di Salvatore Licciardello

La grande crisi del virus ha colpito il valore dei portafogli del 9% in media se si considera l’indice generale dei fondi. Ma chi ha puntato sugli strumenti giusti ha ottenuto una rivalutazione a due cifre dal 12 al 30%. Se nei primi tre mesi dell’anno l’indice globale delle azioni Msci world è crollato del 24,7%, il Ftse Mib di Milano ha perso ancora di più fino al 28,3%. Ma tra gli oltre 20 mila strumenti disponibili anche per il pubblico retail ce ne sono almeno 10 tra fondi e sicav che hanno ribaltato a proprio favore la più grande depressione degli ultimi 100 anni attesa per l’economia globale.
I risultati non sono poi così sorprendenti se si considera che la volatilità stessa dei mercati è diventata un’asset class visto che è possibile assicurare il valore investito all’andamento dell’indice Vix . Primo è, infatti, il fondo Amundi Volatility World F2 $ (cod. LU 05578 72800). Il gestore della società del gruppo francese Credit agricole ha ottenuto una performance del 30,88% espressa in dollari Usa. Al secondo posto il gestore Usa del fondo Natixis Seeyond Volatility Equity Strategy (cod. LU 20177 92354) con un prodotto analogo. Ma anche tra gli azionari c’è chi è riuscito nell’impresa di andare oltre il +16%. Il Multi Stars Alexander della Pharus (cod. LU 11104 47759) è il primo della categoria conservando anche sui 12 mesi la capacità speculativa con un +18%.
Ma l’altra faccia della medaglia, quella che riguarda la maggioranza degli investimenti è dominata dai segni meno. La peggiore asset class è stata quella dei mercati emergenti. I tipi azionari Brasile hanno perso il 43,4%, seguiti dagli azionari America Latina -42,9% come gli azionari Norvegia. Chi avesse puntato sulle borse dei paesi emergenti europei perde il 33,9% e il 40% il settore energia. La selezione è stata condotta da Fidarating su circa 44 mila strumenti di investimento distribuiti in Italia tra fondi e Sicav. E a 20 mila di questi, autorizzati per la clientela retail, la società di analisi attribuisce anche un rating insieme a Milano Finanza che ogni anno fa il monitor di tutti gli strumenti. (riproduzione riservata)

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