Nel primo trimestre del 2020, il segmento riassicurativo P/C di Munich Re ha visto un notevole onere da sinistri legati agli effetti della crisi COVID-19.
I sinistri sono principalmente legati alla cancellazione e al rinvio di grandi eventi. Pertanto, anche se i lavori sui conti trimestrali sono appena iniziati, Munich Re prevede utili solo nella bassa forchetta per i primi tre mesi del 2020 (1° trimestre 2019: 633 milioni di euro).
A causa della grande incertezza relativa agli impatti macroeconomici e finanziari di COVID-19, dal punto di vista odierno – e assumendo un onere da importanti perdite causate dall’uomo e da catastrofi naturali altrimenti in linea con le aspettative – Munich Re non raggiungerà la sua profit guidance di 2,8 miliardi di euro per il 2020 nel suo complesso.
Anche dopo gli effetti dell’andamento del mercato dei capitali e delle perdite, il coefficiente di solvibilità di Munich Re si trova ancora all’interno del range ottimale comunicato del 175-220% del fabbisogno.
La proposta all’Assemblea generale del 29 aprile rimane invariata: aumentare il dividendo a 9,80 euro per azione. L’attuazione del programma di riacquisto di azioni proprie 2020/2021 annunciato il 26 febbraio 2020, tuttavia, sarà interrotta fino a nuovo avviso e fino a quando non vi sarà maggiore chiarezza sia sugli effettivi oneri derivanti da COVID-19 sia sui requisiti patrimoniali per potenziali opportunità di business organico o inorganico.