Non c’è unità tra gli assicuratori francesi in questo periodi di crisi. Come in tutti i Paesi messi alle strette dall’epidemia pandemica, lo stop forzato alla mobilità ha ridotto il traffico stradale, con un calo dei sinistri stradali di circa il 70%.

Se assicuratori come Matmud e Maif si sono già mossi per trasferire agli assicurati i benefici del crollo dei sinistri, non è scontato che le big del comparto auto come Covéa, AXA, Macif o Allianz seguano la stessa linea, visto che in questo momento del tutto particolare potrebbero trovarsi in difficoltà in altri segmenti di business, diversi dall’auto. Anzi, secondo quanto dichiarato a “Le Figaro” dal presidente della Federazione degli assicuratori francesi, Florence Lustman, “Non tutte le compagnie sono in grado di trasferire agli assicurati i benefici del crollo della frequenza dei sinistri sotto forma di sconti sulle polizze auto, perché dovranno essere in grado di sostenere l’aumento dei sinistri in altri rami di attività”.

Va detto che gli assicuratori sono stati messi sotto pressione dal governo francese, affinché elaborassero un piano collettivo a sostegno del sistema economico, visto che la maggior parte delle imprese non ha una copertura di business interruption con estensione alla pandemia. E le compagnie si sono impegnate a stanziare 1 miliardo di euro (con ulteriori 400 milioni in un secondo momento), ancora da definire la modalità, per aiutare le piccole e medie imprese e le aziende sanitarie a riprendersi dall’impatto dell’epidemia di coronavirus.

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