie in questo momento economico, non hanno disponibilità per acquistare altre polizze assicurative. Non solo. In Cina, dove l’attività economica è ripartita, i sinistri auto hanno subito ripreso a lievitare perché le persone, per limitare il rischio di contagio, preferiscono l’auto privata ai mezzi pubblici. Ma più automobili circolano più aumentano gli incidenti. Fattore che le assicurazioni italiane vorranno di certo considerare per fissare l’importo dei voucher. (riproduzione riservata)

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