Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

logo_mf

Il coronavirus ha colpito l’industria del credito assicurativo come una meteorite. La definizione è di Oliver Baete, amministratore delegato di Allianz (gruppo che controlla Euler Hermes, leader mondiale dell’assicurazione del credito), che in una recente intervista a Bloomberg ha benedetto l’intervento del governo tedesco che ha aperto un paracadute sulle società di credit insurance. Le probabilità di fallimenti sono aumentate e, senza una garanzia pubblica, il rischio è la paralisi del mercato dell’assicurazione del credito con un effetto-domino sull’economia. Per questo motivo l’Ania ha aperto un tavolo con il governo per replicare in Italia soluzioni già sperimentate da altri Paesi europei, a partire dalla Germania appunto e dalla Francia.
In attesa che i 400 miliardi di aiuti pubblici per le imprese italiane giungano a destinazione, Germania e Stati Uniti offrono indicazioni utili per evitare che le risorse manchino il bersaglio. I governi di Berlino e Washington sono stati infatti fra i più solerti nell’approvare e distribuire miliardi alle aziende in difficoltà per la pandemia. E anche i primi a registrare casi di frode o perlomeno di utilizzo improprio dei fondi.
Nonostante la proverbiale efficienza della burocrazia teutonica in Germania il programma di finanziamenti rapidi per le piccole e medie imprese è finito sotto attacco da parte degli hacker. Criminali informatici sono riusciti a impossessarsi dei dati anagrafici di migliaia di imprese inoltrando richieste di aiuto a nome loro per poi dirottare le risorse concesse dalle amministrazioni su conti personali spesso domiciliati nell’Est Europa o negli Stati Uniti. Le frodi hanno raggiunto un numero tale da costringere il Nordreno-Vestfalia, il più popoloso dei 16 Länder tedeschi, a sospendere per una settimana l’invio dei fondi pubblici. Giovedì in Sassonia la banca Sab è stata costretta alla medesima decisioni dopo aver constatato la mole di siti falsi da cui provenivano le richieste di finanziamento.

La sospensione, anche se temporanea, delle attività produttive per fronteggiare l’emergenza sanitaria da Covid-19 ha, fra le altre cose, causato per 3,7 milioni di lavoratori il venir meno dell’unica fonte di reddito familiare. Ad essere più colpite le coppie con figli (1.377 mila, 37%) e genitori «soli» (439 mila, 12%) con il rischio di non riuscire a fronteggiare le spese quotidiane. Un dato preoccupante se si considera che ben il 47,7% dei lavoratori dipendenti dei settori «che hanno chiuso» guadagnava meno di 1.250 euro mensili e il 24,2% si trova addirittura sotto la soglia dei mille euro. È quanto emerge dall’analisi della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro «Covid-19: aumentano le famiglie in ristrettezza economica». Ad essere coinvolta, oltre ai ceti più deboli a rischio (o già in) povertà, è anche la vasta platea di lavoratori a reddito medio-basso, per la quale l’assenza di reddito anche per un solo mese può determinare una situazione di grave disagio.
  • Aon e illimity insieme per fornire servizi medici e di telemedicina
Illimitybank.com – banca digitale diretta del Gruppo illimity – grazie alla recente partnership stretta con Aon, gruppo leader in Italia e nel mondo nella consulenza dei rischi e delle risorse umane, nell’intermediazione assicurativa e riassicurativa, amplia la sua offerta ai clienti mettendo a disposizione una ampia gamma di servizi di telemedicina. L’obiettivo è quello di garantire, specialmente in questo periodo di emergenza sanitaria per il Covid-19, il più ampio accesso possibile all’erogazione di servizi medici a tutela della salute delle persone, limitando al massimo gli spostamenti e gli ingressi in strutture sanitarie già sottoposte a grande pressione. L’accesso ai servizi di telemedicina è subordinato all’adesione al network OneNet di Aon, la rete di strutture sanitarie indipendenti più estesa d’Italia, messa a disposizione dei clienti di illimitybank nell’ambito del precedente accordo con Aon.

Repubblica_logo

  • Alle partite Iva dieci miliardi per pagare affitti e bollette Inps al lavoro sugli 800 euro
Aiuti a fondo perduto per affitti e bollette per microimprese, commercianti e artigiani per 10 miliardi. Il governo, in vista del varo del decreto Aprile previsto per la prossima settimana, è pronto a mettere sul piatto alcuni miliardi per erogare risorse alle piccole imprese per far fronte ai costi fissi, tra cui appunto affitti e bollette, per i mesi di aprile e maggio. Il nuovo aiuto consente anche di superare il meccanismo del credito d’imposta al 60 per cento concesso, con il decreto Cura Italia per il mese di marzo, a commercianti ed artigiani. Il problema è che il criterio per accedere al credito è di carattere puramente catastale: possono beneficiare dell’aiuto solo coloro che stanno in un locale accatastato C1, mentre chi fa la stessa attività ma gli è capitato di stare in affitto in un locale accatastato diversamente non prende nulla.

corsera

  • Indagini su altre sei Rsa lombarde. «Violate le norme antinfortuni»
All’epidemia colposa e all’omicidio colposo plurimo, nell’inchiesta sulla diffusione del coronavirus nelle Residenze assistenziali sanitarie lombarde si aggiunge il filone delle violazioni delle norme antinfortunistiche a carico delle strutture dove l’epidemia ha fatto strage di anziani. Intanto si allarga l’indagine della Procura di Milano. Sale da 16 a 22 il numero delle Rsa coinvolte e la Guardia di Finanza ha acquisito molti atti nell’Azienda per la tutela della salute che le doveva controllare. Ammalarsi sul posto di lavoro assistendo i pazienti, a loro volta contagiati dal virus nella struttura, rappresenta un infortunio che, dicono le norme, doveva essere prevenuto ed evitato per quanto possibile dal datore di lavoro. Dallo scoppio della pandemia decine di operatori hanno denunciato con i loro sindacati di essersi ammalati perché nelle residenze non c’erano dispositivi di protezione, come le mascherine.

  • Hotel di Cortina chiede i danni alla Cina
Una citazione che parte dalle Dolomiti e raggiunge Pechino. L’Hotel De La Poste di Cortina d’Ampezzo con una mossa a sorpresa ha citato per danni il ministero della Sanità della Repubblica popolare per «non aver tempestivamente segnalato all’Oms lo stato del diffondersi del virus e dei suoi gravi effetti letali a cavallo fra novembre e dicembre 2019 e non aver assunto i necessari provvedimenti di controllo sui passeggeri in partenza dalla Cina». Da una parte la società che gestisce lo storico hotel che si affaccia su Corso Italia rappresentata dall’avvocato Marco Vignola di Bari, dall’altra la superpotenza economica in un contenzioso che potrebbe piacere anche al presidente Usa. Nell’atto si chiedono inoltre i danni patiti dal turismo della cittadina perché l’Hotel De La Poste registrava il tutto esaurito anche in vista delle finali di Coppa del Mondo di sci alpino che si sarebbero dovute svolgere tra il 18 e il 22 marzo. Gare poi annullate proprio a causa della pandemia scatenata dal virus cinese.
  • Bankitalia e Ivass: aumenta il rischio delle truffe online
Lo smart working e in genere il ricorso ai canali online a causa del lockdown per il coronavirus è positivo ed è una trasformazione che resterà ma «aumenta contestualmente il rischio di attacchi informatici» e per questo Banca d’Italia e Ivass, assieme ai gruppi del comparto, stanno «irrobustendo le difese del sistema finanziario nazionale». In una nota congiunta le due autorità sottolineano come «siano particolarmente esposte le persone e le imprese che in passato facevano ricorso alla rete in misura modesta e non sempre sono consapevoli delle insidie del mondo digitale». Le due istituzioni, si legge nella nota, stanno affrontando con particolare attenzione le sfide poste dalla pandemia. Ad esempio, nelle ultime settimane criminali informatici hanno diffuso numerosi messaggi di posta elettronica fraudolenti che pubblicizzano sedicenti cure contro il Coronavirus o fittizie iniziative di solidarietà, nel tentativo di sottrarre ai destinatari somme di denaro e credenziali di accesso ai conti online.
  • Illimity con Aon per la telemedicina
illimitybank.com – banca digitale diretta del Gruppo illimity – grazie alla recente partnership stretta con Aon, amplia la sua offerta mettendo a disposizione una vasta gamma di servizi di telemedicina. L’obiettivo è quello di garantire, specialmente in questo periodo di emergenza sanitaria per il Covid-19, il più ampio accesso possibile all’erogazione di servizi medici a tutela della salute delle persone, limitando al massimo gli spostamenti e gli ingressi in strutture sanitarie già sottoposte a grande pressione. L’accesso ai servizi di telemedicina è subordinato all’adesione al network OneNet di Aon, la rete di strutture sanitarie indipendenti più estesa d’Italia, messa a disposizione dei clienti di illimitybank nell’ambito del precedente accordo con Aon. Ciò è stato reso possibile grazie alle nuove convenzioni che Aon ha siglato con strutture sanitarie italiane per attivare prestazioni mediche da remoto in oltre 50 diversi ambiti, coinvolgendo un network di oltre 400 specialisti.
  • I manager responsabili sul controllo della continuità
La continuità aziendale, all’epoca del Covid-19, è un tema che merita particolare attenzione nei bilanci in approvazione entro giugno, con un possibile interessamento anche per i bilanci dell’esercizio in corso. La Fondazione nazionale dei commercialisti, con Sidrea,la Società italiana dei docenti di ragioneria ed economia aziendale, ha diffuso il documento sull’impatto dell’emergenza sulla continuità aziendale e sull’applicazione dei principi contabili nazionali. L’articolo 7 del Dl 23/2020 sospende il primo principio di redazione del bilancio contenuto nell’articolo 2423-bis del Codice civile, costituito dalla prospettiva della continuità aziendale. La disposizione intende neutralizzare gli effetti, dirompenti e abnormi, causati dall’attuale crisi economica conseguente all’epidemia di Covid-19 per le imprese che prima della crisi presentavano una regolare prospettiva di continuità alla data del 23 febbraio 2020, consentendo di conservarla nella redazione dei bilanci degli esercizi in corso nel 2020.
  • La sicurezza in condominio passa dall’amministratore
Sanificazione, portineria, raccolta rifiuti, gestione della privacy, interventi di esterni nel condominio: il tema della sicurezza in condominio, in questi mesi di emergenza, assilla gli amministratori e i condòmini più attenti. La vita non è cambiata solo per strada ma anche negli spazi comuni, dove va immaginata una pluralità di persone che non si devono neppure sfiorare ma che condividono luoghi e attrezzature.

  • Gli assicuratori del credito nel mirino delle autorità francesi
Dopo i banchieri e gli assicuratori, è ora il turno degli assicuratori del credito a trovarsi sotto la pressione delle autorità e delle imprese. “Ci aspettiamo chiaramente che gli assicuratori del credito che garantiscono il pagamento delle fatture delle PMI diventino più attivi”, ha detto François Villeroy de Galhau, il governatore della Banque de France, in un’intervista al “Journal du dimanche” alla fine della scorsa settimana. Gli assicuratori del credito, incarnati in Francia da Euler Hermes, Coface e Atradius, garantiscono le società di garanzia contro il mancato pagamento da parte dei clienti ai quali hanno concesso condizioni di pagamento. In tempi di crisi, possono decidere di correre meno rischi. Per preservare gli scambi commerciali tra le imprese, lo Stato ha quindi deciso di concedere al settore una garanzia pubblica, che sta per essere portata a 15 miliardi di euro. Tuttavia, questa rete di sicurezza non ha risolto tutti i problemi. “Comincio a vedere casi di assicurazione del credito arrivare alla mediazione da parte di società che hanno visto ridotte le loro linee di credito ridotte ingiustamente”, spiega Frédéric Visnovsky, il mediatore creditizio della Banque de France. “Gli assicuratori del credito non hanno la forza finanziaria per sostenere tutti i rischi allo stesso tempo, ma sarebbe logico vederli sopportare lo stesso le perdite. Ora stanno cercando di proteggersi da qualsiasi perdita di fronte all’ignota esperienza di perdita futura”, ha detto.

Handelsblatt

 

  • Come Jörg Asmussen vuole guidare le compagnie di assicurazione nella crisi 
L’ex banchiere centrale ha assunto il suo incarico presso la GDV (Associazione tedesca delle compagnie di assicurazioni) il 1° aprile. La crisi  legata al coronavirus ha richiesto immediatamente una misura straordinaria. Nei giorni scorsi, la pressione degli ex colleghi di Asmussen in politica, in particolare, è diventata forte. Agli assicuratori – noti per le loro casse ancora ben piene – non dovrebbe essere permesso di sottrarsi alla loro responsabilità per l’economia facendo riferimento a diversi accordi contrattuali, secondo le dichiarazioni dei governi, non solo in Germania.