di Anna Messia
Le compagnie di assicurazione preparano il rimborso dell’Rc Auto per il Covid-19. La prima a muoversi, nei giorni scorsi, è stata Unipol, leader in Italia nel settore, che ha annunciato la restituzione di un mese di copertura ai suoi 10 milioni di clienti e ieri Ania, l’associazione guidata da Maria Bianca Farina, è scesa in campo per spronare all’azione le sue associate. Del resto, dopo lo stop forzato alla circolazione di inizio marzo, determinato dai provvedimenti governativi per l’emergenza coronavirus, i sinistri auto sono scesi vertiginosamente.
Le prime stime proiettano un calo dei veicoli in circolazione dell’80% e del 50-60% dei sinistri. Benefici che le compagnie di assicurazione, a questo punto, sembrano intenzionate a riconoscere, almeno in parte, ai propri clienti. Finora gli interventi governativi per andare incontro agli automobilisti danneggiati dallo stop alla circolazione e beffati dal pagamento delle polizze Rc Auto sono stati piuttosto limitati. Prima, con il Cura Italia, c’è stata la proroga della copertura di 15 giorni per le polizze in scadenza tra il 21 febbraio e il 30 aprile, che si è aggiunta ai 15 giorni già previsti dalla legge. Poi, con un emendamento allo stesso provvedimento, è stato regolato anche l’istituto della sospensione, già previsto dalle norme e consentito quando il veicolo non circola e non è parcheggiato su una strada pubblica.
La novità dell’emendamento è che le compagnie non potranno prevedere costi per l’attivazione della sospensione ma, come detto, il provvedimento, riguarda esclusivamente chi dispone di un garage. L’intervento più corposo è rimasto quindi prerogativa delle singole imprese e ora le compagnie, che sul tavolo hanno i numeri del calo dei sinistri di marzo, posso iniziare a fare i calcoli sul possibile sconto da riconosce agli assicurati. La scelta di Unipol come visto, è stata di restituire un mese di Rc Auto ai suoi 10 milioni di clienti. Uno sconto che, nel caso del gruppo guidato da Carlo Cimbri, potrà essere utilizzato al rinnovo della polizza. Ora bisognerà vedere quale sarà la scelta delle altre compagnie, con il settore assicurativo che finora, per rispondere all’emergenza coronavirus, si è focalizzato sul sostegno alle reti agenziali e sull’offerta di polizze sanitarie che ampliavano le coperture e le garanzie a vantaggio dei clienti in caso di malattia per il Covid19 o di quarantena.

Ieri Ania ha fatto sapere che «le compagnie metteranno in campo delle iniziative specifiche, studiate, in piena autonomia, per restituire alla collettività il beneficio derivante dal calo della frequenza dei sinistri in questo periodo». Del resto l’azione dell’associazione non può che essere di indirizzo per il settore, onde evitare possibili censure dell’Antitrust e gli interventi potrebbero essere diversi. Oltre a uno sconto in fase di rinnovo, come fatto da Unipol, si starebbe per esempio studiando l’offerta di voucher da utilizzare magari anche per sottoscrivere altri tipi di coperture assicurative, come per esempio una polizza malattia o infortuni, e non sarebbe il primo caso al mondo.
Negli Stati Uniti, tra sconti, restituzioni e crediti le compagnie assicurative auto hanno ripagato ai propri assicurati 10,5 miliardi di dollari. Una stima arrivata dall’Insurance Information Institute che ha sommato le iniziative messe in atto dalle imprese statunitensi che alla luce del calo della circolazione e dei sinistri, per lo stop agli spostamenti, hanno deciso di restituire buona parte dei vantaggi ai clienti, con iniziative variegate tra loro che hanno previsto appunto sconti, rimborsi e promozioni. Ora tocca alle imprese italiane. (riproduzione riservata)

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